|
Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma Al Presidente del Comitato per le Pari Opportunità Dr.ssa L.Culla Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil
|
|
Prot.n. CS 105/2006 del 03.04.2006 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria | |
Comitato per le Pari Opportunità
|
||
Egregio Presidente,
rincresce e preoccupa assai dover constatare che a distanza di circa due anni e mezzo dall’ultimo incontro avuto presso il Centro Amministrativo G. Altavista, presente anche Lei, il Comitato per le Pari Opportunità del Corpo di Polizia penitenziaria non sia più stato convocato. Eppure, ripetuti sono stati gli appelli a tema lanciati dalla Fp Cgil, da ultimo anche con una nota sottoscritta nel mese di luglio 2004 insieme ad altre OO.SS., che l’amministrazione – in un solo caso, purtroppo - ha inteso raccogliere per fornire puntuali impegni e copiose assicurazioni, in seguito rivelatisi - come troppo spesso accaduto in questi ultimi anni - del tutto inconsistenti. Spiace, soprattutto, perché si avverte netta la sensazione di trovarsi al cospetto di un amministrazione centrale che sul tema si manifesta quanto mai inoperosa, autoreferenziale, forse quasi compiaciuta di ostentare il fastidio riservato alla materia. Come a voler nascondere, a parere della Fp Cgil, l’esistenza stessa di quell’istituto, negandolo al ruolo centrale che invece la normativa vigente gli conferisce, svuotandolo della dignità che merita e degli strumenti che occorrono. Tuttavia, checché ne pensi codesta amministrazione, per la Fp Cgil la funzione di quella Commissione è davvero rilevante per il lavoro delle poliziotte e dei poliziotti che decidono di avvalersene, e deve poter riprendere con la massima celerità le proprie attività avendo quanto prima a disposizione, come già assicurato da Lei nel corso della predetta riunione – signor Presidente -, oltre che dal vice Capo del DAP per iscritto, gli strumenti e i mezzi essenziali a dispiegarla. Lo ribadiamo per l’ennesima volta: una stanza idonea e arredata, innanzitutto, un personal computer e un fax, oltre al materiale cartaceo e alla cancelleria necessaria all’istruzione delle pratiche. Non molto, quindi, nulla di più di qualsiasi altro ufficio del DAP; e allora cos’altro bisogna aspettare per constatarne finalmente l’esistenza? Se c’è realmente la volontà di attivare quel Comitato, non sarà certo un problema per il DAP reperire quanto necessario. In caso contrario, si abbia almeno il coraggio di affermare con chiarezza che non lo si vuole, piuttosto che continuare a mitigarne silenziosamente la funzionalità o, peggio ancora, offrire alle operatrici e agli operatori interessati mirabolanti assicurazioni rivelatisi destituite di ogni fondamento. Qualora anche il presente invito cadesse nel vuoto, però, la Fp Cgil si riterrà libera di ricorrere al proprio ufficio legale per le valutazioni del caso. Si allega il verbale della riunione testé ricordata, e si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL Polizia penitenziaria Francesco Quinti
|