(021012) NOMINE DIRIGENTI: ANCHE AL MINISTERO ECONOMIA E FINANZE LA LEGGE FRATTINI RIVELA IL SUO VERO INTENTO - COMUNICATO STAMPA DI ANTONELLA MORGA SEGRETARIA NAZIONALE FP CGIL

Il Ministro Tremonti, dopo aver immobilizzato l'attività amministrativa per mesi con il balletto delle nomine dei Dirigenti di prima fascia, ha sciolto tutte le riserve.
Senza alcun criterio legato alla professionalità ed alla capacità ha rimosso figure di alta capacità professionale e promosso ai più alti incarichi soggetti per i quali l'unico "pedigree" configurabile è la tessera dei partiti di Governo.

Ancor più discutibile, fra le tante, risulta l'ascesa di Pietro Fagiani, il cui unico merito sembra quello di essere iscritto a Forza Italia e di essere Coordinatore Club Forza Italia all'interno dello stesso Ministero.

Ci si domanda con quale spirito e, se esiste, con quale imbarazzo tale funzione può essere svolta.

Nel loro complesso, le nomine dei Dirigenti di prima fascia al Ministero dell'Economia e delle Finanze, per lo più esulano dalle capacità e dalle professionalità, rispondono in gran parte alla caratterizzazione politica.

Si assiste così in molti Ministeri all'occupazione sistematica dei posti chiave per i quali l'appartenenza ad un partito della maggioranza di Governo sembra uno dei pochi requisiti valutabili.

Un sistema ed un regime attuato dal Governo che annulla l'autonomia della gestione Amministrativa dalla politica, deresponsabilizza la funzione del Dirigente Pubblico e riporta indietro di decenni la Pubblica Amministrazione vanificando le riforme e le innovazioni organizzative introdotte con il D.Lgs. 29 dal 1993.

31 Ottobre 2002