CGIL FP  CISL FPS GIUSTIZIA UIL PA SAG - UNSA OSAPPE
 

 

COMUNICATO UNITARIO

 

 Roma, 18 ottobre 2005

 

Alle Strutture regionali e territoriali

 Ai Delegati ed iscritti

 

Care/i Colleghe/i,

 

dopo la grande manifestazione nazionale realizzata lo scorso 28 settembre da CGIL-CISL-UIL-SAG UNSA e OSAPP e la pubblicazione del disegno di legge per la finanziaria 2006, c’è stato un preoccupante “vuoto” politico, riempito soltanto dai vuoti proclami della GAS.

Non ci può certo interessare la mistificazione comunicativa, giudicherà poi il personale sulla scorta di quanto “promesso” dalla GAS e quanto perseguito dalle scriventi OO.SS. nell’interesse degli operatori e del sistema penitenziario nel suo insieme.

Quel che conta realmente è verificare la risposta che si riesce ad ottenere dal Governo e dal Parlamento per risolvere questioni che, per la loro urgenza, debbono, per forza di cose, trovare risposta nella finanziaria 2006.

Per la parte che ci compete, abbiamo illustrato a fondo i temi che debbono essere sviluppati nell’immediato ed abbiamo avuto una prima risposta dalla mozione parlamentare che ha portato alla discussione che si terrà in Parlamento nella seduta di oggi 18 ottobre.

Il fatto nuovo ed inusuale, però, è rappresentato dalle dichiarazioni stampa del ministro Castelli che, finalmente, riconosce la gravità della crisi del sistema penitenziario e la validità delle posizione espresse da CGIL, CISL, UIL, SAG – UNSA e OSAPP nella manifestazione del 28 settembre scorso.

Una presa di coscienza che se non di prammatica può finalmente sbloccare uno stallo divenuto ormai insostenibile.

Ora più che mai, però, occorre rafforzare l’impegno di tutti per evidenziare tutte le incongruenze, funzionali e gestionali, che stanno strangolando il mondo penitenziario tanto al centro quanto in periferia.

Con la finanziaria, infatti, sarà possibile, se ci sarà la volontà governativa, reperire le risorse finanziarie necessarie, tra l’altro, ad assumere le unità, polizia penitenziaria ed amministrativi, indispensabili per evitare il tracollo paventato dallo stesso ministro Castelli.

Verificheremo nei prossimi giorni se sarà possibile imprimere quella svolta gestionale da noi auspicata, necessaria ad avviare a soluzione tutte le questioni relative al personale, dalla mobilità alla formazione, fino a relazioni sindacali, tale da consentire il governo delle dinamiche che attengono all’organizzazione del lavoro ed al rispetto degli accordi contrattuali.

Auspichiamo che prima delle prossime iniziative assunte per sensibilizzare l’opinione pubblica, il Governo e l’Amministrazione vogliano dare a CGIL – CISL – UIL- SAG UNSA e OSAPP, e a tutti gli operatori penitenziari, un segnale di grande attenzione, mettendo in campo concrete iniziative correttive che non si limitino alle ormai classiche dichiarazioni d’impegno.

 

 

 

FP C.G.I.L.   C.I.S.L.  F.P.S. UILPA – Penitenziari  SAG UNSA  O.S.A.P.P
F. Quinti 

L. Lamonica

M. Mammucari  M. Tesei  R. Martinelli   L.Beneduci