XXVI Riunione del Gruppo del Mediterraneo dei sindacati dei servizi pubblici aderenti all’ISP e alla FSESP

 

Lisbona, 1 Aprile 2005

 

Il Gruppo del Mediterraneo dei sindacati dei servizi pubblici aderenti all’ISP e alla FSESP, riunito a Lisbona il 1 Aprile 2005

 

Servizi pubblici in Europa

 

- chiede alla Commissione europea ed ai governi nazionali il ritiro della direttiva servizi ( cosiddetta direttiva Bolkestein), chiede al Parlamento Europeo di operare in modo di neutralizzare gli effetti della direttiva che possono incidere negativamente sul sistema di regole e diritti legislativi e contrattuali, in particolare attraverso la cancellazione del principio del paese d'origine;

 

- chiede alla Commissione europea ed ai governi nazionali il ritiro della proposta di revisione della direttiva sull'orario di lavoro; chiede alla Commissione affari sociali del Parlamento Europeo ed ai parlamentari europei di approvare tutti quegli emendamenti che possano neutralizzare gli effetti della direttiva, in particolare la fine dell’”opt out” per l’adesione individuale all’ incremento dell’orario di lavoro; l’obbligo della contrattazione collettiva per ogni variazione all’orario di lavoro e la cancellazione del concetto surreale di “tempo di lavoro inattivo”;

 

- appoggia di conseguenza tutte le iniziative e le prese di posizione della FSESP contro la proposta di revisione della direttiva sull’orario di lavoro; contro la direttiva Bolkestein e a favore di una regolamentazione quadro dei servizi di interesse generale e dell’energia in Europa;

 

- ascoltata la relazione di Tiago Rocha, si impegna a sostenere la creazione di un coordinamento giovani anche all’interno della FSESP e si impegna a rafforzare, nel miglior modo possibile, il Forum europeo dei giovani dell’ ISP.

 

 

Unità sindacale mondiale

 

I sindacati mediterranei accolgono con soddisfazione gli accordi, adottati dalla CISL internazionale e dalla CML, sulla creazione di un’ unica centrale sindacale mondiale. Sappiamo che la intenzione è quella di rafforzare il movimento sindacale mondiale davanti a fenomeni come la globalizzazione, che impera nelle relazioni economiche e commerciali e che sta producendo tanta disuguaglianza, sul lavoro e sulla universalità di alcuni beni e servizi a partire dall’acqua fino alla distribuzione e fornitura di tutti i servizi pubblici.

 

Tuttavia, l’unità mondiale non risolverà tutti i problemi che affliggono il movimento sindacale mondiale. Restano irrisolti temi importanti come l’articolazione organizzativa, sia territoriale che settoriale.

 

I sindacati mediterranei, dopo un ampio ed intenso dibattito, hanno deciso di ampliare questo dibattito, nei prossimi mesi, tanto all’ISP come alla FSESP, sulla base delle seguenti impostazioni.

 

a) Il processi di unità mondiale deve avvenire anche nell’ambito dei servizi pubblici; in questo senso l’ISP deve iniziare a porre la questione alla corrispondente organizzazione della CML;

 

b) Questa unità organizzativa deve portare ad una unica unità d’intenti e ad una definizione unica  che ponga al centro una politica globale sui servizi, sulle questioni sociali e sulle tutele riguardanti i lavoratori coinvolti;

 

c) Noi pensiamo che il dibattito deve anche partire dall’impostazione che in Europa debba esistere un’unica organizzazione e che questa debba essere la CES e le federazioni corrispondenti, nel nostro caso la FSESP. .Per quanto concerne il settore pubblico, quindi, la FSESP dovrà regolare i rapporti con Eurofedop ed Eurec/ISP in coerenza con la riforma avviata e con gli obiettivi che ci siamo posti. E questo non solamente per l’efficacia organizzativa e la razionalizzazione dei costi, ma anche per preservare il modello di dialogo sociale e la negoziazione collettiva nell’ Unione europea;

 

d) In conclusione, noi pensiamo che quando parliamo di unità dobbiamo impostare una discussione intorno al modello organizzativo, modello che deve basarsi sulla uguaglianza e sulla discussione politica tra i sindacati membri, sulla efficacia ed efficienza delle risorse economiche ed umane e, in conclusione, deve essere un modello che, per formare i suoi organi decisionali, tenga in conto più i criteri politici, territoriali e sindacali più del peso delle quote

 

Prima Conferenza dei sindacati mediterranei

 

I sindacati mediterranei hanno deciso di celebrare la I Conferenza dei sindacati mediterranei del servizi pubblici, in conformità con il seguente schema

 

a) la Conferenza si celebrerà nel mese di novembre 2005 (la data precisa è ancora da stabilire)

 

b) In linea di principio si terrò a Tunisi

 

c) Viene creata una Commissione organizzativa dell’evento. composta dal Gruppo di coordinamento mediterraneo e dai compagni della Tunisia

 

d) Il mandato di questa Commissione è quello di preparare un primo documento che precisi le date e il luogo, le condizioni organizzative, l’ordine del giorno e i documenti che saranno sottoposti alla discussione;

 

L’energia nel bacino del Mediterraneo

 

Per effetto delle direttive europee sui mercati unici dell’elettricità e del gas, il settore europeo dell’energia sta cambiando rapidamente.

I processi di liberalizzazione e di privatizzazione in atto nell’industria dell’energia  dell’ energia impongono una seria riflessione, così come si è iniziato a fare nel congresso FSESP di Stoccolma del giugno 2004.

La prima Conferenza dei sindacati dei paesi del Mediterraneo può e deve rappresentare un’occasione, anche in questo campo strategico, per tessere relazioni con coloro i quali non fanno direttamente parte della FSESP o dell’ISP (paesi del Maghreb) e/o con quei sindacati che aderiscono ad altre associazioni europee (Emcef o Fmi). In particolare per:

  1. Monitorare l’andamento dei mercati e dei sistemi, e di conseguenza gli effetti sui lavoratori interessati e i loro sindacati;
  2. rafforzare i principi del servizio pubblico, in particolare per le reti (trasmissione, distribuzione), anche in una industria privatizzata;
  3. scambiare informazioni sui contratti di lavoro, sull’occupazione e le risorse umane, l’ambiente e la qualità del servizio ai cittadini;
  4. creare, laddove esistono le condizioni, i Comitati aziendali europei (Cae);
  5. una reciproca assistenza in caso di conflitto con il datore di lavoro.

 

Il Gruppo ha inoltre deciso:

 

- ha preso nota ed apprezzato la relazione di Josephine Attard Sultana – che ha partecipato a nome del Gruppo Mediterraneo - sulla visita della delegazione ISP in Palestina ed in Israele;

 

- ha deciso di partecipare e presentare delle proposte di seminario per il primo Forum Sociale Mediterraneo che si terrà dal 16 al 19 giugno 2005 a Barcellona.

 

Il Gruppo Mediterraneo decide di svolgere la sua prossima riunione a Cipro nel primo semestre del 2006.

 

Prima di questa riunione sarà necessario che il Gruppo di coordinamento riceva brevi informazioni sulla attualità sindacale nel settore pubblico nei paesi componenti il Gruppo.

 

Facciamo un appello ai sindacati che non hanno nominato persone di contatto affinché lo facciano a breve termine comunicandolo agli attuali componenti del Gruppo di coordinamento.