|
Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil
|
|
Prot.n. CS 24/2006 del 27.01.2006 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria | |
APPROVATO IL RIORDINO!
|
||
Care/i Colleghe/i,
nonostante i reiterati inviti alla ragionevolezza avanzati al Governo dalla stragrande maggioranza delle OO.SS. del Comparto Sicurezza, le manifestazioni di protesta organizzate nei giorni scorsi e le reiterate raccomandazioni proposte dai parlamentari dell’opposizione nel dibattito, che nel provvedimento – come noi - riscontravano l’assenza degli stanziamenti economici necessari al completamento del disegno di legge delega, oltre ai parziali interventi realizzati che avrebbero provocato ulteriori sperequazioni all’interno del Comparto tra i vari Corpi, nella serata di ieri la Camera dei Deputati ha approvato il testo di Riordino delle carriere del personale appartenente al Comparto Sicurezza e Difesa.
L’ennesima prova della manifesta insensibilità istituzionale che caratterizza fin dal suo insediamento l’attività di questo Governo, il quale continua ad eludere le esigenze degli operatori della sicurezza e il confronto con le rappresentanze sindacali, preferendo imporre e realizzare – alla fine della legislatura, e a colpi di maggioranza parlamentare - goffe manovre di palese stampo elettorale, come già in occasione del C.C.N.L., biennio economico 2004/2005, non sottoscritto da una larga parte delle OO.SS. del Comparto Sicurezza.
La richiesta di una riforma delle carriere muoveva – lo rammentiamo a coloro i quali oggi esultano per il parziale risultato raggiunto - dall’esigenza di sanare le sperequazioni esistenti all’interno del Comparto sicurezza e difesa tra il personale ad ordinamento civile, anche tra i vari Corpi, e quello ad ordinamento militare e le forze armate.
Un progetto ambizioso, capace anche di affrontare le disparità che negli anni si sono generate tra il personale appartenente alle Forze di Polizia e quello di altre amministrazioni pubbliche, interessate da favorevoli e oltremodo redditizi processi di riqualificazione professionale.
Nel merito, tra gli altri, la FP CGIL aveva in ogni tavolo di confronto sostenuto la necessità di giungere alla stesura definitiva di un provvedimento complessivo capace di incontrare le esigenze e le istanze di tutto il personale, non solo di una parte di esso, che in particolare contenesse:
a) l’unificazione del ruolo esecutivo, con la reale possibilità per agenti e assistenti di transitare nella qualifica dei sovrintendenti, conservando la propria sede di servizio e ottenendo migliori posizioni economiche, con la previsione, per gli attuali Sovrintendenti, di transitare nel ruolo degli ispettori;
b) il passaggio al ruolo direttivo per gli ispettori superiori sostituti commissari, con il conseguente avanzamento alla qualifica superiore, in regime transitorio, delle qualifiche del ruolo degli ispettori;
c) l’unificazione del ruolo direttivo con quello dirigenziale contrattualizzato.
Quello licenziato dalla Camera, invece, che nei prossimi giorni dovrebbe approdare all’esame del Senato per la discussione e successiva approvazione, se i tempi previsti per lo scioglimento delle Camere – stabilito per il prossimo 11 febbraio 2006 - lo consentiranno, è un provvedimento incompiuto, assai lontano dai bisogni e dalle aspirazioni degli operatori della Polizia penitenziaria e, più in generale, della sicurezza, poiché tra l’altro mantiene fermo il divieto di procedere, attraverso le disposizioni transitorie, all’inquadramento nei ruoli superiori.
Non basta, a giudizio della FP CGIL, per quanto davvero importante per il personale interessato, oltre che per i successivi sviluppi di carriera, aver ottenuto per la Polizia penitenziaria – peraltro dopo le numerose battaglie condotte da questa O.S. nell’ambito dell’Amministrazione penitenziaria e al Dipartimento della Funzione Pubblica - il beneficio della riduzione dei due anni della permanenza minima nella qualifica di ispettore, ai fini dell’ammissione allo scrutinio di promozione alla qualifica di ispettore capo, e l’anticipo della decorrenza giuridica della nomina al 31 dicembre 2000, ai fini della promozione alle qualifiche di sovrintendente e sovrintendente capo, conseguita con il comma 2 dai vincitori dei concorsi interni per l’accesso alla qualifica di vice sovrintendenti di cui alle Gazzette Ufficiali – concorsi ed esami – n.12 dell’11 febbraio 2000 e n. 99 del 14 dicembre 2001.
A tal proposito, infatti, con l’intento di giungere quanto prima ad ottenere la possibilità di modificare e, quindi, migliorare il testo approvato ieri dalla Camera dei Deputati, la FP CGIL si batterà in ogni sede e luogo deputato alla discussione della materia per conseguire il risultato auspicato da tutti i poliziotti penitenziari, anche insieme alle altre OO.SS. del Comparto Sicurezza, con le quali abbiamo già chiesto un'incontro al Presidente del Consiglio Berlusconi e al Ministro Pisanu, non escludendo a priori l’ipotesi di giungere alla proclamazione congiunta di una grande manifestazione nazionale.
Fraterni saluti
Il Coordinatore nazionale FP CGIL Polizia penitenziaria Francesco Quinti
|