Successo sciopero medici, il 18 marzo si replica Il pieno successo dello sciopero dimostra ancora una volta che la ragione è dalla nostra parte. Il mancato rinnovo del contratto dei medici è una storia di malasanità di Governo e Regioni che colpisce i medici impegnati negli ospedali pubblici, lasciati con retribuzioni ferme al 2001, senza tutela assicurativa, senza formazione garantita, senza ruolo nel governo clinico delle Asl, ed ai quali si chiede anche di lavorare altre due ore in più a settimana, con ripercussioni negative sulla qualità del lavoro dei medici e dell’assistenza sanitaria per i cittadini. Non vogliamo elemosine elettorali ma esigiamo il diritto ad un vero contratto. Adesso, dopo il successo dello sciopero, le Regioni diano mandato all’Aran di presentarci già nei prossimi giorni una nuova proposta contrattuale accettabile, per chiudere il contratto riguardante il primo biennio economico ed il quadriennio normativo, così come già avvenuto per il resto del pubblico impiego. La nostra protesta comunque continuerà il 18 marzo, quando i medici confederali, che unitariamente rappresentano la prima forza sindacale medica, sciopereranno nuovamente e manifesteranno a Roma, insieme a tutti gli altri operatori della sanità e del pubblico impiego, per rivendicare l’8% per il secondo biennio economico a fronte del 4% proposto dal Governo. Roma, 4 marzo 2005
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