Roma 13 Aprile 2004

 

 Ai Gruppi Parlamentari 

Senato della Repubblica

 

Oggetto :

Disegno di Legge 1184, primo firmatario Sen. Meduri,

“Delega al Governo per la disciplina dell’ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria”.

 

                                                                                          

Onorevoli Senatori

            

     la Fp Cgil ha già avuto modo di esprimere  chiaramente la propria contrarietà al Disegno di Legge 1184, primo firmatario Sen. Meduri, “Delega al Governo per la disciplina dell’ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria”.

            Un giudizio estremamente negativo per almeno tre motivi:

  1. il DDL “Meduri”, contrariamente agli impegni formalmente assunti dal Vice presidente del Consiglio dei Ministri On. G. Fini  nell’accordo fra Governo e sindacati del Febbraio 2002, rappresenta una vera e propria incursione legislativa su materie oggetto di contrattazione collettiva
  2. il DDL “Meduri” interviene nel processo riformatore che ha attraversato l’Amministrazione penitenziaria  senza la necessaria coerenza; l’eventuale approvazione di quel disegno di legge, così come licenziato dalle competenti Commissioni Parlamentari, determinerebbe una dotazione organica della nuova dirigenza  sovradimensionata e assolutamente scollegata rispetto sia agli attuali assetti organizzativi del DAP, sia alle concrete esigenze operative.
  3. il DDL “Meduri” prefigura un assetto istituzionale estremamente gerarchizzato e un carcere in cui sempre più instabile sarebbe l’equilibrio fra le diverse finalità istituzionali che la legge affida all’Amministrazione penitenziaria; una dirigenza, così predominante nei numeri e senza meccanismi di reale verifica e selezione, rischia di svilire quell’importante patrimonio professionale e quegli elementi di garanzia di cui, per tradizione, i direttori di istituto penitenziario sono stati portatori.

Accanto a ciò, v’è un altro aspetto fondamentale, oseremmo dire indispensabile per la positiva riuscita di ogni intervento riformatore, piccolo o grande che sia.

Il DDL “Meduri” non ha mai registrato consenso in quel tessuto multi professionale  dentro il quale  dovrà inserirsi e che da anni rappresenta la vera ricchezza dell’istituzione carceraria.

Quel disegno di legge è stato fortemente osteggiato dalla quasi totalità dei sindacati della Polizia penitenziaria ed è vissuto dalle professionalità educative ed amministrativo-contabili in maniera devastante.

Se in un istituzione totalizzante quale il carcere, che ha bisogno di politiche inclusive e di interventi coordinati e sinergici,  alcune migliaia di lavoratori, professionisti del trattamento e dell’amministrazione, avvertono l’esigenza di rivendicare sostanziali modifiche al DDL “Meduri” , appare quantomeno indispensabile una riflessione complessiva del Senato sull’opportunità di proseguire nella discussione su una norma della quale  nessuno avverte il bisogno.

La Fp Cgil, quindi, per quanto appena esposto, sostiene l’esigenza di modificare il DDL “Meduri” anche attraverso l’approvazione degli emendamenti trasmessi  a codesti Gruppi Parlamentari  dai direttori coordinatori di area pedagogica e Amministrativo contabile e già presentati da alcuni Senatori.

Distinti saluti.

                                                                                       

 

 p. la Fp Cgil Nazionale

                                                                                               Fabrizio Rossetti