(030102) SALUTE: IL MINISTERO "RISPARMIA"  NEGANDO IL RINNOVO DEL CONTRATTO AI CIRCA CENTO SANITARI ADDETTI AI CONTROLLI SULLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI PRESSO LA FRONTIERA
COMUNICATO STAMPA DI CARLO PODDA SEGRETARIO NAZIONALE FP-CGIL

Mentre sulla stampa nazionale trovano giustamente ampio risalto le notizie relative alla scoperta di un traffico di animali malati e di carni prive di garanzie sanitarie, un'altra gravissima vicenda collegata alla sicurezza alimentare dei cittadini si dipana nel più assoluto silenzio della stampa e soprattutto delle Amministrazioni coinvolte.

Ci riferiamo ai circa cento coadiutori veterinari, chimici e farmacisti operanti presso gli Uffici di frontiera, porto ed aeroporto del Ministero della Salute, incaricati della esecuzione dei controlli sanitari sugli animali (vedi BSE e "blue tongue") e sugli alimenti di origine animale introdotti nel nostro Paese.

Questi lavoratori, la cui attività ha un ruolo fondamentale nel garantire la sanità dei prodotti di origine animale destinati al nostro mercato, non hanno visti rinnovati i loro contratti di lavoro per il 2003 e non potranno, quindi, garantire la loro attività di controllo negli uffici preposti.

E', purtroppo, fin troppo facile comprendere quali saranno le gravissime conseguenze di questo improvviso ed imprevisto depotenziamento degli organici addetti al controllo degli animali e dei loro prodotti: gli uffici di confine, porto ed aeroporto non saranno più in condizione di garantire il corretto svolgimento delle operazioni di controllo sanitario, esponendo i consumatori a tutti i rischi derivanti dalla introduzione di carni e/o prodotti dannosi per la salute dei consumatori .

Tutto questo è inaccettabile.

E' inaccettabile, in particolare, che in funzione di una visione falsamente economica della sanità (il risparmio che risulta dal mancato rinnovo dei contratti è inferiore a 5 miliardi di vecchie lire) si accetti di esporre i cittadini al rischio di consumare prodotti dannosi per la salute o di introdurre nel nostro Paese animali ammalati e di caricare sulla collettività i costi per le cure che saranno necessarie in conseguenza dei mancati controlli.

Eserciteremo, pertanto, tutte le pressioni necessarie per ottenere dal Ministero della Salute l'immediato rinnovo dei contratti dei coadiutori, al fine di ripristinare quel sistema di garanzie e di salvaguardie della salute che la costituzione garantisce a tutti i cittadini e che rappresenta un diritto inalienabile.

Roma, 23 gennaio 2003