Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

 Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma

All' Ufficio per le Relazioni Sindacali

Al Signor Provveditore regionale Puglia

Alla Direzione della Casa Circondariale di Trani

Alla Segreteria regionale FP Bari

 

Prot.n. CS 306/2005 

del  03.11.2005

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria Trani

 

Esiti riunione Commissione Arbitrale Regione Puglia del 18.10.2005.-

 

    

Egregio Presidente,

 

la FP CGIL ha recentemente preso visione del verbale contenente le deliberazioni assunte dalla Commissione Arbitrale della Regione Puglia nella riunione dello scorso 18 ottobre, circa il mancato accordo tra le OO.SS. locali e la parte pubblica della sede di Trani sull’organizzazione interna del lavoro.

Preliminarmente in questa sede, più che affrontare il merito delle questioni poste all’ordine del giorno nella predetta riunione, importa evidenziare alcuni elementi di rispetto della norma pattizia che nella vicenda, a giudizio della scrivente O.S., risultano inopinatamente pregiudicati.

L’articolo 3, comma 13, del vigente Accordo Nazionale Quadro di Amministrazione, definisce le procedure che il Provveditorato regionale competente per territorio e le strutture regionali  delle OO.SS. firmatarie dell’Accordo nazionale recepito con D.P.R. 18 giugno 2002, n. 164 (C.C.N.L.), hanno l'obbligo di porre in essere nel caso di mancata definizione degli accordi decentrati di livello periferico. Devono, in sostanza, inizialmente acquisire le argomentazioni dell’autorità responsabile dell’Istituto penitenziario interessato e dei responsabili delle OO.SS. locali, ed entro 10 giorni dalla ricezioni delle predette argomentazioni individuare ipotesi utili al raggiungimento dell’intesa.

Sulla base di quelle ipotesi deve avere luogo, entro i successivi dieci giorni, una nuova trattativa regolarmente verbalizzata per la definizione e sottoscrizione dell’accordo.

         Per quanto è dato conoscere, invece, tale preventiva procedura nell’occasione non è stata affatto seguita.

Lo testimonia, a giudizio della FP CGIL, l’illegittima convocazione della Commissione Arbitrale, la trattazione di un argomento che doveva essere sottratto alla sua competenza, potendo quest’ultima essere appellata solo e soltanto in presenza di un accordo già sottoscritto, come previsto dal predetto art.3, commi 14, 15  e 16 e, soprattutto, la presa d’atto finale non vincolante della medesima, pure richiamata nel verbale. 

         La quale, peraltro, non riflette quanto erroneamente disposto in seguito dal Provveditore regionale della Puglia, dr. Gianni Veschi, nel trasmettere alle parti il verbale e la presunta deliberazione della Commissione Arbitrale, poiché il medesimo invita la Direzione di Trani a convocare immediatamente le OO.SS. locali “affinché si proceda alla riapertura delle trattative finalizzate al raggiungimento di un accordo, ai sensi della normativa vigente”, sebbene la Commissione si fosse solo limitata a prendere atto della inesistenza di un accordo sottoscritto a livello locale.

         Insomma, una grande confusione, che invero, però, sta autorizzando qualcuno a chiedere alla direzione di Trani di revocare gli ordini di servizio già emanati, nient’altro che espressione del maggior consenso ottenuto nei due diversi tavoli di trattativa, rimettendo in discussione l’attuale soddisfacente organizzazione del lavoro, la prima mai adottata da quella direzione se non rammentiamo male.

         Delle due l’una, però: o il competente Provveditorato decide di rivedere quella unilaterale decisione, ripercorrendo fedelmente il percorso tracciato dall’art. 3 del vigente A.N.Q., oppure la questione va necessariamente affrontata nell’ambito della superiore Commissione centrale, di cui all’art. 29, comma 3, del D.P.R. n. 164/2002.

         Premesso quanto sopra, signor Presidente, la FP CGIL La invita ad intervenire con urgenza richiamando al rispetto delle regole stabilite il PRAP della Puglia ed a convocare quanto prima la predetta Commissione centrale per una valutazione approfondita della questione.

         Cordiali saluti.

 

                           

                                                                  Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil

Polizia penitenziaria

                                                                             Francesco Quinti