PROPOSTA PER MIGLIORARE NEGOZIAZIONE CONTRATTI DA COMITATO DI SETTORE

Roma, 8 set. (Adnkronos Salute) - Parola d'ordine: migliorare le procedure di negoziazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Soprattutto quelli che riguardano la sanità. Come? Ad esempio eliminando alcuni passaggi che, durante l'iter, chiamano in causa organi di Governo. E ancora. Attribuendo sempre maggiore 'peso' alle Regioni nella fase negoziale. Sono alcune delle proposte inserite in una bozza, messa a punto dai tecnici del Comitato di Settore del comparto 'Enti ed Aziende del Ssn'. Il documento sarà esaminato nell'arco delle prossime due settimane dagli assessori che fanno parte del Comitato di settore e, in caso di definitiva convalida, verrà presentato al ministero della Funzione pubblica. Una volta lì, si aprirà la partita con il Governo. Molteplici i motivi che hanno spinto i tecnici del Comitato a formulare questo documento: mancanza di tempi certi nella fase di approvazione da parte del Governo; scarsa incidenza e capacità di influenza delle Regioni nella fase negoziale e nel confronto con le organizzazioni sindacali; ambiguità del ruolo esercitato dal rappresentante designato dal ministero della Salute. Le recenti tornate della contrattazione collettiva nazionale hanno infatti evidenziato alcuni aspetti problematici nella relazione fra i soggetti interessati. Dopo numerosi confronti e approfondimenti, i tecnici del Comitato di Settore hanno quindi varato una bozza che contiene alcune misure correttive all'attuale sistema. Tre i punti chiave: 1) Eliminazione dei passaggi agli organi di governo, sostituiti da pareri espressi in sede di Conferenza Stato-Regioni sugli atti di indirizzo del Comitato e sulle ipotesi di Ccnl sottoscritti presso l'Aran. Le valutazioni del ministero dell'Economia potrebbero quindi fungere da momenti preparatori della seduta decisionale in Conferenza Stato-Regioni. Permarrebbe in ogni caso la certificazione finale da parte della Corte dei Conti. 2) Rimozione del rappresentante designato dal ministero della Salute, la cui presenza potrebbe essere 'sacrificata', in virtù del lavoro svolto dal ministero dell'Economia durante la fase di approvazione in Conferenza Stato-Regioni. 3) Assunzione, da parte delle Regioni, di un ruolo sempre più incisivo durante la fase negoziale. In particolare, secondo il Comitato, ''si potrebbe prevedere che la struttura tecnica responsabile della negoziazione sia nominata dal Consiglio direttivo dell'Aran su proposta/parere della Conferenza dei presidenti e che il membro del Consiglio direttivo responsabile 'politicamente' della trattativa debba obbligatoriamente essere il membro di designazione regionale''.