Prot.n. CS 255/2006 del 15.11.2006
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Al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile Presidente Rosario Priore Al Sottosegretario alla Giustizia On. Daniela Melchiorre Al Direttore Generale del Personale e della Formazione Dr. Luigi Verniero Alla Direzione del Centro per la Giustizia Minorile Palermo Ai Delegati ed iscritti FP CGIL Caltanissetta |
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Istituto penale per minorenni di Caltanissetta
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Egregio Presidente,
dobbiamo ancora una volta constatare che pur essendo cambiato il quadro politico di riferimento nazionale, nella gestione del personale della giustizia minorile continuano a verificarsi condizioni di discriminazione che finiscono per colpire sempre i lavoratori iscritti a questa organizzazione sindacale.
Siamo così costretti a segnalarle quanto accade al Personale di polizia penitenziaria in forza nell’istituto penale per minorenni di Caltanissetta, che sembra costituire un’isola infelice nel panorama degli istituti siciliani.
A noi risulta che in detta struttura l’organizzazione dei turni di lavoro del personale di Polizia penitenziaria venga effettuata senza rispettare la normativa attualmente vigente, non prevedendo, ad esempio, il riposo settimanale dopo l’espletamento del turno notturno, o misconoscendo le più elementari regole di trasparenza, per cui si assiste ad un’organizzazione del lavoro arbitraria che finisce per non garantire la rotazione nei servizi ed il rispetto dell’anzianità del personale.
Tali anomalie sono state più volte segnalate al Dirigente del Centro di Palermo dalle strutture locali della FP CGIL. Il risultato è che il personale di Polizia penitenziaria dell’istituto di Caltanissetta è l’unico in Sicilia che nell’ambito di un organizzazione del servizio imperniata sulle 24 ore, non può effettuare un’articolazione dell’orario di lavoro che prevede il suo impiego dalle ore 9,00 alle ore 15,00. Non solo, la struttura di Caltanissetta è l’unica per la quale non sia stato previsto un badge di ore di straordinario congruo a coprire l’esigenze effettive dell’istituto, al contrario di quello che è accaduto per Acireale, Catania e Palermo.
Vorremmo qui rammentarLe, egregio Presidente, che l’istituto di Caltanissetta è stato riaperto a gennaio di questo anno per decisione del Dipartimento da Lei diretto e che i lavori di ripristino hanno comportato la spesa di 3.500.000 euro, più 15.000 euro per la messa in sicurezza del cortile passeggi.
Riteniamo, pertanto, che quella del Dipartimento sia stata una scelta ponderata e che quanto succede attualmente nella struttura siciliana non sottintenda una volontà, mai dichiarata dall’Amministrazione, di chiudere la struttura, nel qual caso sarebbe più che opportuno convocare le organizzazioni sindacali.
Le chiediamo, pertanto, di intervenire affinché anche agli operatori di Polizia penitenziaria dell’istituto di Caltanissetta siano assicurate le stesse condizioni di lavoro garantite al restante personale di polizia presente negli istituti siciliani e, soprattutto, perché cessino da subito le modalità di organizzazione del lavoro che risultano lesive della norma e del rispetto della dignità dei lavoratori.
Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro. Cordialmente
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