Il Governo si appresta con la Finanziaria a dare un ulteriore colpo ai diritti di cittadinanza.
I tagli previsti su sanità e scuola sommati alla diminuzione del 2% dei trasferimenti agli Enti Locali porteranno all'inevitabile conseguenza di mettere in discussione i servizi erogati ai cittadini ed ovviamente saranno i più deboli a farne maggiormente le spese.

Questi provvedimenti, iniqui sul terreno sociale, continuano a percorrere la strada che porta alla privatizzazione dei servizi ed alla distruzione del sistema di Welfare.

Il blocco delle assunzioni, nel quadro di una più generale revisione degli organici, peggiorerà la condizione di lavoro degli operatori, provocherà ulteriori squilibri tra Nord e Sud del Paese e provocherà seri problemi nell'erogazione quantitativa e qualitativa dei servizi.

Le scelte sbagliate in materia di politica economica e la finanza creativa del Ministro Tremonti si scaricano sulle spalle dei cittadini, dei lavoratori e del sistema delle Autonomie Locali con un ritorno a una pratica di Stato centralistico che, per usare un eufemismo, è quantomeno contraddittoria, con i proclami sul federalismo e ancor più sulla devolution di Bossi.

Se questi provvedimenti non verranno cambiati, come peraltro richiesto anche dall'ANCI, dall'UPI e dalle Regioni, sarà inevitabile l'apertura di un ulteriore fronte di conflitto.

26.09.2002