Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil

 

Prot.n. CS 120/2006 

del  20.04.2006

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

SANT’ANGELO DEI LOMBARDI

– sancito il funerale delle regole per la Mobilità ordinaria -

 

 

            Care/i Colleghi,

 

lo scorso 13 aprile è stata scritta – almeno a giudizio della Fp Cgil - una delle pagine più nere nella recente storia sindacale della Polizia penitenziaria.

A distanza di circa sedici anni dalla smilitarizzazione del Corpo, dalla sindacalizzazione della Polizia penitenziaria, dalla statuizione di regole certe e trasparenti e dalla contrattazione delle condizioni di lavoro, con un colpo di mano il DAP - e alcune OO.SS. della Polizia penitenziaria, certo NON LA FP CGIL -  hanno di fatto accompagnato alla sepoltura il sistema delle regole stabilite per la mobilità ordinaria previsto dal VIGENTE P.D.G. (Provvedimento del Direttore Generale) del 14 maggio 1999.

La riunione, per chi non avesse seguito la vicenda, riguardava l’ipotesi di stabilizzazione del personale di Polizia penitenziaria temporaneamente impiegato dal DAP, e dal competente PRAP, presso l’istituto penitenziario di S. Angelo dei Lombardi con provvedimenti di distacco precedentemente disposti su:

 

a)  base volontaria;

b) accogliendo le richieste ex art. 7 D.P.R. 16 MARZO 1999 n. 254 (assegnazioni temporanee per gravi motivi);

 

Per l’occasione il DAP, con la nota del 9 marzo 2006 (allegata, ma già diffusa), si è presentato al tavolo negoziale proponendo – tra l’altro - di trasferire in quell’istituto, almeno per il 50% dei posti necessari,  il personale inserito nella graduatoria relativo all’interpello esperito nell’anno 2003 per l’anno 2004, una graduatoria, cioè, ampiamente scaduta!

Ora, seppure nel pieno rispetto delle singole aspirazioni, tante delle quali più che legittime e comprensibili, vogliamo evidenziare che la vigenza della graduatoria nazionale è stabilita dal CORRENTE P.D.G. del 1999, che nello specifico all’articolo 4, commi 12, 14, 15 e 17, prevede:

 

1)     la graduatoria nazionale provvisoria è formata entro il 1° aprile di ogni anno;

2)     avverso i punteggi è ammessa richiesta di revisione entro il 15 maggio di ogni anno;

3)     entro il 20 giugno di ogni anno, ultimati i lavori di revisione, l’Amministrazione penitenziaria emana la graduatoria definitiva;

4)     la graduatoria definitiva è valida dal 1° luglio successivo e per la durata di un anno.

        

         Questo la ragione che ha indotto la FP CGIL a non condividere l’ipotesi prospettata e a battersi fino alla fine da sola - per non farla assumere come decisione dal tavolo poiché, di fatto, con quell’accordo presto saranno assunti provvedimenti di trasferimento sulla base di una graduatoria formalmente già non più valida!

         Nessuna intesa sindacale, quindi, nessun confronto interno alle OO.SS., ha visto la Fp Cgil partecipe di quella decisione, e sfidiamo chiunque a dimostrarlo (il verbale sarà presto reso disponibile a tutti); al contrario ferma e fiera opposizione nei confronti dell’Amministrazione penitenziaria e delle posizioni espresse da altre OO.SS., e solo una presa d’atto finale circa la deliberazione assunta dal tavolo che – eludendo le regole, a parere della Fp Cgil - ha deciso di avviare a mobilità ordinaria per quella sede:

 

a)                                61 unità di Polizia penitenziaria – 50 agenti, 7 sovrintendenti e 4 ispettori – che saranno trasferiti entro il mese di giugno 2006 con la graduatoria 2004;

 

b)                               50 unità di Polizia penitenziaria del ruolo agenti-assistenti, con la graduatoria definitiva anno 2005, entro il primo semestre 2007.

                                           

Ai suddetti trasferimenti dovranno poi seguire i rientri in sede del personale attualmente distaccato a S. Angelo, attuando il criterio della minore permanenza nella sede.

Nel merito, vogliamo renderlo oltremodo esplicito, la Fp Cgil aveva proposto di attendere la stesura della graduatoria definitiva relativa all’anno 2005 – pronta, se solo si fosse voluto, in meno di 15 giorni – e solo dopo procedere alla mobilità del personale di Polizia penitenziaria necessario, ovviamente in due distinte fasi, facendola scorrere fino al raggiungimento dell’aliquota di personale prevista dall’amministrazione per quella sede (circa 157 unità); solo in questo modo sarebbe stato effettivamente possibile salvaguardare le regole stabilite dal vigente P.D.G. e il diritto al trasferimento maturato dal personale inserito nella vigente graduatoria 2005.

Così non è stato, e per quanto ci riguarda si tratta di un grave strappo alle regole impossibile da ricomporre con l’attuale dirigenza del DAP, ovvero di un accordo viziato rispetto al quale la Fp Cgil, ricevuta la graduatoria definitiva anno 2005, ne affiderà la valutazione al proprio ufficio legale.

Un’ultima amara considerazione:  eviti di rallegrarsi chi oggi rivendicando l’accordo sbandiera irresponsabilmente il risultato ottenuto, poiché ha solo contribuito a realizzare – a giudizio della Fp Cgil – un danno ai diritti degli operatori e, soprattutto, ai principi che fino a ieri hanno saputo regolare e garantire il rispetto delle procedure stabilite per la mobilità ordinaria, senza generare privilegi e nicchie di potere.

Saluti fraterni.

 

 

                                                                  Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

                                                                           Polizia penitenziaria

                                                                             Francesco Quinti