ORDINE DEL
GIORNO APPROVATO DAL COMITATO DIRETTIVO FP CGIL NAZIONALE
ROMA 4-5 GIUGNO 2002
Il Comitato
Direttivo della Funzione Pubblica CGIL si è riunito a Roma il 4 e 5
giugno 2002 per analizzare la situazione politico sindacale
determinatasi dopo la rottura della trattativa con il Governo sul
mercato del lavoro, ed il conseguente contesto nel quale si collocano i
rinnovi contrattuali della categoria.
Il Direttivo si riconosce e sostiene le decisioni assunte dalla
Confederazione, considerando inaccettabile una qualsiasi trattativa sui
contenuti dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che disciplina
un diritto di cittadinanza e di civiltà, per definizione indisponibile
alla trattativa tra le parti. Questa è del resto la posizione su cui
CGIL CISL UIL si sono impegnate, fin dall'inizio della vertenza, nella
discussione con le lavoratrici ed i lavoratori ed è questo il mandato
che le OO.SS. hanno ricevuto e che è stato alla base della
straordinaria manifestazione del 23 marzo e dello sciopero generale
unitario del 16 aprile. Per questi motivi è incomprensibile la rottura
dell'unità sindacale, determinata dalla scelta dei Segretari generali
della CISL e della UIL, di aprire il negoziato con il Governo sul
mercato del lavoro, pur in presenza della dichiarata intenzione del
Governo di modificare l'art.18.
Il Comitato Direttivo considera pertanto giusta la scelta della CGIL di
procedere ad una capillare informazione di tutti i lavoratori ed a
successivi momenti di mobilitazione, con presidi ed assemblee pubbliche
fino alla effettuazione degli scioperi regionali, con le modalità ed i
tempi decisi in sede locale, anche tenendo conto, per la loro migliore
riuscita, delle specificità delle nostre categorie.
Il Comitato Direttivo ha sottolineato nella discussione la necessità di
rendere evidente il nesso tra la vertenza generale con il Governo ed i
rinnovi contrattuali. Conseguentemente dovrà essere accelerato il
lavoro unitario di costruzione delle piattaforme unitarie e di avvio
della consultazione con contenuti che, a partire dalla salvaguardia
dell'accordo del 4 febbraio, tengano conto delle modifiche che
intervengono nel quadro generale (riforma fiscale) e della verifica nel
DPEF delle risorse economiche poste alla base dell'accordo del 4
febbraio. In questo quadro, le piattaforme dovranno essere
caratterizzate, oltre che dai contenuti dell'accordo del 4 febbraio, da
selezionate scelte di innovazione di politica salariale, alla luce di
quelle iniziative del Governo che stanno determinando la necessità di
attivare nuove modalità di difesa dei redditi da lavoro.
Il Comitato Direttivo impegna inoltre la Segreteria Nazionale ed il
gruppo dirigente di ciascun comparto a compiere nelle piattaforme scelte
che consolidino il quadro normativo definito nel precedente rinnovo
contrattuale. In questo ambito va respinta ogni richiesta di
manomissione degli accordi integrativi già sottoscritti alla luce della
sentenza della Corte Costituzionale n° 194, mentre dovranno essere
apportate ai sistemi di classificazione quelle modifiche atte a
neutralizzarne gli effetti, in particolare quelli che rischiano di
riportare il lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni, a prima dell'avvio
del processo di contrattualizzazione del rapporto di lavoro.
In questo senso la categoria è impegnata a sostenere i risultati dei
percorsi di riqualificazione frutto della Legge oggetto della sentenza
della Corte e per questo motivo è impegnata a sostenere le iniziative
di lotta già decise.
Nel percorso di informazione, sensibilizzazione e mobilitazione qui
delineato, assume un particolare significato la manifestazione nazionale
della categoria proclamata per il 19 giugno p.v. a Roma, per la cui
piena riuscita il Comitato Direttivo impegna il gruppo dirigente e tutte
le strutture della F.P.
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