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Alle Segreterie territoriali Fp Cgil
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Comunicato del 17.02.2004 |
Ai Delegati Fp Cgil Area Forze di Polizia | |
Oggetto : RINNOVO CONTRATTUALE BIENNIO 2004-2005COMPARTO SICUREZZA
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Care/i compagne/i
Vi trasmetto in allegato alcune indicazioni per la costruzione di una piattaforma contrattuale Fp Cgil sul rinnovo biennio economico 2004-2005 Comparto della Sicurezza. Come consuetudine il documento serve da stimolo per l’avvio di un confronto con i lavoratori del Comparto sulle prossime scelte da assumere nella trattativa con il Governo. Un coinvolgimento da quale far emergere chiaramente sia gli elementi di condivisione sia i suggerimenti e le proposte di modifica. E’ nostra intenzione dopo questo passaggio, aprire il confronto con Cisl e Uil per rinnovare una posizione unitaria nel Comparto.
Fraterni saluti.
p. la Fp Cgil Nazionale Comparto Sicurezza Fabrizio Rossetti
LINEE GUIDA PER LA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA RINNOVO CONTRATTUALE BIENNIO ECONOMICO 2004-2005 - COMPARTO SICUREZZA
PREMESSA
La Fp Cgil del Comparto Sicurezza annette una straordinaria rilevanza all’apertura della stagione contrattuale 2004-2005. In primis v’è da respingere il gravissimo attacco mosso dal Governo nei confronti del sistema contrattuale dei dipendenti pubblici ed in particolar modo quello del Comparto Sicurezza; l’ultima legge finanziaria 2004 ha delineato chiaramente la volontà del Governo di non procedere all’immediato rinnovo del biennio economico 2004-2005; l’aver stanziato circa il 40% in meno di risorse rispetto a quelle utilizzate nell’ultimo rinnovo contrattuale, dà il segno di questa volontà e nasconde, maldestramente, il chiaro intento di scaricare nel 2005 l’operazione contrattuale. Accanto a ciò monta sempre più, nel Paese, l’esigenza di una risposta finalmente univoca e responsabile sulle difficoltà che l’azione di Governo sta provocando sul terreno della sicurezza nazionale; L’Istat, l’istituto nazionale di statistica, ha recentemente smentito il Governo sugli effetti che le politiche sulla sicurezza stanno producendo nel Paese; i numeri dicono che aumentano i reati, soprattutto quelli legati alla cosiddetta microcriminalità diffusa e che cresce il senso di insicurezza dei cittadini; aumenta fra gli operatori della Sicurezza, aggiungiamo noi, anche il senso di delusione nei confronti di un Governo che si è caratterizzato fin qui per proclami vuoti di azioni concrete e per promesse ed impegni mai mantenuti, un Governo che può vantare, come unico risultato oggettivo, la riduzione di circa il 20% in due anni degli stanziamenti complessivi destinati alle attività di sicurezza, nazionale ed internazionale; si fa strada, fra gli operatori, la convinzione di una assoluta inaffidabilità ed incapacità nel governare con equilibrio e senso di responsabilità un settore strategico per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Il rinnovo biennale 2004-2005 deve, in questo senso, rappresentare un elemento di svolta; Il CCNL 2004-2005 deve adeguatamente valorizzare il lavoro degli operatori della sicurezza, non solo come fattore primario di sviluppo, ma anche come elemento di sicurezza e coesione sociale. Diventa prioritaria, accanto a ciò, la trattazione di quella che, anche in questo Comparto Contrattuale, può definirsi come una vera e propria questione salariale: L’ultimo contratto biennio 2002-2003 ha provocato, ed ormai è chiaro a tutti, aumenti salariali assolutamente al di sotto delle aspettative irresponsabilmente ingenerate nei lavoratori e non rispondenti alle esigenze, più volte dichiarate dallo stesso Governo, di riporre in cima all’agenda delle priorità il tema della Sicurezza del Paese;
PARTE ECONOMICA
In questo quadro appare, quindi, sempre più necessario un incremento delle insufficienti risorse contrattuali definite nella legge finanziaria 2004 fino a renderle compatibili con una richiesta di aumento salariale già individuata nella misura dell’8%. Le risorse, così come integrate da ulteriori stanziamenti, dovranno essere utilizzate per :
Deve, poi, essere prevista la possibilità, nell’ambito della contrattazione di Amministrazione, di reperire nuove risorse anche attraverso una più concreta e puntuale partecipazione del sindacato all’individuazione e quantificazione delle quote derivanti dalle economie di Amministrazione; ciò al fine di realizzare per la prima volta uno strettissimo collegamento fra le esigenze di ammodernamento degli apparati e di maggiore funzionalità ed efficacia dell’azione di ogni singola Forza di Polizia, con le necessarie e conseguenti scelte di tipo contrattuale, anche integrativo.
CONCLUSIONI
Questo rinnovo contrattuale dovrà essere occasione anche per affrontare la discussione relativa ai processi di modifica strutturale del Comparto Sicurezza. Due, a riguardo, le questioni principali sulle quali la trattativa contrattuale avrà il dovere di riflettere:
Sulla prima questione particolare attenzione dovrà essere adottata nel tentare di evitare che la naturale scelta di separare mondi ormai sempre meno compatibili fra loro, non significhi un arretramento complessivo del sistema di garanzia e di diritti che, ovviamente, tutela maggiormente le Forze di Polizia ad ordinamento civile rispetto a quelle ad ordinamento militare. Sulla seconda possibilità, oltre che a rendere ancor più chiaro e visibile il nostro dissenso su questa operazione, la trattativa che si aprirà con il Governo dovrà servire per far scoppiare quelle contraddizioni sulle quali poggia questa scelta; Dovrà essere leggibile, ancor di più di quanto già non lo sia, che la scelta di inserire i Vigili del Fuoco nel mondo della Sicurezza, oltre a non aver la necessaria compatibilità fra le finalità istituzionali affidate ai pompieri e la “ragione sociale” del Comparto , non soddisferà affatto le pur comprensibili e giuste rivendicazioni di quella categoria e provocherà una vera e propria militarizzazione di quel Corpo. Ma accanto a ciò v’è da affrontare con chiarezza modi, tempi e effetti che questa scelta provocherà nelle altre forze di Polizia del Comparto; importantissimo sarà comprendere l’assoluta ed indispensabile compatibilità di questa operazione sia con le risorse a disposizione sia con la diversità di ordinamenti, all’origine profondamente diversi. Da non dimenticare, infine, la recente riforma del Corpo Forestale dello Stato e le possibili conseguenze che la fase di transizione che si sta aprendo in quel settore comporterà in seno alla trattativa contrattuale.
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