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Al Capo del Dipartimento A.P. Pres. Giovanni Tinebra Al Vice Capo del Dipartimento A.P. Dr. Emilio di Somma Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr. Gaspare Sparacia All’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dr.ssa Pierina Conte Alle Segreterie regionali e comprensoriali FP Cgil
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Prot.n. CM CS 173/2006 del 25.07.2006 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria | |
Interpello straordinario nazionale personale di Polizia penitenziaria mobilità provvisoria Regione Sicilia
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Egregio Presidente,
la Fp Cgil protesta!
Abbiamo ricevuto, peraltro con gravissimo ritardo rispetto all’esigenza pressante da soddisfare, la nota n. 5.1 GEN. del 12 luglio 2006 della Direzione generale del personale che comunica i risultati conseguiti con l’interpello straordinario nazionale concordato nell’ambito della riunione tenutasi al DAP lo scorso 27 giugno; nei contenuti della medesima, però, registriamo forti differenze tra quanto stabilito al tavolo negoziale con l’intesa raggiunta e quanto, invece, riportato nella lettera in argomento. Al tavolo di confronto, come è facilmente desumibile dal verbale della riunione, tenuto conto della grave carenza di personale palesata – in particolare - da alcune strutture penitenziarie siciliane, è stata concordata la sospensione dell’interpello nazionale già bandito per l’apertura del carcere di Noto e, contemporaneamente, stabilita l’emanazione di altro analogo provvedimento per la destinazione temporanea di circa 30 unità di Polizia penitenziaria nelle sedi di Messina, Augusta e Catania; accordo subito recepito dalla Direzione generale del personale che si concretizzava (vedasi nota n. 5.1/GEN. del 28 giugno 2006) in una richiesta di disponibilità rivolta al personale interessato a cui potevano partecipare tutti gli operatori in servizio presso gli istituti di pena, con la sola esclusione di coloro che già prestavano servizio in strutture penitenziarie della regione Sicilia. La graduatoria conseguente stilata e diffusa con la nota del 12 luglio u.s., invece, stando a quanto segnalatoci dai numerosi poliziotti interessati, non conterrebbe molti dei nominativi del personale che pur avendo prodotto istanza nei tempi e modi indicati, non si sono ritrovati nell’elenco. L’indebita esclusione, stando a quanto dichiarato con la nota in questione, sembra sia conseguente ad una verifica della posizione occupata da quel personale nella graduatoria definitiva della mobilità ordinaria anno 2005. Tale procedura, a giudizio della Fp Cgil, risulta in palese contrasto con quanto concordato in sede di confronto e, soprattutto, rischia di creare forte disparità tra il personale che, aderendo ad una specifica richiesta di disponibilità manifestata dall’Amministrazione penitenziaria, vede precludersi in maniera del tutto arbitraria la propria legittima aspettativa, peraltro senza alcuna motivazione razionale. Lo strumento dell’interpello straordinario a cui spesso – invero troppo, ultimamente - si è costretti a ricorrere, tanto per le esigenze che deve soddisfare quanto per le peculiarità che lo caratterizzano e differenziano dalle altre forme di mobilità, certo costituisce una opportunità per il personale coinvolto ma, soprattutto, un vantaggio per l’Amministrazione. Perché blindarlo? E perché solo in questa occasione? In attesa di vedere finalmente risolta la questione in tempi brevissimi, esattamente come codesta Amministrazione si era impegnata a fare per soddisfare l’urgente esigenza prospettata al tavolo, la Fp Cgil reputa assolutamente necessario che la Direzione generale del personale rielabori, prima di emanare i conseguenti provvedimenti di assegnazione temporanea, la graduatoria già stilata inserendo nella medesima tutti i poliziotti aspiranti aventi diritto. Si resta in attesa di urgente riscontro. Distinti saluti.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Polizia penitenziaria Francesco Quinti
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