Prot.n. CS 218/2006 del  13.10.2006

 

 

 

Al Ministro della Giustizia Sen. Clemente Mastella

Al Sottosegretario al Ministero Giustizia On. Luigi Manconi

Al Capo del Dipartimento A.P. Pres. Giovanni Tinebra

Alle Segreterie regionali e comprensoriali FP Cgil

Ai Delegati ed iscritti FP CGIL Polizia penitenziaria

 

 

                          Trasporto Pubblico per i Corpi di Polizia dello Stato.

 

  

 

Signor Ministro,

 

la Fp Cgil è venuta a conoscenza dei contenuti della nota n. 524 dell’ ATAC, Agenzia per la Mobilità soggetta alla direzione e coordinamento del Comune di Roma, che si allega in copia.

Sulla delicata questione, vale forse la pena evidenziare quanto previsto dal comma 2 dell’art. 57 - D.Lgs. n. 443 del 30 ottobre 1992 - che attribuisce agli appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria “in divisa o muniti della tessera di riconoscimento il diritto al libero percorso” sulle linee tranviarie, metropolitane o automobilistiche urbane.

Il Legislatore, quindi, tenuto conto degli obblighi che gli Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria sono tenuti ad osservare, anche negli orari in cui risultano “liberi dal servizio” – ex art. 16 Legge n. 121 del 1 aprile 1991 - ha voluto prevedere, per garantire un maggior livello di sicurezza ai viaggiatori, ai conducenti ed anche al personale con qualifica di agente di polizia amministrativa incaricato dalle aziende dell’accertamento e contestazione delle irregolarità dei titoli di viaggio, che il personale in questione venga trasportato gratuitamente.

Tale principio, è stato recepito anche recentemente dalla Legge Regionale del Lazio n. 16 del 16 giugno 2003 – con l’art. 45 comma 18 – che autorizza il personale facente parte delle Forze di Polizia al libero transito non solo sulle linee urbane ed extraurbane ma anche sulle linee ferroviarie, limitatamente ai percorsi regionali.

Uno sforzo delle Istituzioni nel tempo, quindi, per corrispondere alla domanda di miglioramento qualitativo del trasporto e, soprattutto, di sicurezza dei passeggeri, che sarà, però,  inesorabilmente vanificato, almeno nel Comune di Roma, se l’operazione annunciata con la nota in premessa sarà portata a compimento.

In proposito la Fp Cgil, considerando assai rilevante il tema proposto alla Sua attenzione, auspica un immediato intervento di codesto dicastero sul Comune di Roma, affinché tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria possano, nel rispetto della normativa vigente, continuare ad accedere con le modalità sempre utilizzate nel passato.

Si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro.

Cordialmente.

 

 

                                                                  Il Coordinatore nazionale FP CGIL

                                                                           Polizia penitenziaria

                                                                                                Francesco Quinti