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Al Signor Capo del Dipartimento Pres. Giovanni Tinebra Al Signor Vice Capo del Dipartimento Dr. Emilio di Somma Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia Alle Segreterie regionali e territoriali FP Cgil |
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Prot.n. CS 126/2005 del 15.04.2005 |
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria | |
Interpello conduttore cane antidroga - Regioni Piemonte e Campania.-
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Egregio Presidente,
la Fp Cgil ha ufficiosamente appreso dell’esistenza di un interpello, bandito dalla Direzione Generale del Personale e della Formazione tra il personale di Polizia penitenziaria delle Regioni Piemonte e Campania, volto ad acquisire la disponibilità alla frequenza di un corso di formazione professionale per conduttore cane antidroga presso la sede addestrativa della Guardia di Finanza di Capiago Intimiano (CO). Stando alle ultime indiscrezioni pervenute, sembra che i P.R.A.P. interessati abbiano già espletato le selezioni del personale propostosi come candidato e addirittura stilato una graduatoria, sulla base delle indicazioni fornite dalla Direzione Generale del Personale e della Formazione, a cui i medesimi attingeranno per l’invio alle selezioni che si terranno presso il Distaccamento Cinofili di Asti. La Fp Cgil, in virtù di quanto evidenziato e memore di quanto già manifestato all’Amministrazione per iscritto in occasione della stesura del predetto D.M. istitutivo (regolamentare l’accesso degli operatori a tutti gli interpelli senza generare alcuna discriminazione), gradirebbe conoscere se uno dei requisiti – quello dell’età anagrafica dei concorrenti – sia stato il più determinante per la formazione, da parte dei P.R.A.P., della graduatoria.
Se così fosse, a parere della Fp Cgil, sarebbe oltremodo palese la violazione dell’articolo 11, commi 4 e 5, del D.M. 17 ottobre 2002, i quali testualmente recitano: “il personale in possesso dei predetti requisiti è sottoposto presso il Centro Addestramento Cinofili a selezione attitudinale da parte di apposita commissione” – “Al termine delle selezioni la commissione redige graduatoria degli idonei. A parità di punteggio, costituisce titolo preferenziale la più giovane età”. Pertanto La invitiamo, qualora i predetti P.R.A.P. abbiano realizzato la pre-selezione basandosi esclusivamente sul requisito anagrafico, recando discriminazione tra quei lavoratori a cui non è stata data la possibilità di essere valutati da una competente commissione, ad intervenire e far ripristinare la corretta procedura.
Sulla questione, inoltre, la Fp Cgil ritiene doveroso porre alcune domande:
a) Sono stati definiti, con provvedimento del Capo del Dipartimento, come annunciato dal D.M., i contenuti concernenti la specificità dei compiti di servizio e le modalità di svolgimento delle selezioni? b) Per quale motivo l’interpello è rivolto al solo personale in servizio presso le sedi e servizi penitenziari dei provveditorati del Piemonte e Campania? c) Da chi era composta la Commissione che ha valutato le candidature? d) In cosa consiste, di fatto, la prova d’esame che, a parità di punteggio acquisito dai candidati con i titoli posseduti, favorisce la scelta di un candidato piuttosto che di un altro? e) Come mai, pur essendo ormai istituito e funzionante il Centro di Addestramento Cinofilo del Corpo di polizia penitenziaria, di cui all'art. 8 del predetto D.M., si è scelto di destinare il personale ritenuto idoneo presso la sede addestrativa della Guardia di Finanza? f) Perché non vengono rese note le prove o qualsivoglia esame il candidato debba sostenere in sede di selezione?
La Fp Cgil, in attesa di ricevere i necessari chiarimenti sulla vicenda segnalata, reputa necessario chiederLe anche di impegnare la Direzione Generale del Personale e della Formazione al confronto sul Servizio Cinofili, parte integrante dei compiti Istituzionali del Corpo di Polizia penitenziaria, e l’Ufficio per le Relazioni Sindacali ad una tempestiva divulgazione delle comunicazioni di cui viene portato a conoscenza. Cordiali saluti.
p. la FP CGIL Nazionale Polizia Penitenziaria Francesco Quinti
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