Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia 

All’Ufficio del Capo del DAP - Servizio per le Relazioni Sindacali

Al Provveditorato regionale A.P. Lombardia

Alla Direzione della Casa circondariale di Cremona

Alla Segreteria regionale FP Lombardia

Alla Segreteria comprensoriale FP Cremona

 

Prot.n. CS 144/2006 

del  10.05.2006

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria Cremona

 

Assegnazione Comandante di Reparto C.C. Cremona

 

 

Egregio Direttore,

 

risulta alla Fp Cgil che il Comandante di reparto della Casa circondariale di Cremona, nominato da codesta direzione generale all’inizio dell’anno 2004, in seguito all’espletamento delle procedure conseguenti la diffusione dell’interpello nazionale, è da tempo distaccato in altra sede su propria richiesta.

Non interessa in questa sede indagare le ragioni che hanno suggerito l’adozione di quel provvedimento da parte dell’Amministrazione centrale, di sicuro adeguatamente motivato, rileviamo piuttosto che in soli cinque anni – compreso l’attuale facente funzioni - si sono succeduti in quella sede almeno altri 4 comandanti, di cui solo uno nominato dal DAP, e che in particolare l’ultimo, nonostante risulti essere in possesso di notevole esperienza e non comuni capacità professionali, oltre ad un ragguardevole bagaglio culturale, dopo poco tempo dalla nomina ha improvvisamente espresso la volontà di essere dirottato a svolgere il proprio compito in altra sede.

Come mai?

E’ forse giunto il momento che codesta Direzione Generale faccia una attenta e ponderata riflessione sul problema, poiché è davvero singolare – se non preoccupante, a parere della Fp Cgil – che in quell’istituto non si riesca ad avere un comandante designato stabilmente presente in grado di fare il proprio lavoro con serenità e serietà.

Francamente, sembra quantomeno improbabile che ciò dipenda solo ed esclusivamente dalle persone che si sono succedute nell’incarico.

D’altra parte l’autorevolezza del ruolo, l’esperienza maturata e la funzione qualificata ed equilibrata espressa nell’esercizio quotidiano dal comandante di reparto nell’ambito degli istituti penitenziari è, a giudizio della FP CGIL, elemento assolutamente essenziale ed irrinunciabile per il buon governo delle carceri. E l’Amministrazione centrale non può e non deve correre il rischio di sottovalutarne l’importanza, lasciando vacanti sedi di una certa rilevanza.

Nel caso di specie, stando a quanto appreso, seppure nel rispetto dovuto per l’attività attualmente assicurata dall’attuale ispettore capo facente funzioni, si avverte l’assenza di un comandante di reparto designato da codesta Direzione generale, ovvero di una figura in possesso della necessaria esperienza, oltre che della piena consapevolezza del ruolo rivestito e della considerazione del personale.

Per questo la FP CGIL La invita a valutare la possibilità di assegnare in via definitiva un comandante di reparto in quella sede e, contestualmente, verificare puntualmente le ragioni che hanno indotto i precedenti a richiedere l’avvicendamento.

In attesa di riscontro, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

 

 

                                                                           Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil

                                                                                     Polizia penitenziaria

                                                                                      Francesco Quinti