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Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil
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Prot.n. CS-CM 153/2006 del 15.06.2006 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria | |
C O M U N I C A T O
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Care/i colleghe/i,
vi informiamo che ieri sera abbiamo incontrato – presso il Ministero della Giustizia – l’On.le Luigi Manconi, Sottosegretario di Stato con delega all’Amministrazione penitenziaria. Si è trattato di un primo scambio di idee che giudichiamo positivamente, sia per l’attenzione ricevuta sui temi proposti alla discussione, che per l’ampia disponibilità d’impegno offerta dal Sottosegretario alla Fp Cgil sulla auspicata soluzione di alcune delle priorità individuate ed evidenziate nel documento inviato al Ministro della Giustizia lo scorso 6 giugno (che alleghiamo). In primis, concrete ed urgenti misure di sostegno al sistema, legislative ed economiche, politiche di investimento nel lavoro penitenziario e per l’assunzione di personale della Polizia penitenziaria, come di tutte le altre professionalità socio educative ed assistenziali e tecnico – amministrative, in parte da stabilizzare nel rapporto di lavoro. Abbiamo – tra l’altro - sollecitato attenzione sulle questioni di natura contrattuale, sulle sperequazioni ordinamentali in atto nel Comparto Sicurezza tra la Polizia penitenziaria e gli altri Corpi di Polizia, sull’esigenza di riassumere i circa 500 ausiliari congedati lo scorso anno e la necessità di discutere quanto prima degli organici di tutte le sedi (Scuole, Prap, DAP, Ministero, servizi centrali, GOM e UCIS). Sul versante del personale del Comparto ministeri, abbiamo confermato l’esigenza di una urgente definizione dei percorsi di riqualificazione concernenti i passaggi tra le aree e le relative assunzioni del personale interessato nella nuova posizione economica e/o diversa professionalità, l’avvio della discussione riguardante la dotazione organica e la contestuale definizione delle nuove piante organiche di sede, l’espletamento delle procedure concorsuali e l’assunzione degli operatori delle professionalità di educatori, psicologi, contabili ecc., per le quali la carenza organica negli istituti è divenuta drammatica, l’apertura di un confronto sull’intera vicenda della dirigenza penitenziaria, contrattualizzata e non. In particolare, abbiamo ritenuto doveroso segnalare al Sottosegretario due delle questioni che più di altre – a nostro giudizio – scontano la manifesta disattenzione dei vertici del DAP: l’area trattamentale e la sua peculiare attività, depotenziata e ormai considerata mera pratica burocratica, e la drammatica condizione sofferta dagli U.E.P.E. sul tutto il territorio nazionale - come dimostrano le vertenze avviate - vero e proprio fallimento dell’attuale dirigenza. Fraterni saluti
p. la FP CGIL Nazionale Settore penitenziario Francesco Quinti
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