Dichiarazione stampa |
Giustizia: dall'Unione arrivano le proposte per le carceri in crisi
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Ansa, 1 ottobre 2005
Autorizzare l’assunzione degli educatori, degli assistenti sociali, dei contabili, degli psicologi e delle altre figure professionali, per i quali sono state pressoché perfezionate le procedure dei concorsi banditi quasi tre anni fa; adeguare la pianta organica del Corpo di polizia penitenziaria con la sistemazione degli ex-agenti ausiliari che hanno prestato servizio di leva: sono questi alcuni dei principali impegni chiesti al Governo da una mozione dell’Unione sulla situazione nelle carceri italiane. Il documento, di cui è prima firmataria l’on. Marcella Lucidi, responsabile sicurezza Ds, è sottoscritto dagli on.li Giuseppe Fanfani, Giuliano Pisapia, Stefano Cusumano, Maura Cossutta, Enrico Buemi, Paolo Cento, Carla Mazzuca Poggiolini, Anna Finocchiaro, Francesco Bonito, Francesco Carboni, Marco Minniti e Beppe Lumia. Nella mozione si chiede anche "di assicurare, nell’ambito della legge finanziaria 2006, la regolazione dei debiti contratti dalle Direzioni degli istituti per la manutenzione delle strutture, per le forniture ordinarie e per il pagamento delle trasferte al personale preposto al trasporto dei detenuti; e di procedere, nell’ambito del riordino delle carriere delle Forze di polizia, ad eliminare ogni sperequazione a danno dei ruoli del Corpo di polizia penitenziaria". Nella mozione si ricorda, fra l’altro, come il numero elevato e in costante crescita dei detenuti, oggi stimati in 60.000, "produca un sovraffollamento insostenibile delle strutture penitenziarie, capaci di ospitarne in condizioni critiche circa 43.000, con effetti dirompenti sulle condizioni di vita dei reclusi e sulla sicurezza dei singoli operatori e delle strutture"; e come, inoltre, "le dotazioni organiche di educatori, assistenti sociali, contabili, psicologi e di altre figure professionali preposte al trattamento ed al reinserimento sociale risultano scoperte in percentuali comprese fra il 30 ed il 40 per cento".
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