Al Direttore Generale dell’ I.S.S.P.                    Dr.ssa L. Mariotti Culla

Al Ministro della Giustizia  Sen. Roberto Castelli

Al Sottosegretario di Stato Ministero della Giustizia  On.le Luigi Vitali

Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

Alla Segreteria FP Cgil Roma Nord

 

Prot. n. CS/CM 287/2005 

del  12.10.2005

Ai Delegati ed Eletti RSU Fp Cgil dell'I.S.S.P.

 

Presenza di telecamere all’interno dell’ISSP

 

 

In data 13 aprile 2005 la Fp Cgil, comprensorio di Roma NORD, venuta a conoscenza della presenza di telecamere all’interno dell’ISSP e della relativa funzionalità, rappresentò la necessità e l’opportunità della loro immediata rimozione in quanto palesemente lesive alla  privacy,  principio che risulta essere, presso codesta sede di lavoro, a tutt’oggi ulteriormente e costantemente violato.

Nella nota di risposta si garantiva l’assoluto inutilizzo delle telecamere facendo presente che, appena ultimate tutte le procedure per il collaudo della struttura da parte della Direzione generale di Beni e Servizi del DAP,  e avuta la consegna formale della stessa, la Direzione avrebbe provveduto a definire con le OO.SS. l’eventuale utilizzo delle apparecchiature in questione ai sensi della normativa vigente.

 Ciò nonostante, risulta alla Fp Cgil che in codesta sede di lavoro si continuano ad utilizzare, illegittimamente, le apparecchiature di video sorveglianza .

Infatti, contrariamente a quanto dichiarato dal Dirigente responsabile della struttura, le telecamere sono ben funzionanti ed i dispositivi di registrazione  attivati e, inoltre,  le registrazioni sono oggetto di visione e controllo da parte di personale appositamente incaricato a tale compito.

E’  evidente che la situazione così come esposta dimostra segni di illeicità: essa  risulta fortemente lesiva al lavoratore, perché invade la sua sfera personale, privata e professionale pregiudicando il suo benessere e la sua salute psichica.

 E’ ben noto che i sistemi di video sorveglianza, posti in un ambiente lavorativo, vanno regolamentati e disciplinati consultando i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali; è noto, inoltre, che é vietato utilizzare sistemi di video sorveglianza per controllare pressantemente il comportamento del lavoratore, esso provoca non pochi  disagi tra i lavoratori e influisce negativamente sul clima dell’ambiente lavorativo pregiudicandone l’efficienza.

La Fp Cgil  ribadisce  quanto già  espresso nelle precedenti note, ovvero la immediata rimozione delle strumentazioni in questione comunicando che, nelle more, saranno intraprese tutte le iniziative, sindacali, giudiziali, pubbliche e politiche, atte a tutelare i lavoratori dipendenti della struttura  e a denunciare il perdurare della violazione normativa.

Nel comunicare la nostra disponibilità al confronto, porgiamo distinti saluti.

 

                               

 

Il Coordinatore Nazionale Polizia penitenziaria Il Coordinatore Nazionale Settore penitenziario
Francesco Quinti  Lina Lamonica