L'esperienza dell'Istituto
Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova
di Daniela Vecchio
Introduzione
In Italia le esperienze di
telelavoro nella pubblica amministrazione sono ancora limitate e soprattutto
non hanno ancora coinvolto il settore della sanità e della ricerca.
La legge Bassanini ed una reale
esigenza di cambiamento nel settore degli Enti Pubblici, hanno spinto verso la
sperimentazione di nuove modalità di lavoro e l'utilizzo più razionale di
tecnologie e competenze.
In tale ambito, l'Istituto
Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova ha avviato, dall'Aprile del 1998,
un progetto di telelavoro in due settori della sua attività, Epidemiologia
Ambientale e Centro Elaborazione Dati e sta vivendo la prima fase di attuazione
dello studio di fattibilità.
Le motivazioni che hanno spinto i
proponenti, la dirigenza e le organizzazioni sindacali ad avviare la
sperimentazione, sono molteplici ed è importante chiarire che in questo
progetto, in cui gli operatori dell'istituto partecipano sia come ricercatori
sia come casi allo studio, si vuole trovare uno strumento gestionale e tecnico
che meglio si adatti al tipo di attività istituzionale propria dell'IST che si
svolge nel campo della ricerca sperimentale e clinica tesa alla prevenzione e
formazione nel settore oncologico, nonchè alla diagnosi e cura. A tale scopo si
coglierà, da precedenti esperienze e dalle indicazioni provenienti dalle
aziende del settore, ciò che meglio si adatti alle esigenze dell'Istituto e
dell'attività di ricerca, mettendo a disposizione le specifiche competenze
scientifiche per realizzare gli obiettivi prefissati e per offrire il
contributo scientifico dei ricercatori IST alla tematica generale del
telelavoro in Italia.
Nell'ambito del progetto è stato
costituito un "Comitato Tecnico Scientifico" in cui sono
rappresentate diverse competenze dell'IST con la partecipazione di esperti
esterni e sono stati individuati i gruppi di lavoro che in questi primi mesi
hanno già attivamente lavorato sui temi di competenza (gruppo gestionale,
gruppo tecnico, gruppo di monitoraggio, gruppo della formazione).
A monte della decisione di
avventurarsi in questa sperimentazione, sta uno studio eseguito dal Servizio di
Psicologia dell’IST nell'ambito del gruppo di lavoro per la stesura del
Documento di valutazione dei rischi ai sensi del D.L. 626/94 sullo stress come
fattore di rischio (tab.1).
L’obiettivo dello studio era
quello di monitorare gli aspetti correlati allo stress lavorativo e influenti
sulla attività lavorativa quotidiana. E’ stato predisposto un questionario
distribuito a 520 dipendenti IST (e compilato da 382 di essi) che ha permesso di
analizzare l’incidenza dei diversi fattori di stress, suddivisi tra specifici
(legati all’attività in campo oncologico) e aspecifici (legati al lavoro in
generale). Tra questi ultimi rientrano la ripetitività del lavoro, i turni, i
carichi di lavoro, l’utilizzo del videoterminale.
Oltre ai fattori proposti nel
questionario ed elencati sopra, sono stati segnalati diversi altri elementi
correlati al disagio lavorativo; molti soggetti lamentano una non funzionale
organizzazione del lavoro e soprattutto segnalano la difficoltà di operare in
un ambiente lavorativo inadeguato. I fattori evidenziati fanno riferimento
all’ambiente fisico: spazi insufficienti, elevata densità di personale nei
singoli uffici, illuminazione inadeguata, ecc. (tab.2). Questi aspetti indubbiamente
rientrano tra quelli per i quali il telelavoro potrebbe portare notevole
vantaggio e sono da considerare tra i parametri di cambiamento nella qualità
della vita dei telelavoratori.
Nel nostro Istituto, da anni,
peraltro, era stata definita a livello regolamentare un certa flessibilità di
orari e permessi per il lavoro esterno o per motivi familiari per il personale
operante nella ricerca che da sempre ha lavorato anche a casa fuori orario.
Tutto ciò non ha niente a che
fare con il telelavoro ma indica già una predisposizione e una disponibilità,
se non altro psicologica e strumentale, ad una attività fuori sede e una
concreta possibilità a livello gestionale ed amministrativo.
Appurata la disponibilità
dell'amministrazione dell’Istituto, sono stati presi contatti con esperti del
settore, e sono state analizzate le esperienze in corso e gli accordi siglati.
Dalle esperienze in atto,
numerose sono le ipotesi e i dati assumibili, ma ancora molto resta da fare per
inserire la sperimentazione in un Ente Pubblico con tutti i vincoli normativi,
giuridici e sindacali a cui si è sottoposti pur trattandosi di un Istituto di
ricerca che di per sé, per la sua autonomia organizzativa, è più snello e
facilmente gestibile.
Bisogna anche tenere conto del
particolare momento che stanno vivendo gli Istituti Scientifici, un momento,
cioè, di grande precarietà con commissariamenti straordinari che, ormai, durano
da 5 anni e grosse difficoltà gestionali, finanziarie e normative. Questo
accenno solo per chiarire la posizione dell'IST, sia da parte
dell'amministrazione sia da parte del personale: la prima fase progettuale
parte a costo virtuale zero con l’utilizzo della strumentazione già presente in
Istituto e autosponsorizzata dallo stesso personale, in attesa di poter
attingere a finanziamenti finalizzati.
Il progetto " Telelavoro in
IST " è organizzato in due fasi (tab.3) con obiettivi specifici temporali
e qualitativi (tab.4).
La parte della prima fase attuata
ed in corso, si può definire di "impatto ambientale" per i
telelavoratori, collaboratori e familiari, non essendo ancora completato
l'allestimento delle postazioni e non potendo essere ancora a regime l'attività
del personale inserito nel progetto.
Materiali e Metodi
I requisiti individuati per
partecipare alla sperimentazione del Telelavoro in IST sono:
- un’attività che consenta il
distaccamento dalla sede lavorativa e il lavoro in rete;
- una produttività verificabile;
- la disponibilità di spazi
adeguati presso il proprio domicilio;
- una strumentazione adeguata;
- disponibilità e predisposizione
individuale e familiare ad effettuare tale sperimentazione.
Presso il nostro Istituto è
stato, pertanto, individuato un gruppo pilota di operatori afferenti al
Servizio di Epidemiologia Ambientale ed al Centro Elaborazione Dati, le cui
tipologie di attività ben si adattavano ai requisiti succitati e che,
volontariamente, hanno dato vita al progetto " Telelavoro in IST ".
Per la prima volta in Italia questo esperimento sarà portato avanti in una
struttura di sanità pubblica, coinvolgendo vari livelli del personale compresa
la dirigenza. La natura composita del gruppo pilota consentirà di valutare il
telelavoro rispetto a diversi tipi di attività che, a titolo esemplificativo,
potrebbero essere per gli informatici ed epidemiologi:
- progettazione e realizzazione
di software;
- gestione di database relativi
all’attività ambulatoriale dell’IST;
- gestione dei dati del personale
e del magazzino economale;
- gestione del personale;
- stesura di articoli
scientifici;
- analisi dati;
- aggiornamento bibliografico.
La valutazione dell’esperienza di
telelavoro, allo scadere dei primi 6 mesi e, periodicamente nei successivi 18
mesi di sperimentazione, sarà realizzata analizzando i risultati del
monitoraggio continuo effettuato sui telelavoratori tramite un questionario
auto-somministrato. Tale questionario è stato elaborato dal gruppo di lavoro
del monitoraggio composto da sociologi, psicologi e statistici ed è tuttora in
continuo aggiornamento anche e soprattutto a seguito dei suggerimenti degli
stessi operatori partecipanti al progetto. Tale metodologia permette di
ottenere molteplici informazioni relativamente al gruppo allo studio quali:
- le caratteristiche personali
(sesso, residenza, composizione del nucleo familiare);
- le caratteristiche attinenti
l’occupazione (qualifica, attività);
- la disponibilità di risorse
tecniche personali (computers, modem, internet);
- la tipologia dei rapporti con i
colleghi;
- i rapporti all’interno della
famiglia e della comunità per il telelavoratore;
- un rapporto sull’attività
svolta ai fini di una valutazione di produttività;
- i vantaggi/svantaggi ravvisati
nel lavorare a casa;
- i problemi tecnici riscontrati.
Il questionario è costituito di
una parte fissa sui dati personali da compilare all’inizio della
sperimentazione ed una parte variabile da compilarsi periodicamente, legata
alla giornata lavorativa.
In ottemperanza alla legge sulla
tutela della riservatezza dei dati (D.Lgs.675/96) le informazioni personali
saranno opportunamente criptate e, comunque, solo personale autorizzato avrà
accesso ai questionari.
L’analisi statistica dei
questionari consterà di una parte descrittiva, in cui verranno sintetizzate le
caratteristiche del gruppo dei telelavoratori, stimandone l’età media, la
distribuzione per sesso, la qualifica, l’attività ed altre variabili di
interesse; successivamente si indagherà sull’eventuale associazione tra
determinate caratteristiche, verificando se alcuni sottogruppi (ad es. di
attività) tendono a privilegiare certe situazioni (ad es. di
vantaggio/svantaggio).
I dati di natura qualitativa
verranno organizzati in tabelle di contingenza a due o più entrate e la
valutazione della significatività di ogni singola associazione avverrà tramite
il test del )(² tenendo conto della non-indipendenza tra le osservazioni
ripetute sugli stessi soggetti.
Se possibile, il confronto tra
variabili continue rilevate nei diversi gruppi sarà effettuato con metodi
parametrici (t-test, analisi della varianza per misure ripetute); mancando le
necessarie assunzioni per tali metodologie si procederà con metodi non
parametrici (test di Mann-Whitney, test di Friedman). L’analisi dei dati sarà
effettuata con il package SPSS for Windows .
Dal gruppo gestionale è stata
elaborata una modulistica per le autorizzazioni all’uso della strumentazione
d’istituto a domicilio e per l’autocertificazione del servizio svolto a
domicilio ed è stata studiata una bozza di accordo con le O.O.S.S. che sarà nel
corso del progetto rivista e ampliata in base ai risultati della
sperimentazione.
E’ previsto, inoltre, un corso di
aggiornamento del personale che si avvarrà di docenti interni ed esterni per lo
sviluppo, l’aggiornamento e la verifica delle conoscenze indispensabili per lo
svolgimento del telelavoro in modo produttivo e sereno.
L’approccio psicologico sul
personale partecipante alla sperimentazione prevede un intervento nell’ambito
del corso di formazione. Alcune ore, infatti, avranno lo scopo di offrire al
telelavoratore gli strumenti per riconoscere le varie fonti di disagio
lavorativo e organizzare risposte il più possibile funzionali alle
caratteristiche di personalità e all’ambiente lavorativo stesso. Si cercherà di
raggiungere questi obiettivi attraverso discussioni di gruppo che stimolino il
confronto tra la situazione lavorativa attuale e quella precedente, in
riferimento agli aspetti dello stress lavorativo.
Dal punto di vista tecnico, il
progetto prevede che la postazione remota del telelavoratore abbia, per quanto
possibile, le stesse caratteristiche della postazione in sede. A tal fine,
vanno quindi garantite alcune risorse essenziali, quali la posta elettronica,
l'accesso ad Internet ed alle sue risorse, nonchè l'accesso al proprio file
system e alle apparecchiature di segreteria.
Tutto questo può essere
realizzato attivando per gli utenti la possibilità di un accesso remoto, che
consenta loro di utilizzare le suddette risorse internet attraverso il
protocollo TCP/IP. Per tale accesso remoto verrà utilizzato un modem ISDN dal
lato PC utente, e un router in grado di accettare richieste di connessione su
linea ISDN e di reindirizzarle sulla Lan aziendale dall'altro. Tale router è
dotato di interfaccia PRI per permettere la connessione simultanea di tutti i
telelavoratori del gruppo. L'utilizzo del modem prescelto, inoltre, rende
possibile l'invio di fax anche su una normale linea analogica, qualora non sia
possibile raggiungere in altro modo i destinatari. L'accesso al proprio file
system da parte del telelavoratore è reso possibile dall'utilizzo di apposito
software, facilmente reperibile in rete, che permette di attivare su un PC dei
servizi internet (ftp ed http server) amministrabili anche in remoto attraverso
un qualunque browser. In attesa di ulteriori evoluzioni dei sistemi operativi
di rete installati, questo software, già testato su alcune macchine, permette
per il momento una completa amministrazione delle stesse.
Risultati preliminari
La coorte attualmente allo studio
è composta da 14 lavoratori, dirigenti di 1° e 2° livello e operatori CED
(tab.5), operanti nel settore dell’Epidemiologia Ambientale e nel Centro
Elaborazione Dati.
Dal breve periodo di osservazione
di circa 4 mesi sono già’ state tratte alcune indicazioni.
Il gruppo di telelavoratori
presenta perfetta parità nei sessi ed ha una età media di 41.5 anni con un
range tra 32 e 49 anni ; la maggioranza ha 2 figli.
Gli epidemiologi sono
maggiormente rappresentati con 9 soggetti, determinando il prevalere del
livello dirigenziale e di ricerca (64.2% ).
In termini di costi di trasporto,
2 giorni di telelavoro la settimana rappresentano un risparmio per ognuno del
40% per un minimo di £ 16.000 ed un massimo di £ 80.000 mensili. Analogo
discorso si può fare per i chilometri percorsi, con risparmi mediani di 8 Km
per ogni giorno di telelavoro (tab.6,7,8).
Nella prima fase
dell‘esperimento, i telelavoratori hanno messo a disposizione le loro risorse
informatiche per consentire l’avvio del progetto; si tratta comunque di un
"parco macchine," decoroso con 5 computers dell’ultima generazione
(36%).
La parte del questionario
relativa a vantaggi/svantaggi del telelavoro presenta alcuni dati degni di
nota: come era da attendersi, alto è l’accordo sui vantaggi determinati dalla
riduzione dei tempi e costi di trasporto, dal minor stress da traffico e dal
maggior relax del home working; 3 soggetti (21%) denunciano, però, una
situazione di disagio riferibile allo stress da isolamento.
L’analisi relativa ai contatti
con colleghi e superiori rivela, in media, una certa autonomia operativa;
l’interazione con i colleghi è comunque importante, come indicato dal 42,9 %
degli intervistati.
L’85,7 % dichiara di non essere
sovraccaricato dei problemi familiari durante il telelavoro.
Le difficoltà tecniche (problemi
di collegamento con Internet e posta elettronica) che impediscono la piena
operatività dei telelavoratori, sono il problema maggiormente avvertito, anche
se tale situazione è da ritenersi fisiologica in fase di avvio del progetto.
Solo il 50 % dei soggetti ha
formulato un commento sul primo periodo di Telelavoro.
Non è stato ancora possibile
analizzare i dati sulla produttività, essendo i tempi troppo brevi ed essendo
la valutazione dei parametri di produttività della ricerca uno degli obiettivi
del nostro studio.
Nell’ambito del progetto è stato
completamente attivato il Comitato Tecnico Scientifico nei suoi gruppi di
lavoro che hanno portato all’attuazione delle prime fasi previste nel progetto.
E’ stata molto proficua
l’attività dei gruppi di lavoro che hanno portato proposte concrete e risultati
inaspettati dati i tempi così limitati.
Dal punto di vista gestionale si
è giunti ad un accettabile bozza di accordo con le OOSS che sigla i punti
fondamentali (l’autocertificazione del servizio svolto a domicilio come servizio
esterno; la reperibilità del telelavoratore; la copertura assicurativa;
l’autorizzazione relativa all’utilizzo della strumentazione necessaria presso
il proprio domicilio; l’informativa sindacale), riservandosi, però, di apporre
modifiche e miglioramenti anche a seguito della firma del CCNL della Sanità,
nella cui piattaforma, già approvata, è previsto ampio spazio per il
telelavoro. Peraltro, anche la sperimentazione aziendale terrà conto dei dati
risultanti dalla prima fase di esecutività del progetto.
Conseguentemente a ciò, il gruppo
gestionale, ha deliberato l’effettivo avvio del progetto e la modulistica per
l’autorizzazione all’utilizzo della strumentazione d’istituto a domicilio del
dipendente e per l’autocertificazione del servizio svolto in orario di
telelavoro.
Dal punto di vista normativo le
certificazioni non hanno creato problemi agli uffici competenti. L’unico
problema emerso, che ha portato ad una modifica della situazione iniziale, è
stata la posizione della dirigenza dell'Istituto nei confronti della
possibilità dei direttori di servizio a svolgere parte dell’attività in
telelavoro; ciò ha portato alla rinuncia dell’unico direttore partecipante al
progetto, per la prima fase, lasciando aperta la discussione sul problema.
E’ in fase di attuazione una
convenzione IST- Telecom che affronterà problemi tecnici e formativi.
Il gruppo per il monitoraggio ha
elaborato un questionario per la definizione dei parametri che ci permettano di
raggiungere gli obiettivi prefissati (vedi materiali e metodi). Il gruppo per
la formazione ha elaborato un programma per un corso specifico nell’ambito
dell’aggiornamento obbligatorio del personale (CCNL 94/97 art. 33, 34 Dirigenza
medica e non medica e art. 36 comparto sanità) che affronta gli aspetti tecnici
e formativi, destinato ai telelavoratori attualmente inseriti nel progetto, al
personale che desidera partecipare in futuro e al personale in rappresentanza
dei diversi dipartimenti IST. E’ stata un’ottima base di discussione per
evidenziare i problemi emersi in questi primi mesi e per affrontare quelli che
ancora potranno presentarsi a detta degli esperti.
Dal punto di vista tecnico, al
momento, sono state allestite le borchie di collegamento Telecom, ma non le
linee ISDN, per cui non sono ancora possibili collegamenti in Internet, posta
elettronica e fax per il personale che non possedeva già modem-fax analogico;
questo comporta difficoltà notevoli e soprattutto grosse limitazioni
all’attività.
DISCUSSIONE
Dall'analisi dei dati dei primi
mesi di sperimentazione i risultati si possono definire molto soddisfacenti
anche se non bisogna farsi travolgere dai facili entusiasmi di ogni inizio.
Gli indubbi vantaggi, relativi
alla diminuzione dei costi e dei tempi di trasporto e della diminuzione dello
stress da traffico, sono indubbiamente un primo dato concreto ed indicativo sia
a livello individuale, come miglioramento della qualità della vita, sia a
livello sociale a più a lunga scadenza per un vero e globale cambiamento nelle
abitudini lavorative e familiari.
E' indubbio che, tale modalità di
lavoro, richieda una grande autonomia, peraltro caratteristica del personale
inserito nel progetto, abbinata ad una esigenza di collaborazione ed
interazione continua con i colleghi; questo è stato il problema più evidente in
questa fase per le limitazioni imposte dalla mancanza di supporto tecnico
adeguato dovuto alla non completa installazione delle postazioni.
In alcuni momenti ciò ha
rischiato di influire pesantemente sul buon esito del progetto e soprattutto
sull'entusiasmo e sulla disponibilità del personale, che, è opportuno ribadire,
partecipa a questa fase del progetto volontariamente autosponsorizzandosi e
senza percepire alcun rimborso.
L'aspetto più interessante,
considerando l'ambito in cui si svolge la sperimentazione, cioè un Ente
pubblico anche se di ricerca, è stata la totale disponibilità
dell'amministrazione ad attuare nuove forme gestionali pur nei limiti imposti
dalle normative e dagli accordi sindacali e soprattutto l'apertura, a livello
nazionale, della piattaforma contrattuale della Sanità in cui lo spazio per il
Telelavoro ha assunto una posizione dignitosa e piena di prospettive.
L'interesse dimostrato dalla
stampa, dalle televisioni e dagli enti competenti alla presentazione del
progetto è indicativo che il momento è maturo per questo tipo di iniziative,
che non possono e non devono però essere supportate solo da entusiasmo o ancora
peggio da interessi commerciali, ma essere adeguatamente finanziate e
supportate dalle strutture competenti.
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An Alternative Route to Work. Step-by-Step Guide. Washington State Energy
Office Vol. I Washington, USA.
Tab.
1
QUESTIONARIO STRESS
SESSO
M 153 40.1
%
F 229 59.9 %
ETA’
< 40 269 70.4 %
41 - 50 83 21.7 %
>50 18 4.7 %
missing = 12
ANZIANITA’ DI SERVIZIO
<3 50 13.1 %
4 - 10 83 43.2 %
>10 18 40.6 %
missing = 12
REPARTO
Servizi clinici 116 30.4 %
Laboratori 125 32.7 %
Amministrativi 134 35.1 %
ATTIVITA’ PROFESSIONALE
Primario 14 3.7 %
Aiuto 130 34.0 %
Inferm./Ass.soc./Tecn. riab./
Capo sala/Tecn. rad. 48 12.6 %
Ausiliari 14 3.7 %
Commesso/Central./Portiere 10 2.6 %
Tecn. lab./Capo tecn. 53 13.9 %
Coll. amm./Coad. amm./Coord.
amm./Oper. ced 62 16.2 %
Ass. amm./Segret. 25 6.5 %
Ass. tecn. 21 5.5 %
Servizio di Psicologia - Istituto
Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova - 1996
Tab.
2
CORRELAZIONI TRA FATTORI
|
carico |
lavoro |
fatica |
turni |
video |
resp. |
coinv. |
burnout |
carico |
1.0000 |
|
|
|
|
|
|
|
lavoro |
.2135** |
1.0000 |
|
|
|
|
|
|
fatica |
.4019** |
.3852** |
1.0000 |
|
|
|
|
|
turni |
-2576** |
.2593** |
.4672** |
1.0000 |
|
|
|
|
video |
.2190** |
.2054** |
.0793 |
.0118 |
1.0000 |
|
|
|
resp. |
.4384** |
-.0279 |
.2735** |
.2353** |
.0635 |
1.0000 |
|
|
coinv |
.3746** |
0371 |
.3333** |
.2772** |
.0732 |
.4044** |
1.0000 |
|
burnout |
2579** |
3231** |
.3537** |
.3699** |
.0060 |
.1955** |
.3529** |
1.0000 |
Fattori di stress lavorativi
- carichi di lavoro
- ripetitività del lavoro
- fatica fisica
- turni di lavoro
- utilizzo computer
- mansioni di responsabilità
- coinvolgimento emotivo
- burnout (esaurimento
psicofosico)
ALTRI FATTORI SEGNALATI |
N° |
Ambiente lavorativo inadeguato Rapporti interpersonali Burocrazia Mancanza attrezzature Mancanza sbocchi professionali Incentivi Rapporti con la dirigenza Organizzazione del lavoro |
16 4 3 2 1 4 3 5 |
Servizio di Psicologia - Istituto
Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova - 1996
Tab.
3
FASI DEL PROGETTO (durata biennale)
I FASE (sei mesi): fase iniziale pilota per un numero di postazioni possibili con le
strumentazioni assegnate ai ricercatori senza costi aggiuntivi.
- costituzione di un Comitato
Tecnico composto dai partecipanti al progetto, dal responsabile dell’Ente e
dalle OOSS dell’IST per la definizione e valutazione di:
·
vantaggi e
svantaggi sociali, aziendali, individuali
·
costi
·
metodologie
per il monitoraggio continuo del personale mediante auto somministrazione di
questionari
·
spazi e
risorse private ed indennità relative
·
normative
generali e specifiche per tipologia di attività
·
bozza di
accordo sindacale aziendale e contatti nazionali per inserimento nel CCNL
- adeguamento reti telefoniche
preesistenti in reti ISDN e prime postazioni;
- attivazione postazioni e
progetti di ricerca relativi;
- valutazione critica
dell’attività con evidenziazione di vantaggi e svantaggi mediante monitoraggio
continuo del personale inserito nel progetto con particolare attenzione ai
rapporti con la famiglia, l’ente e i colleghi;
- definizione di dispositivo di
assistenza e manutenzione on - line dell’intera rete;
- valutazione di proposte per la
formazione degli addetti al TL con particolare riferimento ai diversi settori
lavorativi;
2 FASE (diciotto mesi)
- definizione di ipotesi di
accordo contrattuale in base alle risultanze emerse nella fase pilota;
- definizione finanziamento per
tutte le postazioni previste;
- attività e progetti di ricerca
in Telelavoro;
- raccolta e analisi dati
monitoraggio continuo dei telelavoratori;
- validazione e costituzione del
dispositivo di assistenza on - line;
- programma di formazione ed
aggiornamento obbligatorio;
- documento consultivo attività;
- convegno sull’esperienza del
progetto con esperti esterni del settore
Progetto "Telelavoro in
IST" - D. Vecchio, 1998
Tab.
4
OBIETTIVI
- individuazione di gruppo pilota
nell’ambito dei settori dell’Epidemiologia Ambientale ed Centro Elaborazione
Dati;
- definizione degli obietti0vi
scientifici nei diversi settori e loro congruenza con il Telelavoro;
- identificazione di nuovi
parametri di valutazione dell’attività, peraltro in linea con il CCNL 97 per la
dirigenza e di quantificazione dei prodotti della ricerca scientifica;
- sperimentazione gestionale ed
amministrativa;
- monitoraggio continuo del
personale inserito nel progetto e dei rapporti colleghi e famiglie nelle nuove
modalità organizzative;
- sperimentazione contrattuale in
osservanza dei CCNNLL 1994/97 e in relazione al " Protocollo d’intesa sul
lavoro pubblico" (12.03.1997) siglato dal Governo e Sindacati ed accordi
sindacali di categoria;
- definizione di parametri
qualitativi di miglioramento della qualità della vita del lavoratore legata al Telelavoro.
Progetto "Telelavoro in
IST" - D. Vecchio, 1998
Tab.
5
TIPOLOGIA ATTIVITA’
Dirigente 1° e 2° livello
·
analisi
statistica ed elaborazione dati
·
disegno e
conduzione di studi epidemiologici
·
ricerche
bibliografiche e stesura di articoli scientifici
·
coordinamento
nazionale ed internazionale di studi e di gruppi di lavoro
·
gestione di
risorse umane e strumentali
·
elaborazione
di documenti e proposte gestionali e normative
·
gestione
SDO/DRG
·
analisi e
sviluppo sistemi informativi
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dati di
Registro Tumori e di Mortalità
Operatore CED
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gestione di
database
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programmazione
ed elaborazione dati
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archivio
accettazione e ricoveri ambulatoriali
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analisi
prestazioni (ricoveri, specialistica, ambulatoriale)
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codifica
cause di mortalità
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archivio
ragioneria, economato, rilevazione presenze
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gestione
budget servizi
TIPO DI STUDI EPIDEMIOLOGICI
IN CORSO
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disegno di
studi in Epidemiologia Molecolare
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studi di
monitoraggio biologico ed ambientale
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studio su
tumori polmonari, mesoteliali, pleurici
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studi
molecolari su pazienti pediatrici con Leucemia Acuta
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coorte nelle raffinerie
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cancro negli
anziani
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valutazione
di biomarcatori
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valutazione
di efficacia di trattamento chemioterapico
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danno
cromosomico in lavoratori esposti a Benzene e in consumatori di vino
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definizione
di strumenti per la prevenzione (video, CD, siti internet)
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studio di
incidenza di mesotelioma su esposizione ad Amianto
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studio storico
e prospettico di mortalità ed incidenza di cancro in laboratori di ricerca
nazionali ed europei
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analisi
mortalità Porto di Genova
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studio di
metodologie sull’utilizzo del Rapporto Proporzionale di Mortalità
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Studio di
mortalità e incidenza AIDS e cancro
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registro
tumori e mortalità
Progetto "Telelavoro in
IST", 1998
Hanno collaborato:
Dott.ssa Daniela Vecchio
Dott.ssa Giovanna De Lucia
Dott. Marcello Ceppi
Dott. Giovanni De Pascalis
Dott. Alessandra Alberisio
IL
TELELAVORO IN IST
Sezione 1 (da
compilarsi all’inizio del progetto)
Codice soggetto ....... settimana.....
Cognome Nome
__________________________________________________
Sesso ... (1=M, 2=F)
Età ...
Servizio
__________________________________________________
Qualifica __________________________________________________
Da quanto tempo lavora presso l’Ente anni...............
Tel.ufficio ....... / ........... Tel.domicilio
....... / ............
Indirizzo domicilio
__________________________________________________
N° Km dalla sede IST .............
Costo trasporto giornaliero ............
Numero di figli .....
Età figli ...... ........ ....... .........
..........
Tipologia attività
_______________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
Attrezzatura a domicilio
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Ubicazione della postazione
______________________________________________________________
Tipo di contatto con IST
_______________________________________________________________
Sezione 2 (da
compilarsi all’inizio del progetto)
Qual'è la sua attività (S=si)
Coordinamento del lavoro di altri
Ricerca e studio
Interrogazione banche dati
Ricerche bibliografiche
Contatti con ricercatori
Elaborazione dati
Lavoro di controllo, verifica dati
Lavoro esecutivo (videoscrittura,...)
Altro
Il suo lavoro si svolge (S=si)
In autonomia
Collegato con quello di altri colleghi
In squadra o gruppo omogeneo
Il suo carico di lavoro è (S=si)
Sempre costante o con poche variazioni
Molto incostante
Le capitava di fare straordinari, turni, lavoro
festivo o al Sabato (S=si)
Spesso A volte Mai
Straordinari _ _ _
Turni _ _ _
Lavoro festivo _ _ _
Lavoro al Sabato _ _ _
Per svolgere il suo lavoro è solito rivolgersi
al capo per avere (S=si)
informazioni e direttive
Si, molte volte al giorno
Si, ma solo una o due volte al giorno
Si, una volta alla settimana
Molto raramente
Qual'è l'aspetto che personalmente preferisce
del suo lavoro (S=si)
E' interessante
Permette un buon grado di autonomia
E' ben pagato
E' ben considerato dai capi
Vi Š un buon rapporto con i colleghi
Non vedo nessun aspetto attraente
Normalmente i capi come si comportano nei
confronti dei propri dipendenti (S=si)
Li controllano rigidamente
Li controllano, ma con apparente benevolenza
Li consultano prima di prendere decisioni
Li fanno partecipare direttamente alle decisioni
Se le si presentasse l'opportunità di cambiare
lavoro, lascerebbe questo Ente e a quali condizioni (S=si)
Non lascerei questo lavoro
Per un lavoro più interessante
Per un lavoro pagato meglio
Per un lavoro che lasciasse tempo libero
Per un lavoro che fosse considerato meglio
Per un lavoro svolto in un ambiente migliore
Nel lavoro che svolge, le sue competenze
professionali sono adeguatamente valorizzate (S=si)
Si, completamente
Si, ma solo in parte
No
Secondo lei l'Ente è gestito prevalentemente con
criteri (S=si)
Autoritari
Paternalistici
Manageriali
Democratici
Con quale tra le seguenti affermazioni si trova
più d’accordo (ne scelga solo una)
- I miei colleghi sono anche i miei migliori amici
- Con i colleghi ho quasi esclusivamente rapporti
di lavoro
- I colleghi mi hanno spesso aiutato a risolvere
problemi di lavoro
- I colleghi mi hanno spesso aiutato a risolvere
problemi personalie
Sezione 3 (da compilarsi una volta la settimana)
Cognome Nome
__________________________________________________
Data di Telelavoro
Mattina
Ora di inizio ......... Ora di fine .............
Pomeriggio Ora di inizio ......... Ora di fine
............
Telefonate giornaliere
Genova
Fuori Genova
Telefonate in
Telefonate out
Fax in
Fax out
Collegamento IST (per chi ha la strumentazione)
Sezione 4
In che condizioni è stato svolto il Telelavoro
Da soli _ Con figli _ Altro _
Descrivere
______________________________________________________________________
Rapporti con la famiglia
Potrebbe descrivere cosa ha fatto oggi ? Includere
sia le attività lavorative che quelle non attinentiil lavoro, utilizzando i
seguenti codici:
L = lavoro
B = cura della famiglia o della casa
S = shopping
R = relaz, televisione, lettura,...
P = riposo
A = alimentazioni, pranzi, cene, merende
V = attività con amici
Z = altro (specificare)
DALLE ORE ALLE ORE |
ATTIVITA’ SVOLTE |
|
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|
Potrebbe descrivere in dettaglio la tipologia
del lavoro svolto ? (L = lavoro)
Coordinamento del lavoro di altri
Interrogazione banche dati
Ricerche bibliografiche
Elaborazione progetti
Stesura relazioni
Stesura lavori scientifici
Contatti con ricercatori
Gestione di attività
Elaborazione dati
Lavoro di controllo, verifica dati
Lavoro esecutivo (videoscrittura,...)
Altro
Vantaggi
Dare un punteggio da 1 a 5 secondo l’importanza
(1=poco importante / 5= molto importante)
Facilità di gestione familiare
Diminuzione costi trasporto
Diminuzione tempi trasferimento
Minore stress per mancanza di traffico
Rilassamento per ambiente familiare
Altro
Svantaggi
Dare un punteggio da 1 a 5 secondo l’importanza
(1=poco importante / 5= molto importante)
Difficoltà di gestione familiare
Stress per isolamento
Difficoltà di comunicazione con colleghi
Sovraccarico problemi familiari in orario lavoro
Difficoltà tecniche
Rapporti con i colleghi (S=si)
Oggi ha avuto rapporti con:
Stretti collaboratori
Colleghi in IST
Collaboratori esterni in Italia
all'estero
Che tipo di attività ha svolto con i colleghi (S=si)
Consultazione
Coordinamento
Informazione
Scambio dati
Altro
Note
______________________________________________________________________
Gruppo di lavoro monitoraggio TL IST
Dott.ssa D. Vecchio
Dott. M. Ceppi
Ing. R. Sacile
Dott.ssa A. Alberisio
Dott. P. Di Nicola
Dott.ssa G. De Lucia
MODELLO DI AUTORIZZAZIONE
OGGETTO: richiesta di
autorizzazione.
Nell’ambito
del progetto Telelavoro in IST (Del. n° 573 del 31.03.1998) il sottoscritto
.................................................................... dipendente
chiede l’autorizzazione al trasporto e all’utilizzo presso la propria
abitazione sita in
....................................................................
·
la seguente
strumentazione di proprieta’ dell’Istituto:
1.
................................................................................................................................
1.
...............................................................................................................................
1.
...............................................................................................................................
1.
...............................................................................................................................
1.
...............................................................................................................................
·
i
sottoriportati packages software nel rispetto del contratto di licenza:
1.
................................................................................................................................
1.
................................................................................................................................
1.
................................................................................................................................
1.
................................................................................................................................
1.
................................................................................................................................
Il
sottoscritto si impegna altresi’ al pieno rispetto della legge 675/96 nel
trattamento dei dati personali e garantisce la riservatezza dei dati di
proprieta’ dell’Istituto.
In
fede
______________________
Visto, si autorizza
Genova,
Il responsabile del Servizio Il
responsabile del Progetto
........................................................
..................................................
Il responsabile della U.O.
Gestione Risorse
.......................................................................