DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

UFFICIO DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO

UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

 

 

PROT. GDAP 0178787/16.05.05.

 

ALLE OO.SS.   CGIL-CISL-UIL      

 

 

OGGETTO: Comunicato congiunto dell’ 11 aprile 2005.

 

 

 

Si fa seguito alla ministeriale del 18 aprile 2005 per comunicare le notizie, acquisite dai competenti Uffici della Direzione Generale del Personale e della Formazione in ordine alle questioni segnalate da codeste OO.SS. che attengono alla gestione del personale di entrambi i comparti.

Preliminarmente la Direzione Generale interessata ha rappresentato — in via incidentale — che alcune criticità o più propriamente alcuni ritardi si registrano in determinati settori vuoi per i notevoli carichi di lavoro cui non corrisponde un organico adeguato vuoi perché nel tempo è venuto meno personale di provata esperienza e spiccate capacità per collocamento a riposo o per decesso, proprio in un momento in cui la Direzione Generale del Personale e della Formazione si è trovata a gestire l’applicazione di nuove normative (ad esempio il passaggio dal sistema stipendiale a quello parametrale, il passaggio all’INPDAP dell’erogazione delle pensioni ecc. ecc

Comunque entrando nello specifico delle problematiche evidenziate ,la Direzione Generale del Personale ha tenuto a precisare che per quanto attiene all’applicazione della Legge 104/92 nei confronti del personale del Corpo di polizia penitenziaria, le istanze sono state esaminate con riferimento alla sussistenza di tre requisiti essenziali previsti nella circolare datata 16 maggio 2003, e cioè continuità dell’assistenza al disabile da parte del dipendente, esclusività per la mancanza o documentata impossibilità da parte di altri familiari, vicinanza del posto nell’organico della sede richiesta. Corrisponde comunque al vero che in occasione delle recenti assunzioni di personale, due unità sono state destinate di prima nomina nelle sedi richieste appunto perché ricorrevano tutte le condizioni richieste dalla Legge e dalla appena summenzionata lettera circolare. Peraltro i criteri previsti con la citata circolare risultano supportati anche dalle numerose sentenze favorevoli pronunciate dal competente organo giurisdizionale in relazione ai vari ricorsi proposti dai dipendenti.

Comunque risulta aumentato sensibilmente il numero dei distacchi temporanei

concessi per consentire ai dipendenti interessati di assistere sia pure per periodi limitati, i

famigliari disabili legati loro da stretti vincoli di parentela, quali genitori, coniugi e figli a

dimostrazione della sensibilità con cui vengono affrontati i problemi dei dipendenti.

Per quanto riguarda invece la materia del riconoscimento della dipendenza da causa di sevizio e dell’equo indennizzo il D.P.R. 461/2001 ha introdotto modifiche sostanziali e non soltanto procedurali la più significativa delle quali prevede che la Commissione Medica Ospedaliera non esprime più il giudizio sulla dipendenza della causa di servizio, ora demandato al Comitato di Verifica e al successivo Decreto dell’Amministrazione.

Ciò ha comportato un restringimento dei tempi di trattazione delle pratiche cui la Direzione Generale si sta adeguando.

E’ stato inoltre rappresentato che non risulta che uno dei funzionari del Corpo- Vice Commissario IICorso - recentemente assegnati, sia stato distaccato al Dipartimento.

Per quanto attiene al personale del compatto ministeri non risultano difficoltà nel settore Affari Generali mentre l’attività della sezione Il — trattamento giuridico- ha risentito della mancanza di 4 unità impegnate per cinque mesi nei percorsi di riqualificazione e del notevole impegno correlato alla predisposizione delle nuove dotazioni organiche ai sensi dell’art. 1, comma 93, della legge finanziaria 311.

Per quanto riguarda l’applicazione dell’art.42 bis del decreto legislativo 26.3.2001 n.151 dopo l’Accordo con le OO.SS. la Direzione Generale del Personale e della Formazione ha già

attivato le procedure finalizzate a richiedere alle direzioni delle strutture penitenziarie ove il personale interessato presta servizio sia l’attualità della richiesta, che la sussistenza dei requisiti previsti, per gli ulteriori adempimenti.

Relativamente all’applicazione dalla legge n.104/92 si rappresenta che sono state tutte evase le richieste pervenute, antecedentemente al l8.6.2OO3, mentre delle 77 istanze pervenute successivamente n. 61 sono state riscontrate negativamente per la mancanza di requisiti previsti dalla normativa e la restante parte è in fase di valutazione. Non risultano per il personale neo assunto di detto comparto movimenti ai sensi della legge in argomento.

Per quanto concerne l’applicazione degli art. 75 e 76 del decreto legislativo 443/92 è stato rappresentato che i procedimenti di trasferimento del personale di polizia penitenziaria nei ruoli civili è una delle priorità dell’ufficio con assegnazione in sedi cui sussiste la necessaria vacanza di organico. Ciò sul presupposto che ai Sensi della citata circolare detto personale è collocato in soprannumero a titolo permanente rispetto alla dotazione organica complessiva, mentre altra cosa è ai fini della destinazione ad una specifica sede o funzione, per la quale deve essere prevista necessariamente la vacanza del relativo posto in organico riconducibile alla qualifica rivestita dall’interessato. Infatti, l’art. 76 del decreto delegato n. 443/92 non contempla alcuna deroga alle norme ordinarie per quanto attiene alla sede, riferendosi solo all’inquadramento nei ruoli.

Questo in linea di massima lo stato degli atti delle varie attività dei competenti Uffici.

Comunque a prescindere da quanto rappresentato si conferma la piena disponibilità dello Scrivente ad esaminare nel dettaglio con le organizzazioni sindacali questioni che necessitano di un approfondimento immediato, nonché un’analisi congiunta per la ricerca di soluzioni, anche in termini di eventuali accomodamenti delle procedure allo stato utilizzate, che possano incidere sul miglioramento degli attuali assetti organizzativi, così che, focalizzati gli obiettivi, possano raggiungersi i risultati auspicati nel tempo più breve possibile, nell’ interesse dell’ Amministrazione e del personale.

 

 

IL CAPO DIPARTIMENTO