20 NOV – (www.ilbisturi.it) Intramoenia allargata, liste d’attesa e la formazione continua in medicina (Ecm). Su questi temi si sono confrontati oggi, nel corso di un incontro al dicastero della Salute, il ministro Livia Turco e gli assessori regionali alla sanità, decidendo in maniera concorde la rotta da seguire. Intramoenia allargata. Non ci saranno ulteriori proroghe per l’intramoenia allargata. La scadenza rimane quindi quella fissata nel decreto Bersani, ossia il 31 luglio 2007. La legge fissava inoltre paletti ben precisi per i volumi di attività libero professionale, che “non potrà superare sul piano quantitativo l’attività ordinaria svolta nell’anno precedente”. Assessori e ministro si sono espressi a favore del regime di intramoenia e si sono detti concordi sull’opportunità di proseguire su questa strada anche per garantire ai cittadini la libera scelta delle cure. Per questo entro il 31 gennaio le Regioni si impegnano a verificare l’adozione dei piani organizzativi e delle risorse disponibili per consentire ai camici bianchi di poter esercitare la libera professione in “idonei” spazi all’interno delle strutture pubbliche. Liste d’attesa. Ministero e assessori hanno poi affinato le strategie per combattere le liste d’attesa. Nel corso dell’incontro al ministero è stato concordato che i tempi massimi di attesa per i cittadini saranno stabiliti non più in base ad una lista di singole prestazioni, ma in base a “pacchetti di diagnosi e cura” per il trattamento di patologie gravi e urgenti come quelle oncologiche e cardiocircolatorie. Le soluzioni concordate portano quindi al superamento dell’elenco di 100 prestazioni da assicurare in tempi rapidi, previsto dall’accordo Stato-Regioni del marzo scorso. I “pacchetti” di prestazioni urgenti dovranno essere garantiti, a seconda della complessità, nel bacino d’utenza dell’azienda sanitaria o all'interno della provincia o della Regione. L’accordo raggiunto stabilisce che le Regioni dovranno presentare piani regionali ad hoc entro il 31 gennaio prossimo. Ed entro sessanta giorni (31 marzo 2007) le aziende dovranno predisporre i propri piani in linea con quanto stabilito a livello regionale. Dunque, da fine marzo il sistema dovrebbe entrare a regime. Comunque, non si parte da zero. L’attivazione o la razionalizzazione dei Centri unici di prenotazione, come stabilito con l’accordo di marzo, e i progetti ad hoc adottati per ridurre le liste d’attesa costituiranno infatti una solida base su cui lavorare. Ecm. Per quanto riguarda la formazione professionale, ministro e assessori hanno concordato che la fase sperimentale, la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre 2006, sarà prorogata di sei mesi. Sarà istituito quindi, a stretto giro di posta, un comitato paritetico Governo e Regioni che avrà il compito di verificare il lavoro già svolto e mettere a punto nuovo modalità con la consultazione delle professioni interessate. La proroga consentirà lo svolgimento dei corsi e degli eventi formativi già accreditati, in attesa che vengano scritte le nuove regole.
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