Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

 Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia 

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali

Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil

 

Prot.n. CS 152/2006 

del  12.06.2006

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

Doppia indennità per servizi esterni

 

    

 

Signor Presidente,

 

la Fp Cgil è ancora una volta costretta ad evidenziare quanto inadeguata sia l’attenzione che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria riserva al personale del Corpo di Polizia penitenziaria sulla corretta interpretazione di talune norme contrattuali.

Sono anni ormai che questa O.S. contesta alla Direzione generale del personale del DAP l’errata applicazione della norma che regola la corresponsione dell’indennità per servizi esterni, chiedendo puntuali e motivate correzioni, l’avvio di un confronto e/o l’emanazione di una nuova lettera circolare che renda l’accesso al beneficio economico più chiaro e vicino alle esigenze lavorative degli operatori della Polizia penitenziaria.

Al contrario, scarsi sono stati in questi ultimi anni i segnali di attenzione pervenuti in proposito, piuttosto brevi cenni di risposta e solo ai pochi quesiti avanzati, che il più delle volte rimandavano alla mera applicazione della norma.

Mentre, però, al personale di Polizia penitenziaria si negava irragionevolmente – a giudizio della Fp Cgil - il diritto alla corresponsione dell’indennità, il corrispondente personale della Polizia di Stato – appartenente al medesimo Comparto contrattuale - lo percepiva addirittura in misura doppia.

Difatti, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha comunicato al proprio personale, con una nota del 24 maggio u.s., quanto segue; "II personale che espleta lavoro straordinario può essere destinatario dell'indennità per servizi esterni, qualora siano presenti i presupposti normativamente prescritti (attività qualificata “esterna", organizzata in turni anche non continuativi, disposta con formali ordini di servizio). Ne consegue che nell'ipotesi in cui il personale sia comandato, nell'arco della medesima giornata lavorativa, in due servizi esterni diversi, (disposti con formali ordini di servizio, organizzati in turni anche non continuativi e svolti all'esterno degli uffici) ad esso dovrà essere attribuita una indennità per ciascuno dei servizi svolti. Resta fermo che tale doppia indennità potrà essere corrisposta solo nell'ipotesi in cui il dipendente effettui il secondo servizio oltre il turno ordinario".

Ora, vista anche l’interpretazione puntuale della norma fornita dal Dipartimento di P.S., che la corrisponde in quei termini, fino a quando i poliziotti penitenziari dovranno assistere a queste assurde disparità?

Non sarebbe, invece, il momento di iniziare ad omologare i trattamenti economici, visto che i servizi svolti dai due Corpi di Polizia rispondono ad analoghi presupposti?

Si resta in attesa di cortesi urgenti determinazioni.

Cordiali saluti.

 

                                                             p. la Fp Cgil  Nazionale

                                                                Polizia  Penitenziaria

                                                                   Francesco Quinti