Comunicato del Coordinatore Nazionale FP CGIL IRCCS Sandro Alloisio
Dalla riunione dei responsabili regionali, territoriali e di posto di
lavoro che si è tenuta a Roma l’8 marzo per fare il punto sulla situazione
degli IRCCS, è emersa ancora più forte la preoccupazione sulla grave
situazione in cui versa la Ricerca Biomedica in Italia. Infatti se da un
lato ci si può rallegrare del risultato sin qui ottenuto circa la non
trasformazione in Fondazione degli IRCCS, solo il Policlinico di Milano
trasformato e vi è la richiesta per l’IST di Genova, altrettanto non si
può dire circa la stabilità gestionale, gli Istituti sono ancora
commissariato, e le risorse a disposizione diminuiranno del 10% rispetto
al 2004. A fronte quindi di un consistente e costante calo dei
finanziamenti il Ministro della Sanità è impegnato nel far crescere il
numero degli Istituti riconosciuti. Non che questo di per se sia un male
anzi, se ciò volesse essere una risposta al crescente bisogno di sviluppo
dell’attività di ricerca, sarebbe cosa giusta, purtroppo non è così e
all’aumento degli Istituti riconosciuti (4 privati e altri tre sono in
attesa, e 1 pubblico), non corrisponde in alcun modo un aumento del
contributo pubblico. A tutto questo va aggiunto il mancato accordo in
Conferenza Stato Regioni sul ripiano dei debiti pregressi.
Pare del tutto evidente che inevitabilmente tale situazione porterà a
breve gli istituti nella condizione di non essere più in grado di far
fronte al pagamento delle spese (stipendi compresi) senza dover ricorrere
a mutui bancari con il risultato di far aumentare l’indebitamento
Inoltre in questa fase assai confusa sulla gestione di questi Istituti
continuano le pressioni del Ministro affinché le Regioni procedano con la
richiesta di trasformazione in fondazione degli IRCCS, pena il non ripiano
dei debiti, lo dimostra il fatto che molti degli istituti pubblici non
hanno ancora avuto il riconoscimento mentre sono già stati riconfermati
quasi tutti i privati.
In questo panorama si ritiene necessario un forte cambiamento di rotta e
ritiene indispensabile che i candidati alle elezioni regionali e le liste
che li sostengono oltre ad esprimersi in maniera chiara ed inequivocabile
sul no alla trasformazione in fondazione degli Istituti, garantiscano che
appena insediate le nuove amministrazioni verrà fatto ogni sforzo affinché
si trovi subito una soluzione alle problematiche evidenziate:
- nomina
immediata di tutti gli organi di gestione,
- definizione di un accordo in Conferenza Stato Regioni sul riparto dei
finanziamenti per risanare i bilanci degli Istituti,(senza ricatti)
- maggiori finanziamenti per l’attività di ricerca
- si apra un confronto vero sul futuro della ricerca e degli istituti per
dare garanzie ai cittadini e ai lavoratori.
Dalla riunione è emerso inoltre la necessità di intervenire in modo deciso
su ogni tentativo come per la schema di statuto presentato dalla Regione
Liguria in cui si entra pesantemente nel merito su materie oggetto di
contrattazione sindacale, aprendo le porte all’ingresso delle norme di
deregolamentazione del lavoro (legge 30; esternalizzazioni; ecc.) e del
contratto privatistico per i nuovi assunti. Per la CGIL rimane
fondamentale che il contratto di lavoro che si applica ai lavoratori degli
IRCCS sia quello della sanità pubblica anche per i nuovi assunti.
14.3.2005
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