Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

 Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma

Al  Servizio per le Relazioni Sindacali

Al Signor Provveditore regionale Emilia R. Dr. Nello Cesari

Alla Direzione della Casa circondariale P i a c e n z a

Alla Segreteria regionale FP Bologna

Alla Segreteria comprensoriale FP P i a c e n z a

 

Prot.n. CS 321/2005 

del  15.11.2005

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria - Piacenza

 

Richiesta attivazione Commissione centrale - ex art. 29, co. 3, D.P.R. 164/2002 -.

 

  

Egregio Presidente,

 

in data 26 ottobre 2004, come previsto dall’ A.N.Q. e dal Protocollo d’Intesa Regionale, la Direzione della C.C. di Piacenza avviava le trattative per la definizione dell’accordo decentrato locale per il personale di Polizia penitenziaria.

Per l’occasione, però, secondo quanto risulta alla FP CGIL, contrariamente a quanto stabilito dall’art. 3, comma 10, del vigente A.N.Q., non forniva preventivamente alle rappresentanze sindacali del personale la necessaria informativa, preferendo limitarsi a consegnare al tavolo negoziale un prospetto dell’organizzazione del lavoro contenente alcuni posti di servizio e i relativi orari di funzionamento,  indicando anche quali di questi potevano essere eventualmente soppressi causa forza maggiore.

Sostanzialmente, uno schema che prevedeva l’organizzazione del lavoro imperniata su 3 quadranti per 7 giorni lavorativi e che ipotizzava già in partenza il sistematico ricorso al lavoro straordinario in maniera arbitraria e, soprattutto, in palese contrasto con quanto determinato nell’ art.8 dell’ A.N.Q. e nell’ art 3 del P.I.R.

Per essere più precisi, secondo le proiezioni realizzate dalla FP CGIL, sulla base dell’organizzazione del lavoro presentata all’epoca da quella direzione occorreva un incremento d’organico pari a 34 unità di personale, in seguito poi sceso a 23 con l’assegnazione di altro personale assunto dall’A.P..

Una pianificazione del lavoro evidentemente sbagliata, a giudizio della FP CGIL, incondivisibile e inaccettabile,  nella quale tra l’altro continuava a prevedersi l’impiego di personale di Polizia penitenziaria in compiti amministrativo-contabile.

La Direzione della C.C. di Piacenza nell’occasione,  secondo quanto risulta alla FP CGIL, non prevedeva di organizzare il lavoro sulla base della pianta organica stabilita dal D.M 8.02.2001, preferendo dichiarare che ciò non era possibile in quanto non era adeguata alle necessità dell’istituto e, pertanto, si rendeva obbligatorio il ricorso alle prestazioni di lavoro straordinario.

Su queste basi, signor Presidente, ogni ipotesi di accordo era difficilmente raggiungibile.

E in effetti, dopo quasi 13 mesi ormai, non mutando radicalmente la volontà di quella Direzione di imporre un modello d’organizzazione arbitrario, nettamente fuori dai principi e criteri determinati negli accordi nazionale e regionale,  è stato praticamente impossibile sottoscrivere l’accordo.

In seguito, su richiesta della FP CGIL, in data 8 giugno 2005 è intervenuta la Commissione Arbitrale Regionale.

La quale, piuttosto che sancire il mancato rispetto dell’ A.N.Q. e del P.I.R. da parte della Direzione della C.C. di Piacenza sui punti in discussione e, conseguentemente, imporre la riapertura delle trattative rispettandone l’assunto stabilito, secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 16, del vigente A.N.Q., a maggioranza preferiva semplicemente invitare le parti in conflitto a riprendere le trattative entro 15 giorni dalla ricezione del verbale e concluderle entro i successivi 10.  Termini, peraltro, ampiamente disattesi.

In proposito, e per le ragioni testé premesse, la FP CGIL dichiara di non condividere affatto la deliberazione della Commissione regionale arbitrale e, ai sensi dell’art. 3, comma 18, chiede con urgenza l’attivazione della Commissione centrale prevista dall’art. 29, comma 3, del D.P.R. 164/2002.

Si allega la documentazione relativa al caso e si resta in attesa di conoscere la data della convocazione.

Cordiali saluti.

                                                       

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Polizia penitenziaria

                                                                   Francesco Quinti