Al Capo del DAP Pres. Giovanni Tinebra

 Al Vice Capo del DAP Dott. Emilio di Somma

Al Direttore della Direzione Generale del Personale Dr G. Sparacia 

Al Signor Provveditore A.P. Sardegna

Al Signor Direttore della C.C. C A G L I A R I

Alla Segreteria regionale FP Cagliari

Alla Segreteria comprensoriale Cagliari

 

Prot.n. CS354/200

del  27.10.2004

Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil Polizia Penitenziaria Cagliari

 

Carenza di organico Polizia penitenziaria C.C. Cagliari.

 

      

Egregio Presidente,

 

la Fp Cgil continua a ricevere dagli operatori della Polizia penitenziaria impiegati presso l’istituto di Cagliari preoccupanti segnalazioni sulla insostenibile condizione lavorativa patita, che risulta soprattutto determinata, oltre che dai numerosi recenti pensionamenti – 29 dal 2002 ad oggi -, peraltro mai avvicendati, dal forte ricorso alla mobilità temporanea in ambito regionale disposta dal competente Provveditorato.

Da quell’istituto, infatti, ad oggi risultano inoltre distaccate sul territorio sardo almeno 24 unità, di cui cinque alla C.R. di Is Arenas, che hanno già superato il corso per agenti a cavallo e che, presumibilmente, non rientreranno più in sede.

Una situazione davvero pesante, che genera tensioni e forte malcontento tra i lavoratori, sempre più oberati di inaccettabili carichi di lavoro, anche straordinario, e sempre meno garantiti nei propri diritti, e che, tra l’altro, secondo quanto riferito, potrebbe addirittura peggiorare, considerata la prossima riapertura della sezione già chiusa per lavori.

 La Fp Cgil, quindi, reputando non più ulteriormente procrastinabile un Suo intervento sulla questione appena evidenziata e nel ribadirLe l’assoluta, e più volte manifestata, necessità di apertura di un tavolo di confronto sulla revisione degli organici della Polizia penitenziaria, anche alla luce dell’impegno assunto dal Ministro della Giustizia con le OO.SS. nazionali nella riunione del 4 dicembre 2003, Le chiede di voler far tenere la sostituzione del predetto personale distaccato e pensionato con altro, anche profittando delle prossime assunzioni e del conseguente piano di mobilità avviato.

Si tratta, certo comprenderà, di provvedimenti necessari a salvaguardare la funzionalità dell’istituto, l’integrità psicofisica degli operatori dipendenti, il rispetto della loro dignità professionale e dei diritti sanciti dai contratti di I° e II° livello.

Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.

Cordialmente

 

                                                             p. la FP CGIL Nazionale

                                                                Polizia  Penitenziaria

                                                                  Francesco QUINTI