Comunicato Stampa La FPCGIL Medici e la FPCGIL hanno incontrato Pattaper la difesa della veterinaria pubblica La FPCGIL Medici e Veterinari insieme alla FPCGIL, alla presenza del segretario nazionale FPCGIL Medici Massimo Cozza e di Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL, insieme al coordinatore nazionale dei veterinari Guglielmo Lanza, hanno incontrato ieri sera al Ministero della Salute a Roma, il Sottosegretario alla Salute con delega per la veterinaria, GianPaolo Patta, insieme al Capo del Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Dr. Romano Marabelli, in un incontro cordiale e proficuo. Il sindacato, presentando la sua proposta programmatica sulla Veterinaria, ha ribadito l’importanza fondamentale del ruolo e delle funzioni dell’Area di Sanità Pubblica Veterinaria all’interno del Dipartimento di Prevenzione, che, nonostante il sottofinanziamento e le carenze di organico, è riuscito a dare risposte soddisfacenti alle emergenze sanitarie degli ultimi anni (BSE, diossine, micotossine, influenza aviaria). Basti pensare che in Italia nell’anno 2000 sono stati notificati 14.460 casi di tossinfezione alimentare mentre negli Stati Uniti si ammalano ogni anno 76 milioni di persone in seguito ad un’infezione alimentare, con l’ospedalizzazione di 325 mila persone e 5200 morti. In Inghilterra e Galles si stimano 2 milioni di casi di tossinfezione alimentare l’anno con 587 decessi, in Canada 4,2 milioni di casi l’anno, in Australia 5,4 milioni. Il sindacato ha manifestato la preoccupazione che in alcune realtà regionali il servizio possa essere frantumato ed ha ribadito la necessità di potenziare i Servizi Veterinari Regionali, e di creare una rete epidemiologica nazionale che impegni le Agenzie Regionali per l’Ambiente, gli Istituti Zooprofilattici, Regioni e Ministero della Salute, arrivando ad una piena e concreta valorizzazione agli osservatori epidemiologici regionali, in rete con l’Istituto Superiore di Sanità. Ha infine chiesto la stabilizzazione, con contratti a tempo indeterminato, dei veterinari che da anni prestano la loro opera nel servizio pubblico con contratti di lavoro atipico, considerando che il numero di veterinari con contratti non a tempo indeterminato ha raggiunto le 1200 unità, a fronte di drammatica carenza di organico dei veterinari dirigenti.
Roma, 12 ottobre 2006
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