"Nell’Interesse
Pubblico"
Servizi
Pubblici per la Gente d’Europa
Carta
dei Servizi Pubblici della CES
PREFAZIONE
La
Carta allegata è stata adottata dal Comitato Esecutivo nel dicembre 1998.
La
decisione di elaborare la Carta è stata presa nel marzo 1998 quando la CES ha
considerato quale fosse il miglior modo di implementare le modificazioni
apportate al trattato dalla Conferenza intergovernativa di Amsterdam del Giugno
1997. Sulla base delle risoluzioni adottate dai successivi congressi, che
difendevano i diritti dei cittadini europei ad avere servizi pubblici di
prim’ordine, la CES ha cercato di ottenere che il valore dei servizi pubblici
fosse esplicitamente riconosciuto in quanto parte intrinseca del modello europeo
di sviluppo e non, come era nel caso del Trattato, come una eccezione al
principio della libera concorrenza, che doveva essere giustificata caso per
caso.
Così,
dove l’articolo 3 A indicava che la politica dell’Unione Europea doveva
essere "… condotta conformemente al principio di un’economia di mercato
aperta e in libera concorrenza", la CES ha cercato di aggiungere "…
e un’alta qualità dei servizi pubblici e di interesse generale".
Questo
non fu accettato. La CIG di Amsterdam, invece, aggiunse un nuovo articolo 16,
come segue
"…
in considerazione dell'importanza dei servizi di interesse economico generale
nell'ambito dei valori comuni dell'Unione, nonché del loro ruolo nella
promozione della coesione sociale e territoriale, la Comunità e gli Stati
membri, secondo le rispettive competenze e nell'ambito del campo di applicazione
del presente trattato, provvedono affinché tali servizi funzionino in base a
principi e condizioni che consentano loro di assolvere i loro compiti".
Quali
"principi e condizioni"? A meno che non si abbia una risposta a questa
domanda ci ritroveremo al punto di partenza. Per questo motivo la Carta della
CES – e la nostra richiesta che questi principi siano ufficialmente adottati
dall’Unione Europea per interpretare l’Articolo 16.
Emilio
Gabaglio, segretario generale.
LA
CARTA DELLA CES SUI SERVIZI PUBBLICI
Il
Comitato Esecutivo della CES…
Credendo
·
ad una Unione Europea che combini
l’efficienza economica ed il rispetto per l’ambiente con la promozione
dell’eguaglianza e della solidarietà;
o
ad una Unione Sociale Europea che
abbia la stessa priorità dell’Unione Economica e Monetaria;
o
alla creazione di una società
europea e non unicamente di un mercato europeo;
·
ad una Unione Europea in seno
alla quale sia pienamente riconosciuto il ruolo dei servizi pubblici nella
realizzazione di questi obiettivi e nell’assicurare il più generale benessere
sociale ed economico.
accoglie
positivamente
·
il nuovo Art.16 del Trattato di
Amsterdam (1) che riconosce il posto che occupano i servizi di interesse
economico generale all’interno dei valori comuni dell’Unione Europea, così
come il ruolo che essi giocano nella promozione della coesione sociale ed
economica, e che inoltre riconosce che questi servizi hanno bisogno di operare
sulla base di principi e condizioni che permettano loro di raggiungere i loro
obiettivi;
·
la Dichiarazione, nel documento
finale del Consiglio Europeo di Amsterdam, secondo cui il nuovo art.16 sarà
realizzato con il pieno rispetto della giurisprudenza della Corte di Giustizia,
in particolare per ciò che riguarda i principi di parità di trattamento,
qualità e continuità di questi servizi;
sostiene
fermamente
·
che tutti i cittadini europei
abbiano accesso a servizi pubblici di alta qualità, o d’interesse generale,
su una base equa, possibile, sicura e continua;
·
che siano pienamente prese in
considerazione le preoccupazioni sociali e ambientali
·
che il controllo democratico e la
trasparenza dei servizi erogati sia assicurato dai diritti dei cittadini europei
di essere pienamente informati, di partecipare e di disporre di risorse;
·
che sia garantito il
coinvolgimento attivo delle lavoratrici e dei lavoratori e dei loro sindacati
nella modernizzazione del settore pubblico.
Esorta
·
Le istituzioni europee a
sostenere una Carta europea dei servizi pubblici che
o
garantisca i diritti dei
cittadini
o
promuova il lavoro per tutti
o
sostenga la competitività
o
esprima una economia sociale di
mercato
o
estenda la dimensione sociale ai
paesi candidati
o
costruisca un sistema europeo dei
servizi pubblici
ed
invita
·
le autorità pubbliche, le parti
sociali, la società civile a tutti i livelli ed, in particolare, i candidati
alle elezioni al Parlamento Europeo, i governi dei paesi candidati dell’Unione
Europea, le prossime Presidenze dell’Unione Europea, a sostenere ed a
consolidare questi principi.
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1.
Garantire i diritti dei cittadini europei
Tutti
i cittadini europei e tutte le regioni dovrebbero essere in grado di contribuire
e beneficiare della crescita della ricchezza all’interno del Mercato Unico. I
servizi pubblici devono costituire le fondamenta di una Europa dei cittadini,
garantendo protezione contro tutte le forme di discriminazione e salvaguardando
i diritti fondamentali. Questi includono i diritti umani e sindacali; il diritto
alle pari opportunità tra uomini e donne; il diritto all’istruzione e alla
formazione, la sicurezza sociale e la protezione sociale, un livello di reddito
minimo, l’ assistenza sanitaria, il diritto alla casa, l’ energia e
l’acqua, l’accesso alle informazioni e alle comunicazioni, incluse le radio
e le televisioni pubbliche, le strutture per la cultura e lo sport. I bisogni
umani devono venire prima della capacità di pagarli.
2.Promuovere
lavoro per tutti.
I
servizi pubblici sono di importanza cruciale nella creazione diretta ed
indiretta di nuovi posti di lavoro attraverso la fornitura di beni e servizi
collettivi. Efficienti servizi pubblici per l’impiego, ben finanziati, possono
contribuire ad un mercato del lavoro europeo integrato ed al suo buon
funzionamento. I servizi di l’assistenza all’infanzia e alle persone anziane
aiutano la promozione delle pari opportunità tra uomini e donne. Le istituzioni
di pubblica istruzione e la formazione professionale permettono a ciascuno di
realizzare la propria vita e di assicurare che l’economia abbia le competenze
di cui ha bisogno.
La
messa in opera del Capitolo sull’Occupazione del Trattato Europeo e dei
risultati di Lussemburgo esige dei forti servizi pubblici. Una interpretazione
restrittiva dei criteri di convergenza ed una eccessiva dipendenza dalla
politica monetaria potrebbero danneggiare l’occupazione ed i servizi pubblici
e renderanno più difficile e non più semplice, la costruzione di una forte
economia.
3.
Sostenere la competitività
La
competitività e la crescita dell’economia richiedono servizi pubblici
efficaci ed efficienti oltre alle risorse finanziarie che sono necessarie.
L’Europa dovrà prendere le misure necessarie per contribuire ad evitare la
competizione fiscale negativa, e difendere e promuovere sistemi di tassazione
giusti ed equi al fine di garantire che l’economia, come i cittadini, possano
accedere ai servizi pubblici richiesti.
I
mercati hanno bisogno sia di regolazione sia dei servizi pubblici per il loro
funzionamento ottimale. Gli investimenti pubblici ed un settore pubblico
dinamico hanno un ruolo chiave da giocare, sia in relazione alla ricerca
fondamentale e all’apporto di infrastrutture.
La
spesa nei servizi pubblici deve essere considerata come un beneficio, e non
solamente come un costo. L’investimento in un’area dei servizi pubblici può
consentire di risparmiare in altre: l’investimento nelle politiche attive del
mercato del lavoro può influire sui costi delle indennità di disoccupazione;
buone abitazioni e decenti condizioni di vita possono aiutare a combattere la
criminalità e le malattie collegate alla povertà.
I
convenzionali indicatori di misura del PIL forniscono dati sbagliati nel
misurare il contributo dei servizi pubblici verso una economia prosperosa. Una
serie di punti di riferimento economici e sociali devono essere elaborati per
misurare il loro valore reale.
4.
Delineare una economia di mercato sociale
Il
progresso sociale si basa sul progresso economico, ma, allo stesso modo, il
progresso economico non potrà essere mantenuto senza il progresso sociale. I
principi del mercato devono essere di complemento e completati dai principi
sociali. Il controllo e la responsabilità democratica, un uso responsabile
delle scarse risorse naturali, la prevenzione degli abusi del potere del
mercato, la fornitura del servizio a lungo termine e la sicurezza dell’
approvvigionamento - devono essere salvaguardate attraverso l’intervento
pubblico, in cui una regolamentazione quadro europea deve giocare un ruolo al
fine di assicurare la coerenza.
Avendo
aperto alla concorrenza, nel mercato interno, un gran numero di servizi
essenziali come le telecomunicazioni, l’elettricità, il gas e i trasporti,
l’Unione Europea deve ora assicurare che ne beneficino gli utenti individuali
e le comunità locali , e non solo le aziende transnazionali o i grandi gruppi
industriali. .Tutti gli operatori hanno bisogno di conformarsi agli obblighi del
servizio pubblico, senza tener conto se la proprietà sia pubblica o privata.
Le
regole europee in materia di appalti pubblici dovranno favorire il rispetto
delle norme sul lavoro, previste dalla legge o dal contratto collettivo. La
decisione di una amministrazione pubblica di fornire direttamente i servizi
pubblici, piuttosto che appaltarli ad una terza parte, non dovrà essere
limitata dalle regole europee sugli appalti pubblici.
5.
Promuovere la coesione.
I
servizi pubblici sociali, come l’assistenza sanitaria e sociale, l’edilizia
popolare, l’istruzione e i servizi per il tempo libero, sono i più importanti
nel promuovere il benessere economico e sociale dei cittadini europei e,
pertanto, nella costruzione di una società in cui regna la coesione. Essi
lavorano per assicurare che le persone che sono escluse dal mercato del lavoro
per qualsiasi ragione, non vengano escluse dalla società. Combattono
l’insicurezza derivante dai cambiamenti economici e sociali, che siano
originati dalla tecnologia e dalla globalizzazione, o dall’invecchiamento
della popolazione e dalle nuove strutture delle famiglie.
Benché
i servizi pubblici sociali non siano direttamente di competenza dell’Unione
Europea, essi subiscono nondimeno, in maniera sempre maggiore, le ripercussioni
indirette della crescente europeizzazione, a partire dagli effetti dei criteri
di convergenza sino all’applicazione delle regole sugli appalti. In
conseguenza, il bisogno di questi servizi dovrebbe essere preso in piena
considerazione nel processo di decisone politica dell’Unione europea.
6.
Modernizzare attraverso il dialogo sociale.
Per
contribuire ad assicurare che l’Europa disponga dei moderni servizi pubblici
di cui ha bisogno, è indispensabile lo stretto coinvolgimento delle lavoratrici
e dei lavoratori e dei sindacati attraverso il processo del dialogo sociale, che
include l’informazione, la consultazione e la negoziazione. Dovranno essere
elaborati degli accordi quadro europei, all’appropriato livello di categoria,
sulle forme innovative dell’organizzazione del lavoro e dell’orario di
lavoro , al fine di dare alle lavoratrici ed ai lavoratori dei servizi pubblici,
come anche alle altre lavoratrici ed agli altri lavoratori, buone condizioni di
vita e buoni salari, e, in tal modo, contribuendo ad offrire un servizio di
qualità ai consumatori.
Il
dialogo sociale deve essere autenticamente rappresentativo ed i datori di lavoro
del settore pubblico devono essere organizzati adeguatamente e devono essere
rappresentati nel dialogo sociale sia settoriale che intersettoriale.
Gli
obiettivi delle prestazioni e gli standard, destinati a favorire la qualità del
servizio e il rispetto dei principi etici, dovranno essere disegnati e
monitorati congiuntamente dai sindacati e dai datori di lavoro dei servizi
pubblici.
7.
Allargare la dimensione sociale ai paesi candidati
Un
buon numero di paesi candidati stanno patendo a causa di servizi pubblici ed
infrastrutture largamente inadeguati. La trasformazione da un’economia
regolata dallo Stato verso le economie del mercato ha, in molte circostanze,
condotto ad una disoccupazione dilagante, al un disagio sociale e alla
instabilità politica. La mancanza di risorse finanziarie ha spinto molti
governi ad optare per un'adozione priva di senso critico dei modelli occidentali
di privatizzazione. I servizi pubblici in modo crescente sono governati da
interessi privati, senza una corretta responsabilità democratica.
I
paesi candidati devono essere sostenuti nello sviluppo di strutture governative
democratiche e nella costruzione di infrastrutture sociali ed economiche. Una
attenzione particolare deve essere data allo sviluppo di istituzioni di
comunicazione e di diffusione indipendenti, con il sostegno pubblico.
I
governi dei paesi candidati, nel loro ruolo in quanto datori di lavoro, devono
discutere con i sindacati su come sviluppare servizi pubblici ben funzionanti e
partnership pubbliche e private all’interno di economie di mercato sociale
8.
Costruire i servizi pubblici europei
L’
integrazione europea politica, economica e sociale richiede una accresciuta
cooperazione delle amministrazioni che superi le vecchie frontiere d’Europa.
La legislazione europea deve essere trasposta nelle pratiche nazionali in un
ampio ventaglio di campi. Le amministrazioni ed i servizi pubblici nazionali
debbono sistematicamente inserire una prospettiva europea nel loro lavoro. I
programmi di formazione delle lavoratrici e dei lavoratori nei servizi pubblici
dovranno riflettere questa realtà, parallelamente ad una estensione degli
esistenti programmi europei di scambio e di formazione. Dovranno essere
sviluppate misure per promuovere attivamente la mobilità professionale dei
dipendenti pubblici e dei funzionari pubblici tra i diversi paesi, il mutuo
riconoscimento delle qualifiche e il riconoscimento transnazionale dei diritti
pensionistici acquisiti.
L’integrazione
europea inoltre necessita di un ulteriore sviluppo dei servizi pubblici offerti
ai cittadini europei in aree, come le dogane, la polizia ed il controllo del
traffico aereo. Le Reti Transeuropee, sostenute dai fondi necessari, devono
avere una nuova enfasi.
La
Commissione europea deve assumere una responsabilità di primo piano per
garantire che la dimensione europea dei servizi pubblici sia tenuta nella
corretta considerazione in una Europa sempre più integrata, e per dare effetto
al nuovo articolo 16. Uno specifico Commissario dovrebbe prendere insieme tutte
le competenze della Commissione in materia di servizi pubblici. Il primo compito
dovrebbe essere quello di preparare una Carta Europea dei Servizi Pubblici
disegnata per assicurare che le azioni nazionali ed europee siano coerenti e che
i servizi pubblici crescano vigorosamente all’interno di una economia di
mercato sociale.
Nota:
Art. 16 (già articolo 7D del Trattato di Amsterdam) Fatti salvi gli articoli
73, 86 e 87, in considerazione dell'importanza dei servizi di interesse
economico generale nell'ambito dei valori comuni dell'Unione, nonché del loro
ruolo nella promozione della coesione sociale e territoriale, la Comunità e gli
Stati membri, secondo le rispettive competenze e nell'ambito del campo di
applicazione del presente trattato, provvedono affinché tali servizi funzionino
in base a principi e condizioni che consentano loro di assolvere i loro compiti
Testo
inglese (
http://www.etuc.org/Exec/Resolutions/English/chartpub.cfm) Testo francese (http://www.etuc.org/Exec/Resolutions/French/chartpub.cfm)
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