Prot.n. CS 36/2007 del  7.02.2007

 

 

 

Al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile Pres. Melita Cavallo

Alle Segreterie regionali e comprensoriali FP Cgil

Ai Delegati ed iscritti FP CGIL

 

 

                         Istituto penale per minorenni di Treviso.

 

  

 

Egregio Presidente,

 

come retaggio del recente passato reputiamo necessario evidenziarLe problematiche connesse ad una incauta gestione del personale di Polizia penitenziaria che, a giudizio della Fp Cgil, non ha mai tenuto in debita considerazione le esigenze reali dei servizi e del personale impegnato nel lavoro a diretto contatto con i detenuti.

Si è così prodotta, soprattutto negli istituti penali per minorenni del nord del Paese, una gravissima condizione di sott’organico del personale di Polizia penitenziaria che determina l’impossibilità di proporre ai minorenni ristretti da un lato, opportuni piani trattamentali e, dall’altro, accettabili livelli di sicurezza.

I pochi agenti di Polizia penitenziaria che effettivamente lavorano nelle strutture operano ormai in condizioni estremamente disagiate e assolutamente intollerabili, l’apertura stessa di dette strutture è resa possibile esclusivamente grazie alla disponibilità del personale che si sottopone a turni di lavoro massacranti, che non rispettano minimamente la disciplina prevista dagli attuali regolamenti e dal contratto collettivo di lavoro.

Pur comprendendo che il suo recente insediamento e gli impegni pressanti determinati dalla recente Legge finanziaria non Le hanno ancora consentito di intervenire sulle emergenze dei servizi periferici, non possiamo esimerci dal rappresentarLe la situazione che si è determinata nell’istituto penale per minorenni di Treviso, resa ormai drammatica.

Detto istituto si trova ormai da anni in una grave situazione di sott’organico generalizzata, di  personale polizia penitenziaria, amministrativo, contabile ed educativo. Allo stato, a fronte di un organico di Polizia penitenziaria stabilito in 36 unità, sono presenti  nella struttura solamente 21 unità che, per giunta, si devono fare carico del servizio del Centro di Prima Accoglienza, che risulta sguarnito delle 6 unità di organico previste.

La gran parte del personale di Polizia penitenziaria dell’istituto deve fruire ancora del 50% del congedo ordinario del 2006, in alcuni casi del 70%.

Tale situazione, peraltro, si è ulteriormente aggravata negli ultimi tempi per l’alto numero di minorenni che hanno fatto ingresso in istituto, e che hanno portato le presenze ai livelli di sovraffollamento mai registrati prima dell’indulto e, comunque, tali da rendere assai problematico garantire l’ordine e la sicurezza della struttura, anche per la presenza di alcuni minorenni che richiedono vigilanza costante.

Signor Presidente, in attesa di trovare una soluzione stabile ai problemi di organico che affliggono gli istituti del nord, per la individuazione della quale fin da adesso ci rendiamo disponibili ad ogni richiesta di confronto, la Fp Cgil Le chiede di intervenire urgentemente con gli strumenti a Sua disposizione, compresi eventualmente i trasferimenti per sovraffollamento dei giovani ristretti e il recupero delle risorse umane che – stando a quanto riferito - risulterebbero sottratte a vario titolo da quella sede; ciò, evidentemente, al fine di ristabilire nell’istituto di Treviso una tollerabile condizione di lavoro per il personale di Polizia penitenziaria e per ripristinare i livelli minimi di sicurezza dell’istituto, che poi sono la garanzia per un efficace intervento educativo.

Si resta in attesa di cortese urgente riscontro e, con l’occasione, si porgono distinti saluti.

               

 

Il Coordinatore nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria  

Francesco Quinti 

 Il Coordinatore nazionale Fp Cgil Giustizia Minorile

Gianfranco Macigno