MCCREEVY: IL NUOVO COMMISSARIO AL MERCATO INTERNO

 

Il nuovo Commissario al mercato interno (che prende il posto di Frits Bolkestein) è l’irlandese Charlie McCreevy, nato nel 1949 a Sallins, contea di Kildare. Ex ministro delle finanze (nominato direttamente dal Parlamento) del governo irlandese di centro destra (Fianna Fàil e democratici progressisti) guidato dal primo ministro Bertie Ahern.

 Può essere interessante leggere le posizioni, sulla proposta di direttiva, del nuovo commissario così come state presentate alla sua audizione davanti il Parlamento Europeo. Nelle risposte generali

 (…).Per conseguire gli obiettivi di Lisbona ritengo essenziale dare la massima priorità all’eliminazione degli ostacoli che si frappongono alla creazione di un autentico mercato interno nel settore dei servizi. Si potrà così realizzare l’immenso potenziale per incrementare il volume di scambi intracomunitari. Collaborerò strettamente con il Parlamento ed il Consiglio per giungere quanto prima all’adozione della direttiva relativa ai servizi. I servizi oggetto della direttiva rappresentano oltre il 50% del PIL dell’UE e  una percentuale addirittura superiore di occupazione: i guadagni potenziali in termini di crescita e di creazione di posti di lavoro sono quindi enormi.

 Posizione confermata anche nelle risposte più specifiche

 Dobbiamo essere pragmatici e scendere dal generale allo specifico. Dobbiamo individuare quali sono le regole - europee, nazioni o locali - che determinano oneri sproporzionati rispetto ai benefici, e semplificarle o abrogarle del tutto. Ma dobbiamo evitare l'errore di considerare ogni regola come qualcosa di negativo per le imprese, che crea oneri sproporzionati; in effetti la maggior parte delle misure del mercato interno hanno eliminato ostacoli agli scambi ed hanno reso molto più facile svolgere un'attività commerciale all'interno dell'UE, pur senza trascurare la protezione sociale e la tutela dei consumatori e dell'ambiente. Altre misure, come la direttiva sui servizi, una volta adottate ridurranno ulteriormente gli oneri amministrativi.

 L'eliminazione di questi ostacoli al mercato interno è indispensabile affinché l'economia dell'UE possa incrementare il suo potenziale di crescita e affinché le sue imprese (incluse quelle manifatturiere, che sono grandi utenti di servizi e, in misura crescente, ne sono anche fornitrici) diventino più competitive sui mercati mondiali. Per questo ha un'importanza così centrale la rapida adozione della direttiva sui servizi che è stata proposta dalla Commissione attualmente in carica. I servizi coperti da tale direttiva corrispondono ad oltre il 50% del PIL ed ad una quota anche maggiore dell'occupazione, per cui i vantaggi potenziali in termini di crescita e di creazione di posti di lavoro sono enormi. Invito il Parlamento a sostenere questo provvedimento con tutta la sua autorità e la sua influenza.

 Il commissario McCreevy è visto, almeno in Italia, come un campione della liberalizzazione. Lo ha così descritto Alberto Mingardi su Libero : “Il commissario al mercato interno è (…) l’irlandese Charlie McCreevy, già ministro delle finanze in una stagione in cui il suo Paese ha sperimentato una crescita imprevista (l’8% di media negli scorsi sette anni), come cristallina conseguenza di una vigorosa potatura delle imposte – fra cui spicca una tassazione sulle imprese di appena il 12,5%.  Quando francesi e tedeschi portarono sul banco degli imputati quella politica fiscale, McCreevy rispose che non c’era nulla di scandaloso nello smussare i canini del fisco, e che anche quei Paesi avrebbero dovuto diminuire le tasse, mirando così ad attirare più capitali dall’estero.  Un commissario al mercato interno che non crede nell’inevitabilità dell’armonizzazione, un’armonizzazione per giunta fatta di ritocchi verso l’alto, è una novità positiva.”

(Alberto Mingardi Con Barroso qualcosa è cambiato, Libero, 15 agosto 2004)

 


 

Il sito di McCreevy

 

I testi (in italiano) delle audizioni di McCreevy

L’audiZIone generale

La risposta alle domande specifiche