Ospedali: pronta un'indagine conoscitiva

(di Roberto Turno da Il Sole-24 Ore del 24 gennaio 2007). Pulizia, sicurezza, qualità. Passando per gli appalti dei servizi, per il personale interessato, per i controlli applicati,per le spese effettuate, per la gestione dei rifiuti. Insomma, per tutte le aree potenzialmente a rischio. Dopo i Nas, scende in campo il ministero della Salute.

Sta per partire un'indagine conoscitiva a tappeto sul rispetto delle regole di sicurezza e di igiene in tutti gli ospedali italiani. Un vero e proprio checkup,ha annunciato ieri il ministro Livia Turco in una audizione alla Camera, che non vuol essere«un atto d'imperiodel Governo »ma«un'operazione condivisa con le Regioni ». I risultati dell'indagine saranno pronti entro aprile. Poi toccherà alle Regioni dare immediatamente tutte le (dovute) risposte adeguate.

Ma non solo il "capitolo ospedali" era ieri nell'agenda del ministro della Salute. La Turco ha infatti ribadito prima alla Camera in commissione Affari sociali, poi nell'analoga commissione del Senato (limitatamente alla libera professione dei medici e alle liste d'attesa) la strategia del Governo annunciata da tempo e tutte le scadenze dei prossimi mesi. Scadenze, anzi, già in calendario fin dai prossimi giorni.


A cominciare dalla presentazione entro fine gennaio da parte delle Regioni dei previsti piani locali sulle liste d'attesa (entro febbraio dovranno poi essere pronti quelli delle singole aziende sanitarie), con l'individuazione di pacchetti di prestazioni, a cominciare dalle patologie tumorali e cardiovascolari, da garantire in tempi brevi e sicuri.


Ed ecco poi l'altra conferma: l'arrivo in Parlamento tra fine marzo e i primi di apriledel Ddl delega del Governo sulla governance sanitaria, oggetto dei tavoli aperti proprio lunedì con le categorie.Quindi ancora la conferma (sempre nel Ddl di delega) dell'obbligo di esclusiva per primari e capi dipartimento per l'intera durata dell'incarico,con possibilità di svolgere attività libero professionale intramoenia. Infine,la messa in mora delle Regioni che non useranno i 327,8 milioni fermi nei cassetti per realizzare gli spazi dove esercitare l'intramoenia.

Il tutto, ha sottolineato il ministro, nel segno dell'applicazioneammodernamento della legge 229 (la "riforma Bindi"), nel segno della «manutenzione» dell'esistente. Nessuna riforma generale del Ssn, insomma.


Poi naturalmente ci sarà l'applicazione della Finanziaria 2007,che vede le Regioni impegnate in prima fila. Tenuta dei bilanci inclusa. Con un tasto dolente, quellodei farmaci,che ieri ha visto scendere in campo Federcongressi per le ricadute dello stop di Farmindustria e Assobiomedica alla sponsorizzazione degli eventi Ecm (formazione): il blocco degli eventi medico scientifici starebbe determinando la perdita di 5mila posti di lavoro delle associazioni dei congressi e dell'indotto