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Roma, 20 luglio 2006
Al Capo del Dipartimento A.P. Pres. Giovanni Tinebra
e, p. c. : All’On.le Luigi Manconi Sottosegretario Ministero della Giustizia
Al Vice Capo del Dipartimento A.P. Dr. Emilio di Somma
Al Direttore Generale del Personale A.P. Dr. Gaspare SparaciaAl Provveditore Regionale A.P. Sardegna Dr. Francesco MassiddaAlle Segreterie regionali e territoriali Ai Delegati ed iscritti |
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SARDEGNA - Gravissima la condizione degli Istituti penitenziari isolani. Urgente un incontro con il DAP.
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Egregio Pres. Tinebra,
le scriventi OO.SS. più volte nel corso di questi ultimi anni sono state costrette ad intervenire per evidenziare a Lei e all’attuale vertice del Dipartimento la condizione critica vissuta nelle realtà penitenziarie della Sardegna. Invano, purtroppo !!! L’assenza di opportuni piani di intervento e risanamento, volti alla soluzione dei problemi denunciati, di cui il DAP certo si è reso protagonista, non può e non deve però costituire un alibi per il Provveditore regionale rispetto alle Sue responsabilità. Troppe, infatti, sono le situazioni di disagio ed il malumore concretamente esternato dagli operatori con anche le numerose manifestazioni di protesta tenute sull’isola, compresa l’ultima organizzata avanti il Provveditorato regionale. E a tutt’oggi, nonostante la situazione continua drammaticamente a precipitare, non registriamo nessuna attenzione da parte del Ministero e del Dipartimento. Non una sola risposta concreta, un segnale di interesse alle problematiche ripetutamente segnalate, non un solo provvedimento tangibile adottato dal DAP e dal competente PRAP sulla Sardegna. Le strutture sono fatiscenti e sovraffollate; la sicurezza fortemente messa in discussione; la forte carenza di personale e un inconsistente sistema di relazioni sindacali con il PRAP non garantiscono una soddisfacente organizzazione del lavoro; la reiterata e intollerabile violazione dei diritti del personale, sia di polizia penitenziaria che del Comparto Ministeri; il ripetersi di episodi di aggressione portati nei confronti del personale; le evasioni. Queste sono alcune delle tante situazioni che CGIL CISL e UIL denunciano da tempo e che a giudizio delle scriventi OO.SS. dimostrano appieno la gravità della situazione in Sardegna. Un quadro realmente drammatico, signor Presidente, che le basta verificare perché possa rendersene conto appieno. Una situazione che esige l’adozione di urgenti e non più differibili misure di sostegno e di intervento, anche di natura politica. Per quanto ci riguarda la misura è colma; reputiamo essenziale l’urgente calendarizzazione di un incontro. In assenza del quale, CGIL CISL e UIL saranno costrette ad intraprendere adeguate iniziative di lotta e mobilitazione. Si resta in attesa di cortese urgente riscontro. Cordiali saluti.
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