SESSIONE STRAORDINARIA
Contro il terrorismo
pace nel mondo pace in Palestina


Discorso di saluto di
Yasser Arafat Presidente dell'Autorità nazionale Palestinese

Vi saluto dalla Palestina, augurandovi un anno pieno di pace, progresso e prosperità.

Compagni, amici 

Mi sento pieno di fiducia, quando vedo questa effettiva solidarietà del popolo italiano, un popolo vicino, e realmente amico, di lavoratrici e lavoratori italiani ai quali siamo fieri di essere legati da una storica e solida amicizia; non ho dubbi che questo profondo legame e questa sincera amicizia abbiano nutrito la continuità dei rapporti italo-palestinesi, incoraggiandoci a proseguire sulla via della realizzazione dei nostri diritti inalienabili, quali la libertà e l’autodeterminazione. 

Cari amici,  

senza dubbio state seguendo quello che sta succedendo nel nostro paese, la guerra totale che sta adottando il governo Sharon contro il popolo palestinese e la sua autorità nazionale, contro le strutture istituzionali che volevano essere il seme del nascente stato della Palestina, distruggendo le infrastrutture, le fabbriche, gli alberi e i campi coltivati, nel tentativo disperato di cancellare ogni segno di progresso e portare indietro la società palestinese, l’oppressione usata come strumento di pressione, per uccidere il sogno nonché il diritto del popolo palestinese a decidere il suo futuro. 

Saprete amici che questa violenta occupazione israeliana, della terra e della gente palestinese, è l’unica occupazione militare che persiste ancora in questo secolo, le punizioni collettive sono una pratica disumana che infrange tutti i dettati delle leggi internazionali, una infrazione di uno stato contro il più elementare dei sacrosanti diritti dell’uomo: hanno ucciso centinaia di bambini, sono migliaia gli invalidi, hanno distrutto le risorse, le più elementari fonti di vita, un’ oppressione che non trova eguali in questo secolo. 

Nonostante tutto, la nostra volontà a resistere si rinnova in continuazione, e la nostra convinzione nella costituzione dello stato di Palestina indipendente con Gerusalemme capitale permane sempre più profonda nelle nostre anime, senza prescindere dal consenso internazionale unanime, come dichiarato ultimamente, dopo l’Italia (naturalmente), e l’Unione europea, anche gli Stati Uniti d’America, e da tutti gli stati del mondo senza esclusione alcuna. 

Sono fiero, amici, di essere il presidente di un popolo civile ed intelligente, che conosce la lingua del progresso, della pace, e della tolleranza, che costruisce e non distrugge, resiste all’occupazione e non attacca, primeggia nelle questioni di giustizia, di pace, e di solidarietà fra i popoli, ed è in prima fila nella lotta al terrorismo in tutte le sue forme. 

Cari compagni della CGIL funzione pubblica, 

la propaganda guidata contro di noi, ha cercato e cerca ancora di cambiare il nostro volto ai vostri occhi, volto che conoscete bene; stanno cercando di imbruttire questa nostra immagine che avete sempre conosciuto, quella di un popolo desideroso di pace e di libertà, ma nonostante tutto, nonostante le frodi a cui viene sottoposto il mio popolo, le aggressioni brutali, il sangue versato dal governo Sharon, vi dico con la forza della sincerità: porgo e porgerò sempre la mano al popolo israeliano per la pace e la tolleranza, e sono fiducioso che essi contraccambieranno questo sentimento, perché la pace giusta e durevole è negli interessi supremi dei due popoli vicini, ed è l’unica via per garantire la sicurezza, la stabilità e il progresso per tutti.

Questa amici è la nostra posizione, e non la cambieremo, questa è la cornice della nostra intifada per la giustizia e la pace, fino alla liberazione e la legittima autodeterminazione. 

Infine vorrei ringraziarvi tutti, l’Italia vicina ed amica, il popolo italiano con i suoi partiti, parlamento, governo, sindacati e lavoratori che sono sempre l’anima di una società civile e democratica. 

Insieme nella nostra lotta comune per la giustizia e l’uguaglianza, insieme per la pace. 

                          Yasser Arafat