L'iniziativa sindacale di questi mesi ha prodotto un primo
risultato: dal confronto sono scaturiti primissimi impegni su
risorse e destinazione delle stesse, naturalmente tutte da
verificare nello svilupparsi della trattativa all'ARAN e nei
comportamenti del Governo in sede parlamentare.
Rimangono, quindi, intatte tutte le ragioni della nostra
mobilitazione: sui contratti, sui diritti, contro la legge
finanziaria che non produce sviluppo, condona gli evasori, taglia le
risorse agli enti locali ed alla sanità e riduce i servizi e
l'occupazione della pubblica amministrazione.
Lo sciopero generale del 18 ottobre rappresenta, dunque, oltre
per le ragioni generali appena ricordate, un appuntamento di
straordinaria importanza per le lavoratrici ed i lavoratori della
pubblica amministrazione.
Di seguito riportiamo il testo del Comunicato stampa unitario scaturito dopo l’incontro con il Ministro Frattini svoltosi ieri
F.P. - C.G.I.L.
F.P.S. - C.I.S.L. U.I.L. - P.A. C o m u n i c a t o S t a m p a Al temine dell'incontro odierno tenutosi con il Ministro della Funzione Pubblica, On.le Franco FRATTINI, queste OO.SS. esprimono una valutazione di sostanziale positività relativamente al metodo individuato per rilanciare il percorso negoziale, in quanto la riunione ha consentito di sbloccare lo stallo del confronto e di riprendere, a breve, le trattative per il rinnovo del CCNL dei lavoratori dei ministeri. Il Ministro, a nome del Governo, ha, infatti, accolto le richieste sindacali finalizzate al rispetto dei principi fondamentali degli accordi del luglio 1993 e del febbraio 2002 volte a garantire la tutela del potere d'acquisto delle retribuzioni dei lavoratori, riconoscendo, così, la fondatezza delle richieste del sindacato.. Al riguardo, per quanto attiene l'anno 2002, il Governo ha convenuto sulla necessità di intervenire sulla Legge Finanziaria per consentire lo spostamento delle risorse relative al finanziamento della produttività (quota per l'anno 2002 pari allo 0,5%) destinandole interamente ad aumenti del salario tabellare, con indubbi ed immediati benefici per la difesa dei salari. Relativamente all'incremento dello 0,99%, il Governo ha dichiarato la propria disponibilità per una interpretazione dinamica dell'accordo del febbraio 2002. Tali risorse saranno finalizzate non più prevalentemente alla produttività ma, sempre nell'ottica della reale tutela del potere d'acquisto delle retribuzioni, a significativi incrementi tabellari. Con riferimento, poi, alla richiesta di CGIL-CISL-UIL di incrementare ulteriormente le risorse previste dal progetto di Finanziaria 2003, a fronte dell'elevato differenziale esistente tra l'inflazione reale e quella programmata, si è convenuto di avviare in tempi brevissimi le trattative presso l'A.R.A.N. per i rinnovi contrattuali dei comparti dei ministeri e degli enti pubblici non economici. In tale sede ove si raggiunga l'accordo sui rinnovi contrattuali, e in base ai contenuti degli stessi si potrà pervenire alla definizione di risorse aggiuntive da inserire nella Finanziaria, per la positiva chiusura dei contratti stessi. In tale direzione il Ministro, a nome del Governo, ha, quindi, dato preciso mandato all'A.R.A.N. condividendo l'esigenza di una rapida definizione della stagione contrattuale del pubblico impiego. A fronte di tali impegni, CGIL-CISL-UIL
hanno manifestato la propria disponibilità per una
immediata ripresa delle trattative consapevoli, in ogni
caso, che gli sviluppi positivi o negativi della vertenza
dipenderanno dall'esito di tale confronto, sia per la
puntuale quantificazione delle risorse aggiuntive che del
più complessivo rispetto dei contenuti delle piattaforme
unitarie. Roma 15 ottobre 2002
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