Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil

 

Prot.n. CS 51/200

del  15.02.2005

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria

 

Sedi di destinazione del personale di Polizia penitenziaria femminile e maschile neo assunto;

Piano di mobilità interpello 2004;

Sedi di assegnazione dei vice commissari che termineranno il corso il prossimo 4 marzo.

Incontri al DAP del 14 e 15 febbraio 2005.

 

                                                                                  

         Care/i colleghe/i,

 

         come tutti sapete ieri pomeriggio e stamattina si sono tenuti al DAP gli incontri previsti vertenti, rispettivamente, sulle sedi di destinazione del personale di Polizia penitenziaria femminile e maschile neo assunto che ha appena concluso il corso di formazione e il relativo piano di mobilità avviato sulla base dell’interpello 2004, e sulle sedi di assegnazione dei vice commissari che termineranno il corso il prossimo 4 marzo.

         Sul primo argomento, dopo aver ascoltato l’intervento introduttivo del Presidente della delegazione di parte pubblica – dott. Emilio Di Somma – e la relazione del Direttore Generale del Personale – dott. Gaspare Sparacia -, la Fp Cgil nel proprio intervento ha preliminarmente manifestato netta contrarietà all’intenzione del DAP,  resa pubblica con l’informazione preventiva, di destinare 50 unità di Polizia penitenziaria neo assunto, 25 uomini e 25 donne, al Gruppo Operativo Mobile (GOM)., rispetto al quale, invece, abbiamo chiesto di aprire quanto prima un tavolo di confronto per valutare meglio alcune note questioni che attengono all’organico stabilito con il D.M. del 1999, al numero dei distacchi attualmente in essere in quel reparto, alla gestione complessiva del personale assegnato.

         Per quanto concerne le sedi interessate dagli incrementi ipotizzati, abbiamo chiesto all’Amministrazione di ricalibrare meglio il piano di assegnazione proposto, e rivendicato più risorse per alcune istituti penitenziari in grossa difficoltà operativa, così come evidenziato dalle nostre strutture, e per la giustizia minorile.

In sostanza, quindi, più unità di Polizia penitenziaria femminile per alcuni istituti dell’Emilia Romagna, del Veneto, del Piemonte, della Toscana, del Lazio e della Sicilia (Trapani e Ragusa), piuttosto che rafforzamenti di organici già in esubero, come evidenziava il piano elaborato dall’Amministrazione, e più unità maschili da destinare agli istituti di Ancona Barcaglione e Perugia, di prossima apertura.

Sull’argomento la riunione si è chiusa con l’impegno dell’Amministrazione di fornirci tempestivamente i rispettivi piani di assegnazione rielaborati assumendo, per quanto possibile, le indicazioni fornite dalle OO.SS. presenti (in allegato).

Riguardo le assegnazioni dei vice commissari del ruolo speciale, invece, la Fp Cgil ha manifestato alla delegazione di parte pubblica, presieduta dal Vice Capo del DAP - dott. Emilio di Somma –  assoluta contrarietà all’ipotesi prospettata con l’informazione preventiva.

Non abbiamo mai condiviso l’idea dell’Amministrazione di costruire piani di mobilità, se non su base volontaria, avvalendosi dello sviluppo professionale acquisito dal personale di Polizia penitenziaria attraverso la partecipazione ai bandi di concorso pubblico indetti per l’accesso alle qualifiche superiori.

La Fp Cgil ha sempre sostenuto le ragioni di quegli operatori che aspiravano, e aspirano, a migliorare la propria carriera e la propria condizione economica senza per questo sacrificare i propri affetti, la propria famiglia, i propri interessi, e incorrere in trasferimenti inopportuni e assolutamente sgraditi.

Soprattutto, come in questo caso, se si tratta di persone che hanno raggiunto una notevole anzianità di servizio, maturato grande professionalità e dimostrato di meritare considerazione per quanto hanno già assicurato all’Amministrazione in termini disponibilità e di risultati conseguiti negli incarichi affidati, sempre espletati con grande senso di responsabilità.

Abbiamo invitato l’Amministrazione a ragionare pure in questi termini, sostenendo l’opportunità di incontrare, come già nel passato, anche le esigenze di quei lavoratori, valorizzando e non demotivando professionalità che rappresentano una risorsa di sicuro affidamento per l’intero sistema penitenziario italiano.

In quest’ottica, la Fp Cgil ha chiesto alla delegazione di parte pubblica di implementare il piano di assegnazione con altre sedi, seguendo i criteri già utilizzati, promuovendo anche la collocazione dei vice commissari e commissari, come prevede il decreto legislativo 146/2000, nei Provveditorati regionali, alla giustizia minorile, nelle sezioni navali, nei più grandi e importanti Nuclei Traduzione e piantonamento, nei Tribunali, al GOM e in tutti quegli uffici e servizi che possono avvalersi della loro qualificata presenza.

Per quanto concerne le funzioni del ruolo, previste dal medesimo decreto legislativo, la Fp Cgil ha chiesto al DAP di aprire quanto prima un tavolo di confronto, atteso che vi è assoluta necessità di ridefinire e perequare la normativa di riferimento anche in prospettiva del riordino delle carriere, come noto attualmente fermo alla Camera in attesa di avviare le previste consultazioni con le OO.SS. rappresentative del Comparto sicurezza.

Seppure consapevoli dei vincoli fissati dal d.lgs.vo 146/2000, abbiamo inoltre posto formalmente la questione del trattamento riservato agli attuali comandanti di reparto di quegli istituti scelti dall’Amministrazione per l’assegnazione dei vice commissari e commissari, e più in generale di tutti i comandanti di reparto che entro l’anno 2006, con la conclusione delle procedure concorsuali e dei corsi di formazione anche del ruolo ordinario dei vice commissari penitenziari, saranno costretti a lasciare il comando e anche l’alloggio di servizio assegnato a titolo gratuito, secondo quanto previsto dalla normativa vigente (riservato solo al direttore e comandante d’istituto), con evidenti forti disagi. Nel merito, pienamente consapevole delle aspettative e delle stringenti esigenze palesate anche da quel personale, la Fp Cgil ha invitato l’Amministrazione ad avviare quanto prima un confronto con tutti i comandanti di reparto, non solo quelli oggi interessati dalle assegnazioni dei commissari, e ad individuare soluzioni praticabili in grado di assecondare le richieste di attenzione dagli stessi, a più riprese, legittimamente avanzate.

La delegazione di parte pubblica, nel suo intervento di chiusura, ha annunciato di voler raccogliere l’invito ad integrare le sedi già individuate accogliendo anche taluni suggerimenti avanzati dalle OO.SS. presenti, compresa la possibilità di impiegare quelle professionalità anche nei provveditorati e nei servizi suggeriti, e rimandando la loro presenza negli uffici centrali ad una successiva valutazione del DAP. Ha inoltre comunicato di aver compreso l’importanza delle altre questioni poste -  funzioni, trattamento dei comandanti, alloggi di servizio – ma di non essere in grado di dare risposte precise nella circostanza.

 La Fp Cgil, pur accogliendo positivamente le aperture dell’Amministrazione, ha contestato tali affermazioni, evidenziando il forte ritardo con cui il DAP ha aperto la discussione, giunta dopo un anno, praticamente solo alla fine del corso di formazione e, soprattutto, manifestando delusione per la completa assenza di un progetto organico che, se elaborato per tempo, avrebbe certamente contribuito a superare molti dei problemi evidenziati nell’odierna discussione.

Abbiamo, quindi, ribadito l’esigenza che il DAP assuma precisi impegni rispetto alle questioni avanzate dalle OO.SS., offrendo soluzioni realizzabili da subito ed evitando di dilatare ulteriormente i tempi di risposta.

L’Amministrazione, recependo l’invito, ha comunicato l’intenzione di corrispondere alla richieste avanzate fornendo alle OO.SS. nei prossimi giorni un’apposita informativa.

La Fp Cgil resta in attesa di conoscere i contenuti dell’annunciata informativa, riservandosi di adottare, qual’ora questa non sia ritenuita in linea con le esigenze prospettate da tutti gli operatori della Polizia penitenziaria coinvolti, i provvedimenti che eventualmente si rendereanno necessari.

         Ovviamente, come sempre, vi terremo tempestivamente informati circa l’evolversi della vicenda.

         Fraterni saluti

                                                                          

 

p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                            Polizia penitenziaria

                                                                                                 Francesco QUINTI