Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

 Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia 

All’Ufficio del Capo Dipartimento Ufficio per le Relazioni Sindacali

Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil

 

Prot.n. CS 74/200

del  8.03.2005

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

Assegnazione agenti di Polizia penitenziaria.

 

                

 

Signor Presidente,

 

con le recenti assunzioni e conseguenti assegnazioni del personale di Polizia penitenziaria, maschile e femminile, la Fp Cgil aveva auspicato che si potessero almeno alleviare parte dei problemi legati alla endemica carenza degli organici del Corpo, nella convinzione che fosse anche interesse dell’Amministrazione  provvedere ad un’equa e corretta distribuzione sul territorio delle risorse disponibili per garantire, in linea di principio:

 

a)     il rispetto del diritto alla mobilità volontaria degli operatori in servizio, da tempo bloccata;

b)      i necessari incrementi nelle sedi penitenziarie già in forte carenza;

c)      un migliore equilibrio gestionale complessivo.

 

In realtà, considerati i risultati conseguiti dal DAP con le suddette attività, la scrivente O.S. è ancora una volta costretta ad esternarLe grande amarezza e assoluta insoddisfazione per aver visto inficiata una grande opportunità.

Davvero scarse e insignificanti sono state in proposito, a giudizio della Fp Cgil, le risposte offerte alle innumerevoli segnalazioni fatte pervenire dalle OO.SS. e dalle articolazioni periferiche di codesta Amministrazione, come pure alle richieste di modifica al piano di mobilità concordate nell’ambito del tavolo di confronto.

                 Risulta, infatti, che sedi con forti carenze, evidenziate dalla Fp Cgil anche nel corso del dibattito al tavolo, sono state in seguito destinatarie di incrementi assolutamente inadeguati, se non inconsistenti, rispetto alle esigenze prospettate a codesta Amministrazione; altre già in esubero, invece, peraltro anche prive di sezione femminile, hanno avuto ulteriori e ingiustificate assegnazioni.

In definitiva, a giudizio della Fp Cgil, un piano di mobilità che tralascia completamente le aspettative del territorio e non rispecchia quanto concordato al tavolo.

Sulla base di quanto appena evidenziato, la scrivente O.S. reputa ora assolutamente indispensabile avviare un confronto sulle attuali e future piante organiche del Corpo, al fine di renderle concretamente rispondenti alle realtà operative degli istituti e servizi penitenziari, oltre che per verificarne la congruità e favorire l’adozione degli interventi che si rendessero necessari a riequilibrare le disparità generate dal recente piano di assegnazione. 

In proposito, ritenendolo propedeutico alla discussione, si ritiene oltremodo essenziale, come sostenuto anche nel corso della predetta riunione, avviare un confronto urgente sul GOM e sul personale attualmente in posizione di distacco temporaneo, ovviamente quello non rientrante nella previsione di cui all’art. 7 del D.P.R. 254/1999 (gravi motivi).

La Fp Cgil, infine, gradirebbe se possibile conoscere quali sono state le motivazioni che hanno indotto codesta Amministrazione a mantenere come sede di assegnazione per i Commissari del 1° e 2° corso l’istituto di Brindisi, parzialmente chiuso per lavori,  e quali quelle che, invece, non hanno  suggerito l’inserimento della sede di Enna, notoriamente ubicata in un contesto operativo ad alto indice di rischio per la forte presenza di criminalità organizzata.

Si resta in attesa di riscontro.

Distinti saluti.

                                

 

                            p. la FP CGIL Nazionale

                                                                Polizia  Penitenziaria

                                                                  Francesco Quinti