Prot.n. CS 194/2006 del 29.09.2006
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Al Ministro della Giustizia Sen. Clemente Mastella Al Sottosegretario al Ministero Giustizia On. Luigi Manconi |
OGGETTO : Illustrazione delle linee guida della prossima legge finanziaria. Riunione del 29 settembre 2006.
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Egregio Ministro,
come certo saprà questa mattina la Fp Cgil Polizia penitenziaria – al pari di tutte le OO.SS. del Comparto Sicurezza - ha partecipato alla riunione convocata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – On.le Enrico Letta – avente ad oggetto l’illustrazione delle linee guida della prossima legge finanziaria.
Un impegno del Governo, che deriva da una precisa norma di legge introdotta dal legislatore a riconoscimento della peculiarità e della particolarità del lavoro assicurato dai circa 414.000 operatori appartenenti alle forze armate e di polizia.
Un dovere dell’Esecutivo, quindi, ma soprattutto un diritto conquistato dalle rappresentanze sindacali del personale di ogni singolo Corpo di consegnare direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri i bisogni, le esigenze e le rivendicazioni manifestate dai propri rappresentati.
In tali occasioni, a differenza degli altri Corpi di polizia – sempre tutti degnamente rappresentati dai Ministri interessati - negli ultimi cinque anni il Corpo di Polizia penitenziaria è stato colpevolmente abbandonato a se stesso dal precedente Ministro della Giustizia, senza alcuna rappresentanza e guida politica e, soprattutto, in completa balia degli eventi, come abbiamo visto spesso davvero disastrosi per gli interessi dei poliziotti penitenziari.
Da questo punto di vista, con la Sua recente nomina al dicastero della Giustizia, ci attendevamo che cambiasse radicalmente quella deleteria consuetudine, convinti che alle attestazioni di apprezzamento e di interesse più volte rilasciate sugli organi di stampa nei confronti del Corpo di Polizia penitenziaria coincidesse una vera e propria svolta nell’interpretazione dei rapporti istituzionali.
Mai avremmo immaginato, invece, di ritrovarci nella medesima condizione in cui ci siamo trovati per tutta la passata legislatura.
La Sua assenza, e quella del Sottosegretario delegato, al contrario dei Ministri titolari dei dicasteri dell’Interno e della Difesa, in grado di rappresentare più che degnamente gli interessi dei propri dipendenti, non è passata inosservata e non ha mancato di destare delusione e grande imbarazzo nelle rappresentanze sindacali del personale di Polizia penitenziaria, finanche private della facoltà di parlare e di rappresentare i bisogni degli operatori!
Davvero non un buon esordio, egregio Ministro, ce lo lasci dire, sul quale ci sembra quantomeno opportuno attendere un messaggio, un chiarimento circa le ragioni dell’accaduto – se vi sono - e, soprattutto, se e come, per l’immediato futuro, riterrà di farsi carico o meno dell’esigenza prospettata.
Cordialmente
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Polizia penitenziaria Francesco Quinti
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