«Abrogare la legge Sirchia» attacco dei medici della
Cgil
(Il manifesto del 6/6/06)
«Chi sceglie di lavorare nel servizio pubblico non
può e non deve lavorare anche nel privato» perché è assurdo, per
«un'azienda che vuole essere competitiva», permettere «ai propri dirigenti
di lavorare il pomeriggio per la concorrenza”. Il segretario nazionale
della FP-Cgil medici, Massimo Cozza, durante un convegno ieri a Roma è
partito all’attacco contro la legge Sirchia-Berlusconi che ha vanificato
definitivamente gli effetti della riforma Bindi. Ora che il
centro-sinistra è tornato al governo, sostiene, dovrebbe riaffermare il
principio della esclusività, cioè l’obbligo di scelta per il medico se
lavorare per la sanità pubblica o privata.
Cozza indica come appuntamento decisivo il 31
luglio, giorno in cui scade “la proroga della possibilità di utilizzare
gli studi privati anche per la libera professione intramoenia”.
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