All’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dr.ssa Pierina Conte

Alle Segreterie regionali e comprensoriali FP Cgil

 

Prot.n. CM CS 172/2006 

del  18.07.2006

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

Schema di P.C.D. relativo all’istituzione del Servizio Informatico  Regionale presso i P.R.A.P.

 

     

 

         Preso atto del contenuto di cui alla nota n. 208951-2006, con la quale  si illustra alle OO.SS. lo schema di P.C.D. di cui all’oggetto, la Fp Cgil al riguardo reputa necessario esprimere le seguenti considerazioni:

 

Articolo 2;

 

1)          Riteniamo opportuno, per una maggiore rispondenza all’attività proposta, sostituire al punto 5 il termine “addestratore” con “formatore”;

2)          reputiamo parimenti appropriato integrare l’elenco delle funzioni previste con le seguenti:

a)          gestione e controllo delle reti locali (collegamenti di rete, indirizzamento, armadi di piano, rispetto delle certificazioni);

b)          consulenza sugli acquisti di apparecchiature informatiche operate dal P.R.A.P. o dalle direzioni operanti nel distretto.

 

Articolo 3;

 

1)          E’ essenziale sostituire la frase: “Al Servizio stesso può essere, eventualmente, assegnato anche Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in possesso di comprovate conoscenze ed esperienze informatiche” con la seguente: “Al Servizio stesso deve essere assegnato anche il Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, qualora in possesso dei requisiti di cui al Capo VI, art. 19, comma 4 dell’A.N.Q. sottoscritto il 24 marzo 2004”;

 

2)          E’ altresì necessario, a giudizio di questa O.S., stabilire chiaramente quali dovrebbero essere i compiti e le responsabilità demandate a tali professionalità nell’ambito del Servizio, avuto riguardo al personale appartenente al comparto ministeri e/o al comparto sicurezza. Inoltre, dovrà essere parimenti chiaro, sempre nell’ambito del predetto servizio, chi dovrà svolgere il compito di coordinamento delle attività e dovrà assumere la relativa responsabilità del servizio.

 

3)          Tenuto conto delle diverse norme che regolano la mobilità del personale appartenente ai due comparti, crediamo sia opportuno riformulare il secondo capoverso e sostituirlo con il seguente: “Essendo chiamato a svolgere un’attività di supporto in tutte le sedi situate nel territorio di competenza del Provveditorato, qualora si ravvisino le esigenze prospettate, il personale può essere inviato, con esclusivo provvedimento del P.R.A.P., nella sede individuata osservando scrupolosamente le disposizioni vigenti sulla mobilità provvisoria prevista dalle norme di riferimento”.

 

Articolo 4; 

 

1)          In tale articolo sembra, a parere di questa O.S., che con il periodo: “pur dipendendo organicamente e gerarchicamente dal Provveditorato Regionale”, si voglia affermare il principio secondo cui il personale assegnato al S.I.R., ed attualmente operante nelle varie strutture penitenziarie del distretto, debba essere assorbito dal competente P.R.A.P.; qualora tale tesi dovesse risultare rispondente alle intenzioni dell’Amministrazione, la Fp Cgil chiede sin d’ora l’avvio di un tavolo di confronto nel quale affrontare la questione afferente le piante organiche e l’eventuale mobilità imposta al personale.

 

Si resta in attesa delle eventuali determinazioni.

Distinti saluti.

 

 

 

                                                        Il Coordinatore nazionale FP CGIL

                                                                  Settore penitenziario

                                                                    Francesco Quinti