Al Presidente del Consiglio dei Ministri On.le Romano Prodi

Al Ministro della Giustizia Sen. Clemente Mastella

Al Sottosegretario Ministero della Giustizia con delega Amministrazione Penitenziaria On.le Luigi Manconi

Alle Segreterie regionali FP Cgil

Alle Segreterie comprensoriali FP

 

Prot.n. CS 163/2006 

del  03.07.2006

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

Linee guida Documento di Programmazione Economica e Finanziaria

 

 

Egregio Presidente,

 

di seguito all’incontro avuto lo scorso 29 giugno con le rappresentanze sindacali del personale del Comparto Sicurezza, pur apprezzando la Sua relazione introduttiva e, in particolare, l’idea di avviare un modello di concertazione utile a ricercare, attraverso il coinvolgimento delle parti sociali, il consenso necessario per affrontare i temi di politica economica e sociale, oltre che – ovviamente - l’impegno assunto nell’occasione nei confronti delle migliaia di operatori di Polizia, che a Suo dire il Governo non intende penalizzare ulteriormente rispetto al recente passato, la Fp Cgil reputa utile e doveroso rappresentarLe per iscritto alcune delle priorità che – a nostro giudizio – dovranno essere quanto prima affrontate e risolte definitivamente nell’ambito delle Sue prerogative istituzionali.

Riteniamo prima di tutto essenziale, ai fini del concreto raggiungimento degli scopi fissati dal mandato costituzionale affidato al sistema penitenziario italiano, compreso quello minorile, che il Governo da Lei presieduto adotti politiche serie e responsabili sul tema, in assoluta controtendenza con il precedente, sia dal punto di vista della programmazione economica dedicata al mantenimento del sistema, sia da quello delle scelte compiute sul versante dell’immigrazione, sia da quello della tutela del lavoro nel carcere, attualmente garantito dalle diverse e insufficienti figure professionali che in quel contesto sono ormai costretti ad operare tra innumerevoli disagi e difficoltà.

Basta tagli, quindi, che hanno condotto il sistema al collasso e l’indebitamento del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria pari a circa 140 milioni di euro, un concreto atto di clemenza, che aiuti il sistema a decongestionarsi dell’inumano sovraffollamento patito e a programmare misure diverse per la detenzione, oltre a quelle già realizzate e praticate,  e una deroga temporanea al blocco delle assunzioni per il personale della Polizia  penitenziaria e delle altre professionalità socio educative ed amministrative, alcune delle quali anche da stabilizzare.

  

In particolare, per quanto concerne la Polizia penitenziaria:

 

l’avvio delle trattative per il rinnovo quadriennale del C.C.N.L. del Comparto Sicurezza – scaduto il 31 dicembre 2005 - prevedendo stanziamenti economici adeguati e, soprattutto, il recupero delle risorse economiche sottratte negli ultimi anni agli operatori della sicurezza, anche sul versante del lavoro straordinario;

garanzia di assegnazione delle somme economiche necessarie a ristabilire condizioni di pari trattamento della Polizia penitenziaria con le altre Forze di Polizia sugli stanziamenti dedicati al Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali (oggi circa 50 euro mensili in meno al poliziotto penitenziario nei confronti del suo pari grado appartenente ad altro Corpo);

garanzia di finanziamento delle somme economiche necessarie a ripristinare condizioni di pari trattamento ordinamentale, giuridico ed economico, tra gli operatori della Polizia penitenziaria e quelli della Polizia di Stato - oggi, a parità di anzianità nel ruolo dei sovrintendenti e degli ispettori, nei processi di avanzamento al grado e qualifica superiore, quest’ultimi vengono promossi con cinque anni invece che con i sette richiesti alla Polizia penitenziaria -;

assunzione di un adeguato contingente di personale di Polizia penitenziaria che,

considerata l’esigenza e l’urgenza prospettata, potrebbe anche essere individuato fra gli ex appartenenti alle forze di Polizia, dando comunque priorità ai circa 530 agenti ausiliari della Polizia penitenziaria congedati a dicembre dello scorso anno;

garanzia di un adeguato stanziamento economico dedicato al riordino organico e complessivo delle carriere del personale del Comparto Sicurezza; esigenza avvertita enormemente dal personale, la cui soluzione contribuirebbe, anche attraverso idonei percorsi di formazione professionale, a rendere sempre più qualificata la risposta istituzionale offerta alla collettività;

garanzia di un adeguato finanziamento per l’avvio della previdenza integrativa del personale appartenente al Comparto Sicurezza.

Queste sono alcune delle priorità che la Fp Cgil ha individuato, per La soluzione delle quali certamente si rendono necessari quegli sforzi economici appropriati e non più obiettivamente differibili che questa O.S. Le chiede di inserire nella prossima legge finanziaria 2007.

Restiamo in attesa di conoscere le Sue eventuali valutazioni e, profittando dell’occasione,  inviamo cordiali saluti e un augurio di buon lavoro.

 

 

                                                                  Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

                                                                           Polizia penitenziaria

                                                                            Francesco Quinti