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Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil
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Prot.n. CS 60/2006 del 02.03.2006 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria | |
Corso di Formazione per Vice Ispettori del Corpo di Polizia Penitenziaria.-
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Egregio Presidente,
la FP CGIL protesta!
Reputiamo inammissibile e inaccettabile che a distanza di mesi ormai gli allievi vice ispettori del Corpo di Polizia penitenziaria impegnati nei corsi di formazione professionale siano ancora costretti a subire le conseguenze della disorganizzazione e dell’inadeguatezza palesata nell’occasione dalla Direzione generale del personale. Stando a quanto riferito, notevoli sono stati i problemi riscontrati nel corso dello svolgimento dell’iniziativa, afferenti sia agli aspetti organizzativo-logistici e sia agli aspetti più prettamente contenutistici e didattici al punto da far drammaticamente ritenere al personale corsista pressoché interamente vanificato il compito formativo affidato all’Amministrazione penitenziaria, anche attraverso la Commissione Paritetica. Rispetto quest’ultimo aspetto, infatti, la FP CGIL intende evidenziare la necessità di rivedere non solo i programmi didattici che caratterizzano le singole e specifiche iniziative formative, elevandone la “ qualità”, ma anche i criteri attraverso i quali sono individuati i docenti e i tutor che nell’ iter formativo rivestono un ruolo fondamentale. Anche nel periodo “on the job”, le cui sedi di assegnazione continuano – nonostante le reiterate rimostranze delle OO.SS. - ad essere tardivamente comunicate al personale interessato (nel 2° modulo didattico addirittura l’ultimo giorno utile!), i problemi accertati sono stati gravi e numerosi. A cominciare dalla inidoneità delle stanze assegnate, per lo più sprovviste delle necessarie suppellettili e tutt’altro che decorose, dall’assenza di tutor in grado di seguire i corsisti nell’attività didattica, di sale dotate di personal computer, di armadi per il cambio di abito e altro ancora. Peraltro, e ciò è davvero paradossale, si tratta di questioni che gli stessi corsisti hanno – invano - già avuto modo di segnalare alla Direzione generale del personale attraverso i moduli anonimi predisposti proprio allo scopo di registrare le disfunzioni riscontrate. Ma qualcuno li ha letti? La Fp Cgil, in proposito, auspica un Suo autorevole intervento, signor Presidente, che impegni la Direzione generale del personale e della formazione ad assumere i necessari provvedimenti, affinché al personale corsista venga garantito il diritto di valersi di una formazione professionale adeguata, efficace e consona al ruolo che si appresta a rivestire. Cordiali saluti. Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Polizia penitenziaria Francesco Quinti
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