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Al Capo del Dipartimento A.P. Pres. Giovanni Tinebra Al Vice Capo del Dipartimento A.P. Dr. Emilio di Somma Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr. Gaspare Sparacia All’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dr.ssa Pierina Conte Al Provveditore regionale A.P. Lazio Dr. Ettore Ziccone Alla Direzione della Casa di reclusione Civitavecchia Alla Segreteria regionale FP Lazio Alla Segreteria Comprensoriale FP Civitavecchia
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Prot.n. CS 179/2006 del 11.09.2006 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria C.R. Civitavecchia | |
Casa di reclusione di Civitavecchia. Attribuzione indennità per servizi esterni – art. 9, comma 2 D.P.R. 395/95
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Egregio Presidente,
con nota n. 233479 del 12 luglio u.s., rispondendo al quesito legittimamente avanzato dalla Fp Cgil di Civitavecchia con lettera dell’ 11 maggio 2006, che si allega, codesta amministrazione centrale ha comunicato alla scrivente che: “ da notizie assunte presso la C.R. di Civitavecchia, per alcuni posti di servizio menzionati nella nota che si riscontra non è corrisposta l’indennità per i servizi esterni in quanto il personale ivi preposto non è impiegato nelle sezioni, in reparti o, comunque, in altri ambienti in cui siano presenti detenuti; si tratta di uffici in cui la presenza di detenuti è occasionale”.
La Fp Cgil, nel merito, reputa la risposta parziale e inesatta, poiché risulta invece che il personale di Polizia penitenziaria preposto agli uffici in questione (centr.no det., uff. servizi e segreteria tecnica educatori) opera da anni all’interno dell’intercinta dell’istituto ove, per ragioni di lavoro, transitano assiduamente numerosi detenuti, alcuni di questi presenti e occupati con mansioni di addetti alla pulizia anche nei medesimi uffici per almeno tre/quattro ore al giorno per cinque giorni alla settimana.
E allora, come è possibile definire occasionale una simile presenza e continuare a negare il compenso stabilito per quell’indennità solo ad una parte del personale di Polizia penitenziaria, quando invece risulta che ad altro – pure impiegato in uffici siti nella medesima intercinta – viene legittimamente riconosciuto? Ed inoltre, perché nell’ambito dello stesso ufficio, solo ad una delle due unità di Polizia penitenziaria presenti l’indennità viene corrisposta? Cos’è che fa scattare la discrezionalità, la mansione svolta o che altro?
Premesso quanto sopra, signor Presidente, considerate le ragioni suesposte, in ogni caso verificabili e invero analoghe a tutte quelle che hanno correttamente suggerito alle direzioni di molti altri istituti penitenziari di riconoscere e corrispondere al personale interessato l’indennità prevista dal summenzionato e vigente C.C.N.L, la Fp Cgil La invita a far tenere al competente ufficio dipartimentale opportune disposizioni in merito, decretando l’immediato pagamento di quella indennità a tutto il personale operante all’interno dell’intercinta di quell’istituto penitenziario, non solo a parte di esso.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordialmente. Il Coordinatore nazionale FP CGIL Polizia penitenziaria Francesco Quinti |