Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL MediciReferendum, 4 SI per il diritto alla salute
Il 12 e 13 giugno chi crede nel diritto alla salute per le donne e per chi soffre di gravi patologie oggi ancora incurabili, non può che recarsi a votare per i referendum sulla legge 40 segnando 4 Si. Si tratta di cambiare una legge oscurantista che vuole riconoscere alla madre gli stessi diritti di un embrione, che obbliga la donna che esegue un trattamento di fecondazione assistita ad un numero di stimolazioni più elevato del necessario e che proibisce il congelamento degli embrioni soprannumerari e la utilizzazione a scopo di ricerca degli embrioni abbandonati. Con 4 SI i medici, e tutti i cittadini, possono sconfiggere il tentativo di porre limiti arbitrari alla ricerca, assoggettandola alla teologia. Si tratta di eliminare una discriminazione biologica tra chi è in grado di procreare naturalmente e chi, avendo difficoltà, è impedito da numerosi ostacoli e divieti nell’intraprendere un percorso assistito, nonché una seconda discriminazione sociale tra chi può permettersi all’estero i viaggi della speranza e chi no. Vogliamo una ricerca e una sanità che curino le persone per farle vivere meglio, e non che le facciano vivere per curarle. Roma, 9 giugno 2005
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