Roma, 6 apr. (Adnkronos Salute) - Ricetta ripetibile
che dura sei mesi, corsia preferenziale per favorire l'arrivo dei generici sul
mercato, regole piu' chiare per la pubblicità dei farmaci, pene piu' severe per
farmacisti e grossisti 'fuori legge' e per chi commette il reato di corruzione o
si fa corrompere. Sono tante le novità previste dal decreto legislativo
approvato, in via definitiva, dal Consiglio dei ministri. Un testo unico sui
medicinali per uso umano in Italia, che raccoglie e aggiorna la normativa
nazionale adeguandola alle direttive comunitarie. Fra le novità nel testo varato
oggi rispetto a quello esaminato dalle Commissione parlamentari competenti e
dalla Conferenza Stato Regioni dopo il primo via libera del Cdm, il no alla
possibilità che produttori e distributori consegnino i medicinali direttamente a
casa del paziente o al medico, saltando il passaggio in farmacia. Il 'restyling',
ben 160 articoli, riguarda l'intera vita del farmaco, a partire dalla
definizione stessa. Si indica con il termine medicinale ''ogni sostanza o
associazione con proprietà curative o profilattiche delle malattie umane,
utilizzata nell'uomo per ripristinare, correggere, modificare funzioni
fisiologiche, esercitando un'azione farmacologica, metabolica o immunologica''.
Questo per fare chiarezza nella spesso difficile distinzione fra farmaci e
dispositivi medici: in caso di dubbio, specifica il decreto, si applica la
disciplina relativa ai medicinali I brevetti hanno una durata di 10 anni, che
arriva a 11 se si ottiene l'ok per nuove indicazioni terapeutiche migliorative
di cure esistenti. L'autorizzazione al commercio, pero', decade se dopo 3 anni
il prodotto non viene effettivamente venduto. Il decreto prevede una 'corsia
preferenziale' per aumentare la disponibilità di generici sul mercato. I
produttori potranno effettuare i test per il deposito della domanda di
registrazione prima della scadenza del brevetto del corrispondente farmaco 'griffato'.
Vengono semplificate le procedure di registrazione di generici già autorizzati
da almeno 8 anni nella Ue. Nuove regole anche per le ricette mediche, a
vantaggio dei pazienti. Si prolunga da 3 a 6 mesi la validità della ricetta, con
la possibilità di 10 acquisti. E si stabilisce l'obbligo di indicazioni in
braille sulla confezione del prodotto. Regole piu' severe per la pubblicità sui
farmaci: si limita l'attività promozionale a medici e farmacisti, si prevede un
censimento annuale degli informatori scientifici a cura dell'Agenzia italiana
del farmaco. Si vietano premi, soldi e omaggi a camici bianchi e farmacisti ''se
non di valore trascurabile e connessi alla loro attività''. E ancora, non sono
consentiti più di 18 campioni di prodotti l'anno, e si 'aprono' i congressi Ecm
anche ai medici di famiglia. Eventuali accompagnatori pagano di tasca propria.
Giro di vite, con inasprimento delle sanzioni penali e amministrative, per chi
viola le norme del settore. Per esempio, il decreto prevede la chiusura per la
farmacia scoperta per due volte a vendere medicinali non registrati, sospesi o
revocati. Chiusura dell'officina, arresto del titolare e multa fino a 100 mila
euro per chi produce medicine senza autorizzazione o violando le norme di
fabbricazione. Stesse punizioni per i grossisti non autorizzati. Infine, multe
salate per etichette e foglietti illustrativi difformi (da 10 a 70 mila euro),
medicinali venduti senza ricetta o con ricetta non valida (da 300 a 3 mila
euro), ricette non in regola per farmaci soggetti a prescrizione da rinnovare
ogni volta (da 300 a 1.800 euro). Premi, mance o favori 'sospetti' sono puniti
con multe da 400 a mille euro, l'arresto fino a un anno e la sospensione per un
anno dall'esercizio professionale.