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NOMINE DIRIGENTI: ANCHE AL MINISTERO ECONOMIA E FINANZE LA
LEGGE FRATTINI RIVELA IL SUO VERO INTENTO - COMUNICATO STAMPA DI ANTONELLA MORGA
SEGRETARIA NAZIONALE FP CGIL
Il Ministro Tremonti, dopo aver
immobilizzato l'attività amministrativa per mesi con il balletto delle nomine
dei Dirigenti di prima fascia, ha sciolto tutte le riserve.
Senza alcun criterio legato alla professionalità ed alla capacità ha rimosso
figure di alta capacità professionale e promosso ai più alti incarichi
soggetti per i quali l'unico "pedigree" configurabile è la tessera
dei partiti di Governo.
Ancor più discutibile, fra le tante, risulta l'ascesa di Pietro Fagiani, il cui
unico merito sembra quello di essere iscritto a Forza Italia e di essere
Coordinatore Club Forza Italia all'interno dello stesso Ministero.
Ci si domanda con quale spirito e, se esiste, con quale imbarazzo tale funzione
può essere svolta.
Nel loro complesso, le nomine dei Dirigenti di prima fascia al Ministero
dell'Economia e delle Finanze, per lo più esulano dalle capacità e dalle
professionalità, rispondono in gran parte alla caratterizzazione politica.
Si assiste così in molti Ministeri all'occupazione sistematica dei posti chiave
per i quali l'appartenenza ad un partito della maggioranza di Governo sembra uno
dei pochi requisiti valutabili.
Un sistema ed un regime attuato dal Governo che annulla l'autonomia della
gestione Amministrativa dalla politica, deresponsabilizza la funzione del
Dirigente Pubblico e riporta indietro di decenni la Pubblica Amministrazione
vanificando le riforme e le innovazioni organizzative introdotte con il D.Lgs.
29 dal 1993.
31 Ottobre 2002
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