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COMUNICATO STAMPA DI ANTONIO CRISPI
DIPARTIMENTO  PER IL MEZZOGIORNO FP CGIL

 

Il giorno quattro Novembre, presso l’Hotel Terminus, Napoli, s’è tenuta la riunione del dipartimento Mezzogiorno della Funzione Pubblica Nazionale.

Il dibattito ha evidenziato come il Governo Nazionale, con il voto di fiducia alla Camera ha di fatto blindato la manovra finanziaria per il 2004, negando il democratico confronto nel Parlamento, dopo l’assoluta mancanza di concertazione con le parti sociali e il sindacato.

Il mezzogiorno è fortemente penalizzato

- dal processo inflativo  in atto, giustamente percepito, dall’opinione pubblica, molto al di sopra di quanto calcolato dall’Istituto Nazionale di Statistica;

- da una manovra finanziaria che:

- riduce le risorse finanziarie nel triennio, per le infrastrutture nel Mezzogiorno;

- fa slittare l’intervento dei fondi aggiuntivi negli anni successivi al 2004, sia per il co-finanziamento dei fondi europei, sia per le aree sottoutilizzate;

- cancella gl’incentivi per l’auto-imprenditorialità e i prestiti d’onore.

La riduzione dei fondi agli Enti locali

- si riflette negativamente su servizi essenziali come la sanità, la scuola, i trasporti, la casa; sulla tutela delle categorie più deboli come gl’anziani, i bambini e i portatori di handicap, gli emarginati costringendo i governi locali ad un incremento delle politiche di tassazione aggiuntiva.

- annulla il reddito minimo garantito per quelle famiglie che sono alla soglia della povertà presenti sostanzialmente nel Sud del Paese.

La politica di questo Governo soffre di strabismo tra Nord e Sud del Paese a sfavore del Mezzogiorno, è sostenuta dall’asse Tremonti-Bossi, ed è benedetta a cena ogni lunedì ad Arcore, dal Cavalier Berlusconi, che come suo costume “concede” - con i provvedimenti Nazionali - ai ricchi e agli Industriali (senza alcun vincolo allo sviluppo) e fa sì che le amministrazioni locali siano costrette a penalizzare i lavoratori, i pensionati, i giovani, le famiglie, gli emarginati, disgregando lo Stato Sociale.

Il Sud non è strategico nell’azione del Governo.

Questa scelta ha già provocato effetti negativi dell’occupazione soprattutto nella grande impresa, già fortemente in difficoltà per tecnologie, strategie e mercati e competizione.

La politica dei condoni oltre che immorale e penalizzante per i cittadini onesti, non consente la tutela dell’ambiente e del territorio, come la tragedia dell’alluvione di Sarno in Campania, e d'altri territori del Sud ampiamente dimostra.

Essa unitamente a provvedimenti come la Cirami, la depenalizzazione del falso in bilancio, l’attacco all’indipendenza della Magistratura, apre ampi margini a comportamenti contrari alla tutela della “cosa pubblica”, al pericolo reale di commistione tra la malavita organizzata e pubblica Amministrazione, non più retaggio della prima repubblica, che unitamente all’eco-mafia, usura e traffico d'uomini, donne e bambini immigrati, può mettere in pericolo lo sviluppo del Mezzogiorno, la tenuta democratica del Paese, già fortemente scossa dal folle e sanguinario delirio politico dei Brigatisti.

La denuncia che il Dipartimento Mezzogiorno FP avanza è purtroppo, in alcuni casi già cronaca quotidiana.

Il Dipartimento Mezzogiorno FP promuoverà nei prossimi giorni approfondimenti ed iniziative per costruire un margine al pericolo denunciato, da parte del Sindacato Generale Confederale, della società civile, dei partiti politici, dei movimenti democratici e pacifisti, delle stesse Istituzioni, chiedendo atti trasparenti nella stesura dei bilanci, nell'attivazione della spesa pubblica, della sua efficienza, efficacia e qualità.