Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil

 

Prot.n. CS 37/2006 

del  08.02.2006

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

AVEVAMO RAGIONE A PROTESTARE!

SI VA VERSO IL RIPRISTINO DELL’INDENNITÀ DI TRASFERTA.

 

 

 

         Grazie anche all’instancabile attività di denuncia, protesta e mobilitazione promossa alla FP CGIL nelle scorse settimane il Senato, con una norma specifica introdotta nel Progetto di legge n. 3717, approvato nella seduta dello scorso 2 febbraio,  – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 30 dicembre 2005 n. 273, recante definizione e proroga di termini, nonché conseguenti disposizioni urgenti. Proroga di termini relativi all’esercizio di deleghe legislative -   ha, tra l’altro,  inteso modificare l’art. 213 della legge finanziaria 23 dicembre 2005 nr. 266 (finanziaria 2006), inserendo nella predetta legge, attraverso il comma 2 dell’art. 39-undetricies (indennità di trasferta per le forze armate e di polizia), l’art. 213 bis: le disposizioni di cui al comma 213 non si applicano al personale delle Forze armate e di polizia, fermi restando gli ordinari stanziamenti di bilancio. Il progetto di legge dovrà, ora, essere approvato dalla Camera, che – stando a quanto ci risulta - sulla questione dibatterà nella giornata odierna.

Nel caso in cui il progetto di legge sia approvato dalla Camera, però, al di là della comprensibile soddisfazione per il segnale positivo ottenuto, vi invitiamo a rammentare che si tratta solo di un ritorno al passato, cioè all’esercizio di un diritto già reso esigibile da moltissimo tempo per il personale del Comparto Sicurezza e, più in generale, dei pubblici dipendenti, ma che tuttavia, per gli effetti perversi delle disposizioni contenute nella legge finanziaria 2006, solo parzialmente modificate dal Senato, continuerà ad essere inopinatamente negato a quest’ultimi lavoratori, confermando ancora una volta il pessimo giudizio che dell’attività posta in essere dall’attuale Governo – fin dal suo insediamento - la FP CGIL ha più volte espresso. In proposito, già dai prossimi giorni, la FP CGIL verificherà la possibilità di ricorrere, se del caso anche unitariamente, all’utilizzo di tutti gli strumenti di lotta a propria disposizione per rivendicare pari trattamento anche per la restante stragrande maggioranza dei lavoratori pubblici. 

Al Governo che si appresta a concludere il proprio mandato la FP CGIL continuerà, inoltre, a contestare l’assenza degli stanziamenti economici necessari al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro già scaduto, i forti tagli operati sul sistema penitenziario con questa e tutte le altre leggi finanziarie realizzate nella legislatura, il mancato recupero dei 5 milioni di euro indebitamente sottratti dal F.E.S.I. della Polizia penitenziaria, la mancata assunzione dei 500 ausiliari del Corpo di Polizia penitenziaria e, soprattutto, la ormai quasi certa mancata approvazione del disegno di legge delega sul riordino delle carriere del personale, da ben 4 anni oggetto di pura propaganda.

Sulla questione, infatti, che stranamente oggi sfugge all’attenzione dei sindacati autonomi della Polizia penitenziaria, che ne avevano agitato, garantito e finanche magnificato l’approvazione certa in ogni dove, è forse appena il caso di soffermarci, sottolineando che mancano ormai 3 soli giorni allo scioglimento delle Camere, che nel frattempo il provvedimento deve ancora passare il vaglio delle Commissioni competenti e quella del Bilancio e che, oltretutto, in data odierna dovranno essere ascoltati i COCER. Ogni altro commento, per ora, è finanche superfluo. Nei prossimi giorni gli ultimi aggiornamenti.

Fraterni saluti              

 

 

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Polizia penitenziaria   

                                                           Francesco Quinti