Allegato all’oggetto n. 34                                       
Mozione dei Consiglieri Curtaz, Riccarand e Secondina Squarzino

 

 

REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA

 

Adunanza del Consiglio regionale in data 11 e 12 maggio 2005 
 

Prot. n. 114/05                                                                       Aosta, 28 aprile 2005

 

                                                                                              Al Presidente del
                                                                           Consiglio regionale 

                                                                                           SEDE

 

 

            I sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo “Arcobaleno – Vallée d’Aoste”, La pregano di iscrivere all'ordine del giorno del prossimo Consiglio la seguente 

MOZIONE 

PREMESSO che il Parlamento Europeo si accinge a discutere la proposta di Direttiva “Bolkenstein” (dal nome del Commissario europeo che l’ha predisposta) la quale, con il pretesto di “diminuire la burocrazia e ridurre i vincoli alla competitività dei servizi sul mercato interno” intende imporre ai 25 Stati membri dell’Unione le regole della concorrenza commerciale, senza alcun limite, per l’erogazione di tutte le attività di servizio dove, per servizio, si intende “ogni attività economica che si occupa della fornitura di una prestazione oggetto di contropartita economica” (art. 4) ed impone quindi la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, tranne quelli erogati gratuitamente; 

RILEVATO:

-   che il testo in questione è stato elaborato consultando oltre diecimila aziende europee, ma ignorando totalmente gli enti pubblici territoriali, i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni della società civile;

-   che la Direttiva mina alla radice il “modello sociale europeo” perché:

1)  la nuova definizione di “servizi”, molto ampia, apre la strada alla privatizzazione e alla messa in concorrenza di quasi tutte le attività di servizio, comprese la scuola, la sanità, la cultura;

2)  il principio del “paese di origine” permette di deregolamentare e privatizzare totalmente i servizi che non siano erogati direttamente e gratuitamente dai poteri pubblici;

3)  i governi locali, impossibilitati ad erogare gratuitamente tali servizi, vengono quindi espropriati di ogni potere decisionale e di conseguenza impediti a mantenere gli esistenti diritti di cittadinanza, socialità, equità ed universalità dei servizi pubblici essenziali, nonché la tutela ambientale;

4)  lo stesso principio del “paese di origine” smantella le regole e diritti del lavoro attualmente in vigore: varranno solo quelle del Paese in cui ha sede legale l’impresa vincitrice della gara (per l’appalto, l’affidamento e la concessione del servizio);

5)  I poteri dello Stato e delle Regioni si riducono quindi al minimo, perdendo il diritto di fare le scelte politiche fondamentali nel campo dell’istruzione, della sanità e dell’accesso a tutti i servizi pubblici essenziali; 

RIVENDICATO il proprio ruolo di rappresentanza democratica dei valdostani e di titolarità dei poteri di governo della cosa pubblica regionale; 

IL CONSIGLIO REGIONALE 

AFFERMA 

la propria contrarietà all’approvazione della proposta di Direttiva “Bolkenstein”; 

I N V I T A  

il Governo italiano ed il Parlamento Europeo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, ad operare risolutamente per il ritiro della Direttiva “Bolkenstein”. 
 

F.to:   Carlo CURTAZ

Elio RICCARAND

Secondina SQUARZINO